Il Cinema dà l'addio a William Friedkin, ecco chi era il genio dietro L'esorcista

Autore: Giuseppe Benincasa ,

Si è spento all'età di 87 anni il maestro William Friedkin, uno dei registi più influenti e distintivi della storia del cinema. La sua carriera è stata caratterizzata da una straordinaria abilità nel creare tensione, suspense e emozioni viscerali sul grande schermo. Dai thriller psicologici all'horror, Friedkin ha dimostrato di essere un maestro nell'arte di guidare gli spettatori attraverso un viaggio emozionale intenso e coinvolgente.

Uno dei momenti culminanti nella carriera di Friedkin è sicuramente rappresentato dal suo capolavoro, The Exorcist (L'esorcista). Questo film del 1973 ha lasciato un'impronta indelebile nel mondo dell'horror, portando il genere a nuove vette di successo e riconoscimento.

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La regia di William Friedkin ne L'esorcista ha segnato un punto di svolta nel genere horror e nel cinema stesso. La sua abilità nell'innescare un senso di terrore attraverso l'uso intelligente della suspense e dell'atmosfera ha ridefinito le aspettative degli spettatori per ciò che un film di paura potrebbe essere.

Friedkin ha saputo esplorare i confini dell'orrore psicologico come nessuno prima di lui, immergendo gli spettatori in un mondo inquietante e sovra-naturale. Il suo approccio realistico alla messa in scena, l'attenzione ai dettagli e la capacità di creare una tensione costante hanno reso L'esorcista un'esperienza cinematografica unica e spaventosa. L'uso delle luci, delle ombre e del sonoro ha contribuito a creare un'atmosfera inquietante che permea ogni scena, mentre le interpretazioni intense degli attori hanno aggiunto un livello di realismo e autenticità che ha reso il film ancora più coinvolgente.

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La regia di Friedkin ha reso L'esorcista non solo un classico dell'horror, ma un'opera cinematografica di grande rilevanza artistica e culturale, che ha aperto nuove strade per il genere e ha influenzato generazioni di registi e spettatori. La storia di possessione demoniaca e il suo trattamento viscerale e spaventoso hanno catturato l'immaginazione del pubblico, rendendo L'esorcista un'icona culturale e un punto di riferimento per tutti i film di terrore successivi.

Tuttavia, Friedkin non si è limitato a un solo genere. Il suo film The French Connection (Il braccio violento della legge) del 1971 è un esempio magistrale di thriller poliziesco, con una tensione costante che accompagna ogni scena. La famosa sequenza della corsa in auto è diventata un'icona del cinema d'azione e ha dimostrato la capacità di Friedkin di rendere coinvolgenti anche le scene più intense. Così come L'esorcista anche Il braccio violento della legge è considerato un esempio perfetto di cinema di genere, studiato nelle scuole e preso ad esempio dai critici di tutto il mondo. Per questo film, Friedkin ha vinto il premio Oscar come miglior regista.

Sorcerer (Il salario della paura), diretto magistralmente da William Friedkin, rappresenta un altro esempio straordinario del suo talento nella regia cinematografica. Il film cattura lo spettatore con la sua maestria visiva e narrativa, dimostrando ancora una volta l'abilità di Friedkin nel creare suspense e tensione in modo coinvolgente. La sua regia meticolosa guida il pubblico attraverso un viaggio pericoloso e avvincente, mentre un gruppo eterogeneo di uomini deve trasportare nitroglicerina attraverso un territorio pericoloso e ostile. La trama intrisa di suspense e il modo in cui Friedkin crea una sensazione di claustrofobia testimonia il suo talento senza pari nel dirigere le scene più intense e coinvolgenti.

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La versatilità di William Friedkin come regista e autore è emersa ancora una volta con To Live and Die in L.A. (Vivere e morire a Los Angeles) del 1985, un thriller mozzafiato che sfida gli spettatori a identificarsi con personaggi complessi e morali ambigui. Friedkin riesce a trasformare il paesaggio urbano in un palcoscenico emotivo, in cui ogni decisione ha conseguenze inaspettate.

Anche se la sua filmografia è punteggiata da alti e bassi, non si può negare che Friedkin sia stato un regista che ha lasciato un'impronta indelebile nel cinema. La sua capacità di creare tensione, di scavare nei punti più oscuri dell'animo umano e di portare alla luce paure e emozioni nascoste, lo hanno reso una figura imprescindibile nella storia cinematografica.

