Se pensiamo alle serie animate di Dragon Ball viene difficile pensare che esista ancora qualcuno che non l’abbia mai visto nemmeno una volta. Tra le mille repliche sulle televisioni nazionali, canali di streaming, vecchie videocassette, DVD e Blu-Ray, Dragon Ball è visibile in molti modi diversi.
L’anime di Dragon Ball è tra quelli più longevi con un totale complessivo che supera facilmente i 500 episodi. Rispetto ad altre serie animate c’è un ordine ben preciso con cui guardare l’intera opera creata da Akira Toriyama (l'autore che si è spento a 68 anni). Infatti l’arrivo di Dragon Ball Super ha infatti scombussolato un po’ i piani, che prima vedevano Dragon Ball GT come sequel diretto della famosa serie Z. Inoltre sono anche arrivate versioni alternative come Dragon Ball Kai e spin-off tratti dal popolare videogioco Dragon Ball Heroes. Oltre alle serie animate esiste anche una longeva serie di film d’animazione, episodi speciali e OAV da tenere in considerazione, ma potete leggere di tutte queste opere extra in un altro articolo.
Dunque se non siete già dei navigati conoscitori dell’epopea di Goku, Vegeta e dei tanti altri personaggi, vi spiegheremo per filo e per segno quali sono le diverse serie animate attualmente esistenti e l’ordine in cui guardarle. In questo articolo trovate anche una panoramica sulle serie in questione per capire meglio la loro storia e origine.
- Dragon Ball
- Dragon Ball Z
- Dragon Ball Kai
- Dragon Ball GT
- Dragon Ball Super
- Dragon Ball Heroes
- L’ordine in cui guardare le serie di Dragon Ball
Dragon Ball
Dragon Ball (1986)
26/02/1986 (ja)La storica prima serie animate vista dapprima su alcune reti regionali italiane, poi passata per programmi come Junior TV prima di sbarcare definitivamente su Italia 1. Quest’anime ripercorre la prima parte della storia, che mostra principalmente il periodo in cui Goku era un bambino fino al raggiungimento dell’età adulta nel terzo Torneo Tenkaichi, quando avviene il primo scontro con Piccolo. L’anime è andato originariamente in onda dal 1986 al 1989 per un totale di 153 episodi. Siccome la serie in quel periodo era trasmessa parallelamente alla pubblicazione del manga, per guadagnare tempo vennero aggiunti diversi episodi “filler” ossia riempitivi non presenti nel fumetto originale, mentre alcune parti della storia vennero allungate in maniera che la serie animata non superasse il materiale creato da Akira Toriyama. La prima serie è caratterizzata da un’atmosfera più votata all’avventura e all’umorismo più che sui combattimenti, comunque sempre molto presenti. Questa tendenza inizierà a cambiare durante la parte finale dell’anime fino a un cambio di registro nella successiva serie.
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Dragon Ball Z
Dragon Ball Z (1989)
26/04/1989 (ja)La seconda serie animata dedicata a Dragon Ball iniziò subito dopo la fine della prima in Giappone, coprendo gli anni dal 1989 al 1996 per un totale di 291 episodi. All’inizio i produttori volevano rinominarla Dragon Ball 2, ma un errore di lettura del numero trasformarono il nome di questo sequel in Dragon Ball Z. L’opera copre tutta la parte rimanente del manga originale di Akira Toriyama, che in versione a fumetti non presenta cambiamenti di titolo tra la prima e la seconda serie. Sono passati cinque anni dalla fine dell’epico Torneo Tenkaichi vinto da Son Goku, e ora il prode combattente è sposato con Chichi da cui ha avuto un figlio, Son Gohan. Ben presto però la pace verrà sconvolta da Radish, il fratello di Goku che si scoprirà appartenere alla razza dei Saiyan, dei guerrieri di un altro pianeta che vivono per combattere. Da qui poi inizierà la storia che vedrà Goku e i suoi amici affrontare nemici sempre più pericolosi e forti: prima Vegeta e Nappa, per poi passare a Freezer, Cell e infine Majin Bu.
Anche questa serie, andata in onda in parallelo al manga, è stata riempita di episodi filler e le parti della storia originale risultano molto allungate (ricordiamo quasi intere puntate fatte di soli urli e caricamenti di potenza). Dragon Ball Z è sicuramente la serie più conosciuta nel panorama degli anime tratti dall’opera di Toriyama. Il suo successo è stato globale, facendo diventare Dragon Ball uno dei manga più popolari del mondo a distanza di oltre vent’anni dalla sua conclusione.
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Dragon Ball Kai
Dragon Ball Kai (2009)
05/04/2009 (ja)Nel 2009, per festeggiare i 20 anni dalla messa in onda della prima puntata di Dragon Ball Z, è stato realizzato un restauro della serie storica molto più fedele al manga di Akira Toriyama chiamata Dragon Ball Kai. Questa serie animata non è stata fatta da zero, ma ha preso gli episodi della serie Z e li ha modificati restaurandoli in alta definizione con modifiche alla colorazione e inserendo una nuova colonna sonora e un nuovo doppiaggio. Gli episodi sono poi stati tagliati per risultare più fedeli al manga originale. Dunque le varie saghe extra come quella di Garlic Jr. o del Torneo dell’Aldilà, non presenti nel manga, sono state eliminate, e anche le parti della storia ufficiale sono state modificate in modo da evitare troppi tempi morti. Dragon Ball Kai in totale è composta da 159 episodi, che coprono tutta la serie Z, dalla saga dei Saiyan a Majin Bu.
