Nel mese di maggio del 2021, sono stati pubblicati due librogame basati sulle opere del celebre maestro dell'horror letterario, Edgar Allan Poe. Questo nome è noto al pubblico in modo pressoché universale. Uno di questi librogame è intitolato Edgar Allan Poe - The Horror Gamebook ed è stato scritto da Valentino Sergi. Sergi, dopo aver realizzato il suo precedente lavoro diviso in due parti, The Necronomicon Gamebook, ispirato alle opere di H.P. Lovecraft e agli autori dei Miti di Cthulhu, ha deciso di adattare alcune delle opere di Poe al formato interattivo dei librogame.
In particolare, Sergi ha selezionato alcuni tra i racconti di terrore più famosi di Poe, tra cui Re Peste, La Caduta della Casata di Usher, Il Pozzo e il Pendolo, La Maschera della Morte Rossa, Il Cuore Rivelatore, Il Gatto Nero, La Sepoltura Prematura, e l'immancabile poema Il Corvo. Questo progetto è stato finanziato attraverso una campagna di crowdfunding su Kickstarter, ottenendo un grande successo. The Horror Gamebook è disponibile sia in formato cartaceo sia digitale.
Il Maestro del Brivido
Edgar Allan Poe nacque a Boston nel 1809 da genitori artisti ambulanti, che purtroppo morirono poco dopo la sua nascita. Il giovane Poe fu quindi preso sotto l'ala protettiva di John Allan, un facoltoso mercante di Richmond. Inizialmente, Poe si iscrisse all'Università della Virginia, dove studiò le materie classiche e le lingue come l'italiano, il francese e lo spagnolo. Tuttavia, la sua vita universitaria fu segnata da un comportamento dissoluto, caratterizzato dall'abuso di alcol e dal gioco d'azzardo. Questo comportamento spinse John Allan a interrompere il suo sostegno finanziario.
Con l'obbligo di abbandonare l'università e alle prese con difficoltà economiche, Poe si trasferì a Baltimora, dove continuò a coltivare la sua passione per la letteratura. Trovò lavoro come editore presso la rivista Southern Literary Messenger, finalmente ottenendo l'opportunità di perseguire una carriera letteraria e sposando la sua giovane cugina, Virginia Clemm.
Nel 1838, Poe pubblicò il suo unico romanzo, Le Avventure di Gordon Pym, e due anni dopo pubblicò l'antologia Racconti dell'Arabesco e del Grottesco, che esplorava temi gotici e grotteschi. Tuttavia, la sua fama nazionale giunse con la pubblicazione della poesia Il Corvo. Sfortunatamente, il suo successo fu di breve durata.
Nel 1847, la moglie di Poe morì di tubercolosi. Questa tragedia spinse lo scrittore a ritornare all'alcolismo, che aveva sempre lottato contro di lui, e forse a fare uso di oppio. La sua già fragile salute si deteriorò rapidamente, e morì nel 1849, pochi giorni dopo essere stato trovato privo di coscienza per strada a Baltimora, in circostanze mai completamente chiarite.
Nonostante il suo valore come autore non fosse stato riconosciuto in vita, dopo la sua morte Edgar Allan Poe divenne unanimemente considerato uno dei padri del genere horror e del terrore, nonché una delle influenze più significative su autori come Lovecraft.
Nei suoi racconti dell'orrore, influenzati dalla tradizione gotica europea, il terrore e l'angoscia non provengono dall'esterno, ma emergono dall'animo dei personaggi, dalla loro mente e dalle allucinazioni. Spesso, questi racconti sono narrati in prima persona, come una sorta di confessione macabra, un lungo monologo interiore che mette crudamente in mostra le paure, l'angoscia, la tristezza, l'odio, il senso di colpa e le oscure deviazioni dell'animo umano, svelando senza pietà il lato più oscuro che si nasconde nell'animo di ognuno di noi.
Il "regolamento" di gioco
Il "regolamento" del librogame è estremamente semplice e non prevede alcun elemento di casualità, come l'uso di dadi. Tutto ciò che dovete sapere è racchiuso in una singola pagina. Tuttavia, l'autore avverte fin dall'inizio con un chiaro "Non leggere questa introduzione" sottolineato in maiuscolo, invitandovi a evitare di farlo.
Se ignorate questa avvertenza e proseguite nella lettura dell'introduzione, l'autore spiega che The Horror Gamebook è progettato per offrire un'esperienza completamente immersiva, senza bisogno di regole introduttive, dadi o schede dei personaggi. Al massimo, potrebbe essere necessario avere carta e penna per annotare alcuni elementi importanti o per risolvere enigmi presenti nel libro.
