Un re sanguinario, potente e temuto si reincarna nel corpo di un neonato appena venuto al mondo, in un contesto diversissimo dal suo, governato da regole del tutto inedite e possibilità fuori dagli schemi. Cosa potrebbe andare storto? Queste sono le premesse narrative di The Beginning After the End, anime seriale giapponese tratto dall'omonimo web novel scritte da TurtleMe. Un adulto con un passato discutibile proiettato in un’esistenza del tutto nuova e sconosciuta. In un processo del genere, ovviamente, si riconosce immediatamente la struttura dei cosiddetti Isekai.
Abbiamo avuto la possibilità di vedere in anteprima i primi due episodi della serie, cominciando a farci un’idea su questo nuovo prodotto animato, disponibile su Crunchyroll dal 2 aprile 2025. I suoi primi passi ricordano inevitabilmente tanti altri progetti simili, specialmente nella struttura, proiettandoci nei meandri di un racconto che si è fatto solamente conoscere per adesso, introducendo qualcosa che deve ancora trovare la propria strada. L’essenza da Isekai resta comunque cristallina, portando a una serie di riflessioni iniziali in attesa di essere snocciolate.
Un re che rinasce
Come anticipato, al centro di The Beginning After the End c’è la storia di un re senza scrupoli ossessionato dal proprio potere che, a un certo punto della propria esistenza, si risveglia inspiegabilmente nel corpo di un bambino appena nato. Non sappiamo la ragione di questo evento, trovandoci insieme a lui a scoprirla poco a poco, a contatto con una situazione sopra le righe. Ad accrescere il mistero, poi, ci pensa anche il mondo nel quale il nostro “rinasce”, ritrova la vita, caratterizzato da uno stile fantasy estremamente classico, in perfetta contrapposizione con quello di appartenenza, super futuristico, in cui la magia esiste e ha assunto un ruolo quotidiano nella vita delle persone.
Nel presente in cui lo incrociamo, il protagonista scopre di chiamarsi Arthur. Ha due genitori di umili origini che lo amano alla follia, ed è curioso di scoprire cosa questo contesto ha da offrirgli, restando totalmente consapevole e vigile di sé. Arthur è ancora quel re oscuro e sanguinario, ma bloccato altrove e in qualcosa che deve ancora comprendere. È qui che entra in gioco un elemento fondamentale del racconto: il cosiddetto Mana.
Questa ha varie ragioni d’essere e utilizzi, in base alla persona che lo impiega e al dono che si porta dietro dalla nascita. Il contrasto fra passato e presente, fra prima e dopo, è quindi qualcosa di cruciale in The Beginning After the End, specialmente a contatto con il percorso precedente di un tiranno che si trova inserito in una famiglia in cui l’aria che tira è ben diversa da quella che aveva sperimentato sulla propria pelle. Quali saranno le conseguenze di un viaggio del genere?
Tutto cambia
Per quello che abbiamo visto fino a questo momento, The Beginning After the End è estremamente classico a livello di scrittura, riconoscibile e simile a tanti altri lavori dello stesso stampo, senza troppi guizzi ma… c’è ancora tantissimo da vedere. Essendo il viaggio di questo protagonista solamente all’inizio, gli episodi in apertura s’impegnano principalmente a dare un’impronta di lui e una presentazione del contesto narrativo in cui si ritrova. Le spiegazioni, in questo senso, non tardano, anche se resta tutto sulla superficie per il momento. Pure lo stesso mondo fantasy in cui si trova a rinascere Arthur non innova in nulla, presentando una serie di elementi narrativi che non alimentano, per adesso, la curiosità in generale.
Un regno in cui esiste la magia. Varie regioni governate da alcune razze standard (nani, elfi e umani), pericoli in ogni dove, scontri all’arma bianca e la magia, con alcune regole specifiche. Il percorso di The Beginning After the End deve ancora trovare quel guizzo che lo distingua dagli altri suoi simili. Tutto torna al protagonista, ovviamente, e a questo repentino cambiamento che lo sta portando su sentieri del tutto inattesi. Il potere, anche senza scrupoli, che si reincarna in un infante che deve ancora imparare tutto dalla vita. Le regole del racconto sono tratte fin dai suoi primissimi istanti. Noi, insieme allo stesso Arthur, siamo dei turisti in una situazione surreale che, conoscendo questi racconti, potrebbe tranquillamente muoversi verso sviluppi familiari.
Intorno ad Arthur c’è un universo pulsante, ma anche estremamente scolastico e riconoscibile, e questo, almeno per ora, non è un valore aggiunto, dato che i modelli narrativi sono così chiari da restare tali e senza sfumature. Resta, è bene ribadirlo, sempre e comunque prematuro gettare giudizi, dato che non conosciamo bene ancora nessuno dei comprimari e non possiamo anticipare come si svilupperanno in seguito.
Parlando, invece, del lato più tecnico e visivo, The Beginning After the End non eccelle in particolar modo, proponendo animazioni altalenanti e una cura generale abbastanza semplice e lineare, senza troppo dinamismo o movimento, con una staticità non troppo gratificante alla vista, anche se la qualità generale non dispiace. I primi due episodi dell’anime hanno prediletto il lato più introduttivo di un racconto che ha tutto da dire, e la speranza in una crescita che si distanzi un minimo dai prodotti simili resta comunque, in attesa delle prossime uscite.
Oltre ai cliché si svilupperà una storia dal tratto personale, o ci troveremo a fare i conti con qualcosa in cui la semplicità prende il sopravvento senza innovare o comunque sperimentare in qualche modo? Tutto torna agli eventi in arrivo e a un protagonista particolare, affascinante sicuramente, ma anche classico e familiare, forse anche fin troppo, conoscendo gli standard degli Isekai. Non ci resta che attendere l’uscita degli episodi su Crunchyroll.
Commento
Voto di Cpop
50Pro
- Il protagonista ha un passato oscuro e affascinante, che potrebbe evolvere in modo interessante nel corso della serie.
- Le premesse narrative aprono a uno sviluppo non originale ma comunque con il potenziale per riflettere sul contrasto tra potere e innocenza.
Contro
- L’universo fantasy è scolastico e prevedibile, privo di elementi davvero innovativi (per ora).
- L’aspetto tecnico non convince.
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