Dragon Ball GT
Dragon Ball GT (1996)
07/02/1996 (ja)La serie animata di Dragon Ball GT è nata come un sequel della serie Z, ed è infatti andata in onda subito dopo la conclusione di quest’ultimo anime tra il 1996 e il 1997. In totale si compone di 64 episodi realizzati interamente dallo staff di Toei Animation che si era occupato di adattare tutta la storia del manga originale di Akira Toriyama. La storia è ambientata 5 anni dopo la fine di Dragon Ball Z, dopo che Goku parte per allenare Ub. Pilaf e i suoi scagnozzi ritrovano una versione particolare delle Sfere del Drago, che per un errore fanno tornare Goku bambino. Il problema è che queste sfere dalle stelle nere non si disperdono come succede solitamente sulla Terra, ma finiscono in tutto l’universo. Se non verranno trovate entro un anno la Terra esploderà. Così Goku insieme a sua nipote Pan e a un Trunks ormai adulto, partono per lo spazio alla ricerca di queste sfere speciali.
Dragon Ball GT non è tratta da nessun manga, e Akira Toriyama è stato coinvolto in minima parte nella sua realizzazione, disegnando soltanto i design dei nuovi personaggi e scegliendo il nome GT, che sta per Gran Tour (riferito al viaggio spaziale). Già in un’intervista nel 2005, inserita nel box dei DVD di Dragon Ball GT, l’autore aveva riferito che considera l’anime come un’interessante side story, confermando che non è da considerarsi canonica nella storia di Dragon Ball. Con l’arrivo di Dragon Ball Super il fatto che la serie GT non sia canonica è diventata una certezza, dato che, anche se Super è ambientato anni prima dell’inizio di GT, ha cambiato troppe cose che mal si sposano con quanto visto in questa serie animata.
Dragon Ball Super
Dragon Ball Super (2015)
05/07/2015 (ja)Arrivata a sorpresa nel 2015, Dragon Ball Super è l’ultima serie animata ufficiale dedicata all’opera di Akira Toriyama. Dragon Ball Super è considerato un midquel, essendo ambientato nei 10 anni tra la sconfitta di Majin Bu e il 28esimo Torneo Tenkaichi in cui Goku incontra Ub. Gli eventi descritti in questa serie introducono moltissimi nuovi elementi nel mondo di Dragon Ball, come l’esistenza degli Dei della Distruzione insieme agli Angeli che li accompagnano e l’esistenza di un multiverso.
L’anime si è concluso nel 2018 con 131 episodi in totale, ma in parallelo è iniziato un manga, disegnato da Toyotaro e sceneggiato sempre dal giovane artista insieme a Akira Toriyama stesso. Il manga è attualmente andato oltre la storia dell’anime e per questo da molto tempo si susseguono le voci dell’arrivo in futuro di una nuova serie animata che continui la storia di Super, che effettivamente ha ancora molto da raccontare.
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Dragon Ball Heroes
Super Dragon Ball Heroes (2018)
01/07/2018 (ja)Questa serie è iniziata nel 2018 ed è attualmente giunta alla sua quarta stagione e conta, al momento, di un totale di 53 episodi. Ma si tratta di uno spin-off legato a un famoso videogioco in Giappone. Dragon Ball Heroes è infatti un anime promozionale per il videogioco di carte collezionabile che è una sorta di storia a parte rispetto al mondo canonico di Dragon Ball. In questa serie infatti la spettacolarità degli eventi ha la precedenza sulla storia e sulla coerenza narrativa, infatti in questa serie si sono viste trasformazioni non esistenti nella serie normale, come Vegeta Super Saiyan 3, Trunks Super Saiyan God, Vegeth Super Saiyan 4 e molto altro. Ci sono anche archi narrativi e personaggi mai comparsi nella serie canonica, come la razza demoniaca e il loro regno a cui appartiene anche Darbula, e Saiyan inediti come il malvagio Cumber.
L’anime è visibile gratuitamente anche su YouTube.
L’ordine in cui guardare le serie di Dragon Ball
Dopo aver analizzato le diverse serie è dunque giunto il momento di capire qual è l’ordine migliore in cui guardarle. L’ordine migliore è:
- Dragon Ball
- Dragon Ball Z (o Dragon Ball Kai se preferite una versione più fedele al manga)
- Dragon Ball Super
- Dragon Ball GT
- Dragon Ball Heroes
La serie Super, essendo ambientata praticamente alla fine della Z, ed essendo canonica, è praticamente un sequel se escludiamo l’ultimo capitolo del manga, è indubbiamente da guardare subito dopo la fine di Dragon Ball Z.
Dragon Ball GT, non essendo canonica ed essendo ambientata alcuni anni dopo, è meglio vederla dopo le prime tre, anche se dopo l’uscita di Super c’è un evidente conflitto nelle vicende raccontate e va presa come una sorta di realtà alternativa.
Dragon Ball Heroes, avendo personaggi presi da tutte le saghe precedenti, è meglio guardarla per ultima. Anche se di storia ce n’è poca, ci sono molti personaggi apparsi sia in GT che in Super che interagiscono tra loro, dunque per avere almeno il contesto di chi sta picchiando chi è meglio aver visto tutte le serie precedenti. Naturalmente questo anime è uno spin-off che può anche essere saltato senza che si perda nulla della storia principale, è consigliato soltanto a chi ama Dragon Ball è a voglia di vedere scontri impossibili e fantasticati dai fan diventare realtà.
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