L'autore si rivolge anche a coloro che non sono familiari con i librogame, confermando che le vostre scelte determineranno l'evolversi della storia, ma facendo notare che, a differenza di molti altri racconti interattivi, in questo caso NON siete i protagonisti principali, o almeno non completamente. Questa osservazione suggestiva suggerisce che il librogame ha alcune peculiarità che lo distinguono da altre opere interattive.
Inoltre, l'autore ci informa che durante la lettura potreste incontrare testo in corsivo, che indica il narratore che si rivolge direttamente a voi lettori. Il testo in grassetto verrà utilizzato per evidenziare oggetti, condizioni e luoghi da tenere a mente. Inoltre, i diversi personaggi principali avranno dialoghi scritti con font diversi.
Infine, l'introduzione si conclude con una nota sull'inclusione, in cui l'autore specifica che, nonostante i termini "avatar" (la vostra “incarnazione” nel librogame) e "personaggio" siano grammaticalmente maschili per motivi linguistici, nel contesto del librogame dovrebbero essere considerati come neutri dal punto di vista del genere.
Il pozzo e il pendolo
Edgar Allan Poe: The Horror Gamebook si può chiaramente suddividere in due parti ben distinte. La prima di queste, intitolata Il Pozzo e il Pendolo, prende ispirazione direttamente dal racconto omonimo di Poe ed è disponibile come una sorta di "demo" del librogame completo. È anche stata pubblicata separatamente come un'avventura introduttiva.
Il librogame inizia con il vostro avatar sdraiato sulla schiena su un pavimento di pietra freddo, mentre sentite decine di zampette di ratti che vi camminano addosso. Rimanete immobili, occhi chiusi, provando disgusto e orrore per il tocco viscido e sporco degli animali. Quando agitate una mano per scacciarli, uno dei ratti vi morde il palmo, causando un urlo e facendo fuggire gli altri.
Aprendo gli occhi, vi rendete conto che siete immersi nell'oscurità completa di una fredda e umida cella di pietra. Muovendovi con cautela, rischiate quasi di cadere in un pozzo al centro della stanza. Lasciando cadere un sasso nel pozzo, passa un po' di tempo prima che tocchi l'acqua in fondo, lasciandovi interrogativi sulla natura della vostra prigionia e sulle insidie che vi circondano nell'oscurità.
Non ricordate il nostro crimine, solo che è estremamente difficile sfuggire dalla prigione dell'Inquisizione. Quando e se riuscirete a farlo, inizierà la seconda parte del librogame, che vi consentirà di esplorare la città circostante e scoprire cosa è successo prima della vostra cattura. Per evitare di spoilerare la trama, si suggerisce a chi vuole mantenerla segreta di saltare il paragrafo successivo e proseguire con quello dopo.
Alla corte di Re Peste
Dopo essere riusciti a fuggire dalla prigione della Fortezza, vi rendete conto di essere stati rinchiusi in una massiccia costruzione di pietra. Attorno alla fortezza si trova un quartiere di case abbandonate e in rovina. Inizia una fuga precipitosa attraverso i vicoli desolati della città fantasma, mentre venite inseguiti dai membri dell'Inquisizione.
Una volta che siete riusciti a sfuggire ai vostri inseguitori e vi trovate a vagare senza meta per la città, udite il suono di risate robuste, un contrasto bizzarro con l'atmosfera circostante. Il suono proviene da un edificio che sembra una bottega di pompe funebri. All'interno, vi trovate davanti a uno spettacolo straordinariamente surreale. Sei persone vestite in abiti funebri sono sedute su bare intorno a un tavolo coperto di bottiglie di alcolici e stanno festeggiando. Il leader di questa strana compagnia, che si fa chiamare Re Peste, sembra stranamente socievole e disposto a spiegarvi quanto è successo finora.
Sembra che una pestilenza chiamata Morte Rossa si sia diffusa di recente in questa terra. I nobili e gli ecclesiastici si sono rifugiati nella fortezza del Principe Poeta (la stessa da cui siete fuggiti), respingendo chiunque mostrasse segni della malattia, come Re Peste e il suo seguito. Tuttavia, uno degli ospiti del Principe, dopo aver contratto la tubercolosi, è stato sottoposto a un rituale di guarigione mesmerico che ha reso il suo corpo immortale e suscettibile di reincarnazione. Questo individuo è il vostro avatar, che con il vostro intervento diventa l'unico essere "esterno" nel mondo di gioco, capace di causare la Vera Fine.
