Un fulmine a ciel sereno sta scuotendo l'industria dell'intrattenimento giapponese a causa di uno scandalo che vede fortemente coinvolta la giostra dell'animazione.
Scandalo sconvolge Fuji TV: cosa rischiano Dragon Ball e One Piece?
Secondo quanto riportato da BBC, difatti, Fuji TV, emittente televisiva nota per trasmettere attraverso il proprio network Dragon Ball e One Piece (per citarne due), sta affrontando un periodo tormentato dopo le accuse ai danni dell'ex componente degli SMAP, Masahiro Nakai, di violenza sessuale nel 2023. Nakai avrebbe in seguito raggiunto un accordo con la vittima che non è di certo bastato a calmare le acque.
La rete televisiva, invero, è stata fortemente criticata per aver tentano di insabbiare il comportamento deplorevole di Nakai; il fatto ha spinto addirittura l'amministratore delegato e il presidente del consiglio di amministrazione di Fuji TV alle immediate dimissioni.
I primi effetti negativi della vicenda cominciano ad emergere e derivano dalla scelta dagli inserzionisti principali, Toyota e Nissan in primis, di rescindere anzitempo col network qualunque tipo di collaborazione commerciale e promozionale. La risoluzione causa, chiaramente, ingenti perdite finanziarie.
Anche altri inserzionisti si stanno dissociando e hanno cominciato ad abbandonare rapporti commerciali facendo emergere un'altra conseguente catastrofe: la trasmissione senza la consueta pausa pubblicitaria come già accaduto a due dei prodotti più longevi trasmessi su Fuji TV, Sazae-san e Chibi Maruko-chan.
La situazione non sembra al momento sanabile, pertanto, con la crisi in atto, quali potrebbe essere i rischi per Dragon Ball e One Piece? I due brand potrebbero subire gli effetti dello scandalo?
Dragon Ball, con Dragon Ball Daima, e One Piece con il suo principale adattamento sono attualmente in corso di trasmissione su Fuji TV, tuttavia lo scandalo in atto potrebbe generare delle serie conseguenze per i due prodotti, fra i più amati e seguiti in tutto il mondo. Qualora, difatti, sempre più inserzionisti dovessero decidere di rescindere il contratto con il network e le entrate finanziare crollassero, la società potrebbe non riuscire nel lungo periodo a ad adempiere all'incontro tra le entrate e le uscite, costringendo a valutare opzioni disperate.
Una fra tutte, chiaramente, consisterebbe nella cessione ad altra società della licenza di Dragon Ball e One Piece per una trasmissione su un'altra rete o optare per una distribuzione differente. È palese, d'altro canto, che colonne portanti del genere, in particolare One Piece, non possono scomparire dall'oggi al domani.
Se Dragon Ball e One Piece dovessero perdere la loro casa significherebbe la fine di un'era per la trasmissione degli anime in Giappone. Le serie citate definiscono la loro identità anche attraverso il network che li ha da sempre distribuiti. D'altro canto non bisogna dimenticare che i nuovi colossi dell'intrattenimento, quali Netflix (già al lavoro sul remake di One Piece, The One Piece), Crunchyroll e Disney Plus, fortemente interessati alla trasmissione degli anime mediante i propri portali, potrebbero accelerare il processo di un futuro trasferimento in nuovi lidi.
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Vi sono chiaramente possibilità che Fuji TV riesca infine a mantenere la detenzione di One Piece e Dragon Ball (e anche altri anime beninteso), tuttavia dipenderà fortemente da come la società riuscirà ad equilibrare le proprie finanze e a riottenere l'appoggio e la fiducia degli inserzionisti.
I prossimi mesi, pertanto, potrebbero essere cruciali per il mondo degli anime giapponesi trasmessi da Fuji TV.
L'immagine in evidenza è tratta da amazon.it
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