Tutti gli easter egg di True Detective: Night Country

Autore: Manuel Enrico ,

True Detective: Night Country, quarto capitolo della serie crime antologica creata da Nick Pizzolatto, sta tenendo incollati allo schermo gli spettatori di Sky  e Now. A quattro anni dal finale della precedente stagione e a dieci anni dalla prima stagione, divenuta immediatamente un cult del genere, True Detective: Night Country non porta la firma di Pizzolato, ma quella di Issa Lòpez, un cambio della guardia che mira a dare nuova linfa alla serie, senza tradire il suo spirito. Anzi, come hanno dimostrato i primi episodi di True Detective: Night Country, l’indagine tra i ghiacci dell’Alaska sembra ribadire alcuni punti fermi del franchise.

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La natura antologica di True Detective ha consentito a Pizzolatto di non dare vita a una rigida continuity, spaziando quindi tra diversi momenti storici della società americana e muovendosi liberamente nel vasto humus sociale degli States. Per gli spettatori, questo si è tradotto in un distacco tra i diversi protagonisti, ma apparentemente Issa Lòpez pare aver scelto di andare in una direzione differente, seppure preservando alcuni approcci ispiratori tipici della serie.

True Detective: Night Country, tutti gli easter egg della serie

In particolare, sembra che Lòpez abbia deciso di giocare con la costruzione di una maggior affinità tra le diverse indagini, andando a creare anche una connessione con la prima serie, divenuta una delle migliori esperienze crime seriali grazie alla presenza della coppia di investigatori composta da Matthew McCounaghey e Woody Harrelson. True Detective: Night Country si presta, sotto questa luce, a un’analisi in cerca di legami e riferimenti non solo all’interno della cultura pop, ma anche in seno allo stesso ‘mondo’ di True Detective.

Le ispirazioni di True Detective: Night Country

Tutte le serie di True Detective sono ispirati a casi reali, opportunamente romanzati e rielaborati. Questo approccio di Pizzolatto è stato mantenuto anche da Issa Lòpez, che si è ispirata non a un solo caso, ma a ben due, entrambi legati a sparizioni misteriose.

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True Detective Night Country

Il primo è il caso della Mary Celeste, una nave americana del 19esimo secolo divenuta celebre in quanto, durante il suo viaggio verso l’Italia, fu teatro della misteriosa sparizione dell’intero equipaggio. La Mary Celeste venne ritrovato al largo delle Azzorre il 5 dicembre 1872, dalla goletta britannica Dei Gratia, che dopo aver abbordato la nave per prestare soccorso a quello che pareva un vascello in difficoltà, fu testimone di uno dei grandi misteri della navigazione.  Il mito della Mary Celeste è stato ispirazione per numerosi narratori, come Arthur Conan Doyle. Più recente è il caso della misteriosa sparizione di un gruppo di escursionisti presso il Passo Dyatlov nel 1959. Considerato dalle autorità sovietiche un caso impossibile, l’incidente del Passo Dyatlov ha coinvolto un gruppo di nove escursionisti russi che dopo aver inspiegabilmente abbandonato il proprio campo base, sono stati ritrovati congelati nella gelida foresta circostante.

Episodio 1

Rispettare i classici

Durante le scene inziali del primo episodio di True Detective: Night Country, possiamo vedere che nella ricca collezione di DVD della base scientifica teatro della sparizione al centro dell’indagine compare un film che ha una certa affinità con la situazione: La Cosa. L’edizione è quella legata al remake datato 1984 firmato da Carpenter, che adattando un racconto sci-fi ha reso l’invasione aliena una minaccia per i ricercatori di una stazione scientifica nell’Antartide. Citazione frutto della passione di Issa Lòpez per questo cult, come ha confessato la stessa showrunner.

Il Re Giallo

Il primo episodio dello show inizia con un’epigrafe incisiva:

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Poiché non sappiamo quali bestie sogni la notte quando le sue ore diventano troppo lunghe persino perché Dio sia sveglio. 