In un mondo basato sull'eterno ritorno come quello contenuto in un libro, ogni elemento imprevedibile è considerato eresia, motivo per cui l'Inquisizione sta dando la caccia al vostro avatar. Lo stesso Re Peste ammette di essere essenzialmente una marionetta della Morte Rossa, obbligato a seguire i suoi ordini.
Successivamente, consegna al vostro avatar una mappa della città, spiegando che il vostro obiettivo è tornare nella fortezza per affrontare la Morte Rossa, che desidera incontrarvi. Tuttavia, per farlo, dovrete trovare sette chiavi nascoste per la città.
Inizia così la seconda parte del libro, in cui le storie degli altri racconti di Poe selezionati dall'autore si intrecciano con le vicende dei cortigiani di Re Peste, offrendo una nuova e approfondita interpretazione delle opere originali.
The Horror Gamebook nel dettaglio
Edgar Allan Poe: The Horror Gamebook rappresenta innegabilmente un librogame molto più maturo e completo rispetto al suo predecessore, The Necronomicon Gamebook. L'autore, Valentino Sergi, ha chiaramente imparato diverse lezioni dalla sua prima opera, discernendo ciò che meritava di essere conservato e cosa andava invece rivisto.
Una delle scelte più sagge è stata l'abbandono di un sistema di gioco tradizionale basato su statistiche, lanci di dadi e combattimenti. Questo ha permesso a The Horror Gamebook di concentrarsi maggiormente sull'immersione nel mondo di gioco e sulla risoluzione degli enigmi.
Fin dall'introduzione, si percepisce che ci si trova di fronte a un librogame molto particolare. Se doveste sperimentare una morte prematura durante la lettura, questa sensazione viene confermata in modo unico. Un esempio significativo è l'inizio del gioco con il pendolo e il pozzo: se il vostro avatar dovesse cadere nel pozzo, avrete la scelta di ricominciare l'avventura dall'inizio o permettere al personaggio di morire ripetutamente, facendo sì che la pila di corpi senza vita "riempia il pozzo" e neutralizzi la sua minaccia.
Nei librogame tradizionali, la "morte" del personaggio viene considerata una prematura interruzione della missione, e il percorso verso una conclusione positiva non prevede mai la morte del protagonista. Il personaggio, infatti, non ottiene alcun vantaggio dalla propria morte; è solo il lettore che, ottenendo conoscenza empirica dalle scelte errate o dalle circostanze sfortunate che ne hanno causato la sconfitta, saprà quali sono le alternative migliori nelle successive partite. In The Horror Gamebook, invece, la morte del vostro personaggio è un evento riconosciuto dal mondo di gioco, dagli altri personaggi e dall'avatar stesso.
L'avatar può sviluppare sentimenti nei vostri confronti in base a quanto riuscite a preservarlo da morti inutili o superflue. Questo può portare il personaggio a fidarsi di voi, a essere traumatizzato dalle numerose morti o addirittura a provare tendenze suicide. Inoltre, il vostro avatar è un personaggio a sé stante, con alcuni ricordi della sua vita precedente, il che può spingerlo a prendere decisioni spontanee, rompendo la quarta parete in modo insolito per i librogame.
Poiché il vostro avatar è un personaggio a sé stante, con alcuni ricordi della propria vita precedente, i suoi sentimenti nei vostri confronti potranno portarlo a volte a distaccarsi dal vostro controllo, per prendere decisioni spontanee: una rottura della quarta parete raramente vista nei librogame, dove la volontà del lettore E’ la volontà del personaggio che guida. In The Horror Gamebook, invece, avatar e lettore sono proprio due personaggi distinti; cosa che, pensandoci bene, accade anche in ogni altro librogame.
Solitamente, si dice infatti che in un librogame i protagonisti siamo noi, ma non è del tutto vero: il protagonista è il nostro personaggio, nel quale ci immedesimiamo tramite una finzione letteraria, ma noi restiamo sempre e comunque il lettore. In questo librogame, non solo tale sottile ma significativa differenza è esplicitata, ma diventa anche uno degli elementi chiave della narrazione; del resto, ne sono a conoscenza anche gli altri personaggi, ben consci di essere dei meri “personaggi in cerca di autore” intrappolati nell’eterno ritorno causato dalla narrazione nascosta tra le pagine.
Alcuni puristi del librogame potrebbero storcere il naso nel trovarsi davanti a una rottura della quarta parte così evidente, ma è innegabile che l’autore sia riuscito a fonderla così bene con il resto dell’avventura, che essa si adatta egregiamente all’angoscia dell’essere che traspare da ogni testo di Poe..
