Da John Wick 4 si esce stanchi e delusi. Una sorpresa in negativo e inaspettata, considerando che la critica statunitense con le prime reazioni al film l’ha ricoperto di lodi. Cosa ci hanno visto gli americani in questo quarto capitolo della saga con Keanu Reeves? Difficile a dirsi.
È infatti molto, molto più facile vedere gli errori macroscopici commessi dal franchise - per la prima volta senza Chad Stahelski alla scrittura - che focalizzarsi su quel poco di buono che riesce a portare a casa questa pellicola. L’impressione è che, anche tra gli appassionati di John Wick, possa esserci della delusione.
Saranno il tempo e il botteghino a darci una risposta in merito. Nel frattempo continuate a leggere la recensione di John Wick 4, uno dei film più attesi di marzo 2023, per capire cosa non ha funzionato.
La trama di John Wick 4
Il primo problema di John Wick 4 è sicuramente la durata: quasi tre ore per raccontare dello scontro tra John e la Tavola sono davvero, davvero troppe.
Il film comincia con una lunga serie di scene introduttive (alcune delle quali hanno per protagonista il compianto Lance Reddick) che hanno lo scopo di spiegarci per bene quale sia la posta in paio. Le scene si dilatano per minuti e minuti, quando poi alla fine del cattivo Marchese interpretato da Bill Skarsgård sappiamo pochissimo. Il suo è il classico villain da operetta, tutto descritto per superlativi: potentissimo, ricchissimo, crudelissimo e, in ultima istanza, stupidissimo. Un attore così versato a interpretar malvagi in franchise di successo avrebbe meritato ben altro personaggio.
Contestate a John Wick di avere una storia esile però non centra il cuore del problema: la trama infatti non è mai stata il punto di questo franchise. John Wick è un mercenario straordinariamente abile a menar le mani, sparare e ammazzare persone. Alla sceneggiatura di un suo film si richiede la scusa giusta per farlo viaggiare in giro per il mondo e creare stunt spettacolari.
Stavolta, oltre a New York, viaggeremo in Giappone, poi a Berlino e infine a Parigi, per il gran finale. Un tour un po’ alla James Bond, in cui vengono introdotti alcuni personaggi potenzialmente interessanti ma poco sfruttati come la concierge Akira e il signor Nessuno. Se il quarto John Wick durasse 90 o 120 minuti, il regista Chad Stahelski forse sarebbe riuscito a replicare l’equilibrio magico dei primi tre capitoli.
In John Wick 4 quell’equilibrio si rompe. Gli infiniti preliminari per arrivare al duello finale depotenziano il film, che ha anche una risoluzione finale piuttosto debole.
Perché vedere John Wick non vale la visione
Il punto forte di John Wick è la velocità e l’agilità su cui si muove sulle sue premesse, facendoci anche dell’ironia. La gigantesca ambizione di questo quarto film però rallenta tutto e, purtroppo, ci dà il tempo di riflettere davvero su cosa stiamo vedendo.
I combattimenti nella seconda parte sono spettacolari d’accordo, ma così lunghi e così articolati che a un certo punto il cervello si disconnette, sopraffatto da un senso di finto. È fisicamente difficile seguire venti minuti di combattimenti ininterrotti senza fermarsi un secondo a chiedersi se per caso il protagonista non abbia ricevuto il dono dell’immortalità.
Gli stunt del primo film, che ci avevano entusiasmato perché così vividi e concreti, quindi si trasformano in molti casi in una goffa ostentazione di dinamicità che nemmeno l’autoironia di questo franchise riesce a salvare. Non aiuta poi il fatto che Keanu Reeves non sia davvero in palla, recitando in un modo così affettato da sembrare la caricatura di sé stesso.
Tirando le somme, questo John Wick è davvero un passo falso. Nonostante il finale sembri suggerire il contrario, è difficile che non arrivi un quinto capitolo che permetta a Chad Stahelski di ritrovare la sua consueta agilità, cancellando questo brutto scivolone giù per le scale di Montmartre.
John Wick - La Trilogia
I primi tre film della saga di John Wick in un unico cofanetto DVD.Le immagini di copertina e di questo articolo sono tratte da John Wick 4 di Leone Group.
Commento
Voto di Cpop
52Pro
- Stunt davvero spettacolari
- Akira e il signor Nessuno sono personaggi interessanti
- I comandi al cane sono davvero cult!
Contro
- Stunt che talvolta scadono nel ridicolo
- Troppo, troppo, troppo lungo
- Keanu Reeves sembra la caricatura di sé stesso
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