Il testo è attribuito a Hildred Castaigne, un nome che potrebbe essere familiare agli appassionati della prima stagione di True Detective. Hildred è il protagonista di un breve racconto presente nella raccolta del 1895 di Robert W. Chambers intitolata Il Re in Giallo, un'importante influenza nella True Detective originale di Nic Pizzolatto. In modo più specifico, Hildred è l’instabile voce narrante di un racconto intitolato The Repairer of Reputation. È una figura delirante che si crede l'erede di una dinastia reale che  arriva dalle stelle e viene reso folle, in parte, leggendo una finzione teatrale anch'essa intitolata Il Re in Giallo. La storia si conclude con la sua confessione di due omicidi, seguita da una "nota dell'editore" che recita semplicemente: "Il signor Castaigne è morto ieri nel Manicomio Criminale".

La frase che apre True Detective: Night Country non compare effettivamente nella storia di Chambers; è stata scritta non dall'autore ma da López, presumibilmente perché desiderava avviare lo show con qualcosa che parlasse in modo più specifico dei suoi temi particolari. Ma il riferimento a Robert Chambers indica che, sebbene questa versione di True Detective sposterà la storia in nuove direzioni, evocherà consapevolmente ciò che è venuto prima

La stazione di ricerca Tsalal

Il nome del misterioso laboratorio al centro dell'enigma principale di Night Country ha anche una connessione letteraria: proviene dal romanzo del 1897 di Jules Verne intitolato La Sfinge dei Ghiacci, ambientato in climi altrettanto freddi. Il libro è un seguito del romanzo influente di Edgar Allan Poe intitolato Il Racconto di Arthur Gordon Pym di Nantucket, che sembra aver ispirato Herman Melville e il maestro dell'orrore H.P. Lovecraft, tra molti altri. 

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True Detective Night Country

Nel racconto di Verne, Tsalal è un'isola strana e aliena, nota per essere abitata da feroci "nativi" che, ci viene detto, sono inclini ad attaccare gli esploratori bianchi. Tuttavia, quando gli eroi di Verne arrivano sull'isola dopo un lungo viaggio, la trovano curiosamente vuota sia di nativi che della strana vegetazione di cui hanno sentito parlare. Sostengono che Tsalal sia stato distrutto da un terremoto, prima di scoprire resti che indicano che la popolazione indigena è effettivamente morta prima che si verificasse quel disastro naturale. Alla fine, giungono alla conclusione che gli abitanti dell'isola di Tsalal sono morti dopo essere stati esposti a una malattia diffusa dal cane di Arthur Pym, un Terranova chiamato Tiger. Date le intricate relazioni tra le popolazioni bianche e indigene di Ennis, Alaska, nella quarta stagione di True Detective, è facile tracciare parallelismi speculativi tra quella storia e questa. Tra l’altro, il nome di Ennis ha una radica irlandese, il cui significato è ‘dall’isola’

L’importanza dei nomi

Nell’elenco dei nomi degli scienziati scomparsi compaiono due identità che sembrano essere richiami a figura storiche che potrebbero rivelarsi delle chiavi di lettura importanti per la trama di Night Country.

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Uno degli scienziati si chiama Ralph Emerson, come il saggista trascendentalista del XIX secolo, forte sostenitore dell'individualismo e della convinzione che la natura sia permeata dal potere del divino. Una contrapposizione con il figlio di Peter Prior chiamato Darwin, un nome con evidenti connotazioni sulla dicotomia tra la scienza e il regno spirituale? Più sanguinario è il legame tra il  paleomicrobiologo Raymond Clark, e Raymond Clark III, un tecnico di laboratorio di Yale che nel 2011 si dichiarò colpevole dell'omicidio e tentato abuso sessuale di una studentessa di dottorato di Yale di nome Annie Le, il cui nome evoca a sua volta Annie Kowtok, la donna indigena assassinata la cui vecchia indagine ancora tormenta Navarro, e Danvers nota che in una vecchia foto, il Clark dello show indossa un parka che assomiglia in modo sospetto a quello di Annie K. Attualmente, Raymond Clark III sta scontando una condanna a 44 anni.