Il librogame presenta numerosi enigmi numerici, grafici e logici, molti dei quali non sono necessari per raggiungere la migliore conclusione. Per facilitare l'esperienza del lettore, l'autore ha incluso le soluzioni in appendice al volume, una pratica sempre più comune tra gli autori di librogame.
Data la natura del librogame, a volte sarà necessario tornare indietro, visitando paragrafi precedentemente letti con una nuova comprensione e informazioni aggiuntive. Questo contribuirà alla longevità del librogame, che, nonostante sia composto da meno di 200 paragrafi, richiederà molteplici letture per rivelare tutti i dettagli del mistero, che sembrano sempre sfuggire di poco.
È importante mantenere alta l'attenzione durante la lettura dei paragrafi, poiché spesso dovrete applicare istruzioni ricevute in paragrafi precedenti senza suggerimenti espliciti dall'autore. Solo i giocatori che padroneggiano completamente il sistema di gioco e comprendono come sventare le trame di Re Peste potranno ottenere il "vero" finale e affrontare il signore del luogo, il Principe Poeta, in un incontro enigmatico.
In conclusione
Edgar Allan Poe – The Horror Gamebook è la più innovativa creazione di Valentino Sergi, l'autore noto per il suo precedente lavoro, The Necronomicon Gamebook, un libro interattivo ispirato ai racconti di H.P. Lovecraft e ai Miti di Cthulhu. Mentre in quella precedente opera Sergi aveva adottato un approccio più leggero, creando un librogame basato su frammenti delle opere originali, in questo caso ha scelto di dare una nuova vita completa ai lavori di un altro maestro del genere dell'orrore, Edgar Allan Poe. In particolare, Sergi ha rielaborato alcuni dei migliori racconti dell'autore di Boston e li ha riuniti in un mondo coerente con i temi che erano cari a Poe.
The Horror Gamebook introduce una chiara distinzione tra l'avatar (cioè il personaggio che guiderete con le vostre decisioni) e voi come lettori, una distinzione che è sempre presente nei librogame ma spesso viene ignorata a favore di una completa identificazione tra le due figure, considerata implicita fin dagli inizi del genere.
Il vostro avatar esplora un mondo in cui i vari racconti di Poe sono stati abilmente fusi insieme, dando loro una stessa ambientazione e un background comune. Questo contribuisce a creare l'illusione di un mondo completamente coerente con se stesso, anche se visto attraverso la lente distorta dell'angoscia che permea tutte le opere di Poe. L'avventura si sviluppa attraverso cicli di morte e rinascita del vostro avatar, risoluzione di enigmi sempre più complessi e incontri con personaggi altrettanto inquietanti e convincenti.
The Horror Gamebook è un librogame che si distingue per le sue qualità metanarrative e la sua originalità. Potrebbe non essere adatto a chi si avvicina per la prima volta ai librogame o a chi è affezionato a un approccio tradizionale alla narrativa interattiva. Tuttavia, chi è sempre curioso di sperimentare nuovi approcci e di spingere al massimo i meccanismi dei librogame, semplici da comprendere ma complessi da padroneggiare, troverà in questo libro un autentico tesoro.
La scelta di infrangere la quarta parete, sebbene contrastante con gli stilemi tradizionali della narrativa interattiva, si integra perfettamente con il resto dell'opera. Invece di essere un semplice artificio per sorprendere il lettore, diventa il cuore pulsante e rivelatore del mondo racchiuso tra le pagine del librogame. Questa scelta può suscitare reazioni contrastanti, ma contribuisce indubbiamente a rendere The Horror Gamebook un'opera unica e memorabile.
Edgar Allan Poe - The Horror Gamebook
In questo racconto non sei del tutto protagonista, ma questo ti sarà più chiaro quando morirai (morirete) la prima volta. In ogni caso, alla tua prima lettura sii pure crudele, non farti scrupoli, del resto non stai facendo male a nessuno. Forse.Commento
Voto di Cpop
90Pro
- I racconti di Poe sono rielaborati in un mondo coerente, inquietante e suggestivo
- Accorgimenti metanarrativi rendono l’esperienza di gioco molto originale
- Numerosi e stimolanti enigmi di difficoltà crescente
Contro
- La particolarità della struttura può confondere chi ha poca esperienza con i librogame
- Nonostante la struttura a "loop", l'avventura può interrompersi prematuramente
- Relativamente breve
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