A settembre 2023, la Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica della Biennale di Venezia (che nel 2013 gli ha conferito il Leone d'oro alla carriera) ospiterà la proiezione del suo ultimo film dal titolo The Caine Mutiny Court-Martial, ossia un legal drama con Kiefer Sutherland, Jason Clarke e Lance Reddick (anch'esso morto quest'anno).

Il tributo delle star

Nelle ultime ore diversi attori e registi stanno rendendo omaggio a William Friedkin, tra questi ci sono l'attrice Ellen Burstyn, il produttore Jason Blum e anche il noto regista Francis Ford Coppola.

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Francis Ford Coppola (via Deadline):

William Friedkin è stato il mio primo amico tra i registi della mia generazione e sono addolorato per la perdita di un compagno molto amato. I suoi risultati nel cinema sono straordinari e unici. È l'unico collega che ho conosciuto il cui lavoro ha effettivamente salvato la vita di un uomo (con il documentario The People vs. Paul Crump n.d.R.). Il lavoro di Billy rappresenta delle vere e proprie pietre miliari del cinema, una lista che non sarà mai dimenticata; sicuramente The French Connection, L'esorcista e Sorcerer, ma tutti i suoi film sono vivi del suo genio. Sceglietene uno qualsiasi dal cilindro e rimarrete abbagliati. La sua personalità amabile e irascibile era una copertura per un gigante d'uomo bellissimo, brillante e profondo. È molto difficile capire che non potrò mai più godere della sua compagnia, ma il suo lavoro almeno lo sostituirà.

Ellen Burstyn, che ha interpretato Chris MacNeil nel film L'esorcista, ha detto (via Deadline):

Il mio amico Bill Friedkin era originale, intelligente, colto, impavido e di grande talento. Sul set sapeva quello che voleva, si impegnava al massimo per ottenerlo ed era in grado di lasciar perdere se vedeva qualcosa di meglio. Era indubbiamente un genio.

Jason Blum di Blumhouse (via The Hollywood Reporter):

Sono personalmente in debito con William Friedkin e sono addolorato per la sua perdita. Più di ogni altro regista, ha cambiato il modo in cui i registi si sono avvicinati al cinema horror e anche la percezione del cinema horror nella cultura in generale. Siamo profondamente addolorati per la sua scomparsa e profondamente grati per l'opera che ci ha lasciato.

David Gordon Green, il regista del prossimo film della saga de L'esorcista (via The Hollywood Reporter):

William Friedkin era una fonte di ispirazione per me. Sono addolorato che la nostra comunità abbia perso un artista brillante. L'Esorcista è uno dei film più belli mai realizzati, insieme a The French Connection, Sorcerer e molti altri. Il suo lavoro audace e visionario influenzerà per sempre i registi.

Il regista di Doctor Strange, Scott Derrickson (via The Hollywood Reporter):

È stato un onore poter chattare a lungo via Twitter con William Friedkin. Ha anche fatto sapere a uno dei miei produttori, tramite sua moglie, di aver visto e amato The Black Phone, un gesto di cui farò sempre tesoro. L'Esorcista e Sorcerer sono due dei più grandi film mai realizzati.

Il regista di The Batman Matt Reeves (via The Hollywood Reporter):

Sono stato profondamente colpito dal suo incredibile lavoro, sullo schermo e anche nell'opera... La sua messa in scena di 'Suor Angelica' di Puccini è stata una delle cose più commoventi che abbia mai visto. Una leggenda.

Chris Miller, co-autore di Spider-Man: Across the Spider-Verse (via The Hollywood Reporter):

Quest'anno l'ho incontrato a casa sua e gli ho detto che SORCERER ha influenzato Phil e me. Se non l'avete visto, non si tratta di uno stregone, ma di trasportare del tritolo nella giungla, ed è una lezione magistrale di tensione.

Guillermo del Toro ha scritto (via The Hollywood Reporter):

Il mondo ha perso uno degli dei del cinema. Il cinema ha perso un vero studioso e io ho perso un caro, leale e vero amico. William Friedkin ci ha lasciato. Siamo stati fortunati ad averlo.

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Immagine di copertina via 123RF

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