La spirale

Verso la fine dell’episodio, vediamo che Danvers ha disposto vari elementi di prove in una massiccia forma a spirale, sia intenzionalmente che involontariamente. Evoca la scorza d'arancia intrecciata che intravediamo brevemente nei sinistri crediti di apertura dello show, sottolineati dalla musica di Billie Eilish, e le spirali storte nella terza stagione di True Detective, che erano esse stesse un richiamo alla prima stagione, quando la spirale veniva utilizzata come simbolo dell'anello pedofilo al centro del primo grande mistero dello show. Abbiamo visto per la prima volta la spirale intagliata sulla schiena della prima vittima dello show; lo stesso assassino ne aveva una cicatrice sulla sua schiena.

Una birra famosa

Durante le inquietanti scene che mostrano la stazione di Tsalal abbandonata, si può notare una bottiglia accanto a una ciotola di popcorn non mangiati. Si tratta proprio di Lone Star, la birra preferita di Rust Cohle, l'investigatore interpretato da Matthew McCounaghey. Curiosità interessante: la prima stagione di True Detective è stata così popolare che sembra che il sorso di Lone Star di Matthew McConaughey abbia causato un aumento delle vendite, almeno nel Regno Unito.

Episodio 2

Le colpe dei padri 

Sembra proprio che la quarta stagione di True Detective abbia deciso di riallacciarsi in modo inatteso con gli eventi della prima storia indagine del franchise. A ribadire questa intenzione è una delle rivelazioni più sorprendenti del secondo episodio di True Detective: Night Country: Rose (Fiona Shaw) aveva una relazione con un certo Travis Cohle. Travis, morto poco tempo prima degli eventi cui stiamo assistendo era nientemeno che il padre di Rust Cohle, l'investigatore interpretato da Matthew McCounaghey nella prima stagione della serie.

Nella prima stagione di True Detective, Rust affermava che il padre lo aveva cresciuto in Alaska. Secondo Rust, il padre aveva messo incinta la madre mentre era in licenza dall'esercito, tornò in Vietnam e ritornò quando il piccolo Rust aveva due anni.

Poi lei ha fatto le valigie, ed io e lui ci siamo trasferiti in Alaska.Era un survivalista, credo tu lo chiameresti così. Aveva alcune idee davvero strane 

Rust aveva rivelato di odiare il freddo dell'Alaska, e appena adulto tornò nel natio Texas, deludendo il padre. A quanto pare, Cohle Sr adorava tanto il freddo dell'Alaska da non riuscire a separarsene nemmeno da morto.

Anchorage o Baltimora?

Dopo l'inquietante ritrovamento dei resti, nel momento di stabilire dove inviarli per non perdere la giurisdizione sull'indagine, Daves (Jodie Foster) si lascia sfuggire un'espressione che trasmette la sua inquietudine:

Portate quella cosa a Anchorage

Qualcuno potrebbe ricordarsi quando, ne Il Silenzio degli Innocenti, la senatrice Ruth Martin, dopo aver incontrato Hannibal Lecter, ordina:

Portate quella cosa a Baltimora

Denaro sporco

Scopriamo finalmente che finanzia la stazione Tsalal: NGO, parte di una serie di scatole cinesi che conduce alla NC Global Strategies, che risulta essere legata a una compagnia di nome Tuttle United. Una potenza economica che ha interessi in ogni possibile ramo industriale. 

Per Danvers l'informazione non sembra avere grande importanza, ma i fan di vecchia data di True Detective ricorderanno il nome della famiglia Tuttle. Veniva infatti rivelato come la famiglia Tuttle fosse dietro alla mattanza del Re Giallo, il violento culto che a partire da Dora Lange aveva seminato morte in Texas. Scoprire che il nome dei Tuttle compare anche nel nuovo, inquietante caso in Alaska, lascia presagire che non abbiamo ancora finito con gli eventi della prima stagione. 

Spirali impazzite

Già presenti nel primo episodio, anche nel secondo episodio di True Detective: Night Country tornano le spirali, uno dei simboli dell'intera serie. Le vediamo comparire ora sulla fronte di un cadavere e anche come tatuaggio di Anna K. e Raymond Clark. Il primo pensiero è che questi simboli abbiano una valenza rituale, ma è Rose a spiegare a Navarro come questi segni siano molto più antichi di quanto immagina, forse anche del ghiaccio. 

Episodio 3

Sudisti al polo

In una scena del terzo episodio possiamo sentire che il clacson del mezzo di uno degli amici di Hank Pryor suona un motivetto che ricorda I Wish I Was in Dixie Land, noto per essere uno dei brani più noti della Confederazione, la fazione degli stati del Sud durante la Guerra di Secessione americana. Curioso trovare in Alaska qualcuno che celebri i sudisti, eppure la presenza di questo motivetto potrebbe essere un ennesimo richiamo al profondo sud degli States conosciuto nella prima stagione di True Detective.

Le arance del Padrino

Nelle prime scene dell'episodio, Navarro trova un'arancia che sembra apparsa misteriosamente dal ghiaccio. In seguito, la donna lancia l'arancia nell'oscurità, solo per vederla inquietantemente rotolare nuovamente verso di sé. Un evento decisamente insolito, ma che gli appassionati di cinema potrebbero ricollegare alla presenza di questi agrumi nella saga de Il Padrino, ricordando come l'apparizione delle arance sia foriera di morte o di eventi tragici. 

Segreto professionale

 Danvers e Navarro hanno mentito su un caso nel loro passato in cui un sospettato è finito morto, esattamente come avevano Rust e Marty nella prima stagione di True Detective. La prima coppia di investigatori del franchise veniva coinvolta, anni dopo lo scontro nel laboratorio di metanfetamina, in un'indagine interna dove raccontavano agli inquirenti di aver sparato a Reggie Ledoux in legittima difesa. In realtà, Marty ha sparato al trafficante di droga a bruciapelo dopo aver scoperto che aveva imprigionato una coppia di bambini.

Anche la nuova stagione di True Detective pare nascondere un segreto simile. Danvers racconta a Peter Prior che nell'ultimo caso in cui erano partner, lei e Navarro arrivarono a casa di un noto maltrattante domestico di nome William Wheeler per scoprire che aveva ucciso sua moglie e poi si era ucciso. in realtà, scopriamo che Wheeler era ancora vivo quando Danvers e Navarro entrarono nella sua casa, lasciando emergere un dubbio: come è morto realmente Wheeler?

Saluti dall'oltretomba

Momento da film horror quando Anders Lund, orribilmente ferito, improvvisamente scatta dal letto in cui è ricoverato e si rivolge in modo inquietante a Navarro:

Ti saluta tua madre. Ti sta aspettando

Una scena che paga pegno al cinema horror, che di simili situazione è particolarmente ricco, a partire dalla celebre sequenza de L'esorcista.

Episodio 4

Un suicidio letterario

Il momento più straziante finora in Night Country si verifica quando la sorella di Navarro, Julia, cede alla sua malattia mentale, togliendosi i vestiti prima di camminare solennemente verso un mare ghiacciato. Il suo suicidio evoca le morti degli scienziati Tsalal, ma anche il suicidio di Virginia Woolf, soprattutto perché la morte di Julia segue il suo ingresso in una struttura di salute mentale chiamata Il Faro. Inoltre, quando un Navarro ferito entra nella casa di Qavvik poco dopo aver appreso che sua sorella è annegata, lo vediamo addormentato sulla sua sedia, avendo sonnecchiato mentre leggeva Chi ha paura di Virginia Woolf di Edward Albee.

Ennis o Derry?

La straordinaria e inquietante proclamazione di Heiss che conclude l'episodio fa pensare se potrebbe essere una personificazione di un certo pagliaccio demoniaco di Derry, nel Maine. Quell'esclamazione che vorrebbe tutti nella Night Country sembra parafrasare la tipica espressione di Pennywise, il protagonista di IT di Stephen King

Episodio 5

La Natura assassina

Stando a quanto emerso dalle indagini forensi, il capitano Connelly racconta a  Danvers che gli scienziati non sono morti per mano di un assassino umano, ma a causa della Natura, ovvero con uno strano un evento atmosferico, una valanga di lastroni di ghiaccio,  improvvisi e che possono muoversi a 100 miglia all'ora. La teoria, spiega, è che gli scienziati siano usciti per osservare l'ultimo tramonto dell'anno, poi siano stati sorpresi da una valanga e abbiano subito ipotermia.

Danvers, naturalmente, pensa che tutto questo suoni come una completa sciocchezza. Probabilmente non crede nemmeno che gli escursionisti del Passo di Dyatlov siano morti a causa di una valanga, ma c'è un intero gruppo di scienziati che non è d'accordo. Nel 2019, la Russia ha ufficialmente riaperto il caso, sperando di scoprire cosa sia veramente accaduto durante quell'escursione fatidica. Nel 2021, Nature ha pubblicato un articolo spiegando come una valanga di lastroni fosse probabilmente responsabile per il misterioso evento:

come una combinazione di orografia irregolare, un taglio fatto sulla pendenza per installare la tenda e il successivo accumulo di neve indotto da forti venti catabatici abbiano contribuito dopo un tempo adeguato alla liberazione del lastrone, causando gravi lesioni non fatali in accordo con i risultati dell'autopsia.

Ma Issa López non ci crede.

Una valanga non spiega molte delle dettagliate. Anche se lo facesse, preferisco la risposta strana e incompleta. Penso che ci sia una fascinazione per i puzzle che sono ancora privi di un paio di pezzi e che ci ossessionano, ci fanno arrabbiare e ci fanno continuare a pensarci.

Spirali e miti locali

Secondo l'amico di Qaavik, quelle onnipresenti spirali  hanno un altro significato a Ennis: indicano luoghi dove il ghiaccio è così sottile da poter essere incrinato, portando al complesso sistema di grotte sotto la superficie. Tra l'altro, quelle grotte sono conosciute tra i locali anche come "paese della notte". O night country, in inglese

Episodio 6

Caverne e mitologie

L'episodio finale della prima stagione di True Detective coinvolgeva anche una discesa letterale nell'oscurità—non nelle grotte di ghiaccio, ma nel tempio in rovina che il pedofilo assassino Errol Childress chiamava "Carcosa". Il nome di Carcosa,  Carcosa sembra essere il nome dato alle antiche rovine di pietra nella zona paludosa della Louisiana mostrate nell'ultimo episodio della Stagione 1. È considerato un luogo di culto in cui venivano compiuti rituali macabri, spesso includendo sacrifici umani e abusi sessuali. È stato anche ipotizzato che Carcosa sia in realtà il nome del vortice mistico trovato nella camera principale delle rovine, anche se alcune teorie hanno fatto notare che potrebbe essere stata solo un'allucinazione di Rust.

Dall'Alaska...all'isola di Lost

Issa López è una fan di Lost? Sia la sua serie che il cult creato da Abrams  presentano un misterioso orso polare,oltre a una botola nel terreno che porta a un luogo dedicato a esperimenti scientifici ancora più misteriosi. Anche se nel caso di Night Country, la vera sorpresa non è dove porta la botola, ma da dove si arriva alla botola, ossia il Centro di Ricerca Tsalal.

Il significato delle spirali

Alla fine viene rivelato cosa ha ispirato le varie forme a spirale che hanno tormentato questa stagione, e più specificamente True Detective: una creatura antica congelata nel ghiaccio, come si è visto sopra il buco scientifico di Raymond Clark/la grotta dell'omicidio. Raymond Clark mentre viene interrogato da Danvers e Navarro, fa un riferimento alla ciclicità del tempo. Quando Danvers nota che Annie non avrebbe potuto ferire Otis Heiss perché non era nemmeno nata quando è stato mutilato sul ghiaccio, Clark, che crede che Annie sia la manifestazione di una sorta di antico spirito dell'Alaska, risponde:

Lei è stata nascosta in quelle grotte per sempre. Prima che nascesse, dopo che moriamo tutti. Il tempo è un cerchio piatto! E siamo tutti bloccati in esso.

Clark, ovviamente, fa eco in modo autoconsapevole alla frase più memorabile della primi pronunciata da Rust Cohle. Anche se in realtà, quelle parole sono pronunciate per la prima volta dal produttore di metanfetamine omicida Reggie Ledoux, proprio prima che Rust lo uccida:

Lo farai di nuovo. Il tempo è un cerchio piatto.

Affari interni

C'è un universo in cui tutto di Night Country è incorniciato intorno alla testimonianza che Danvers fornisce agli investigatori interni negli ultimi istanti del finale, in un tentativo di scoprire cosa sia realmente accaduto a Hank che richiama l'espediente narrativo della prima stagione. Invece, la quarta stagione sceglie di utilizzare la testimonianza di Danvers per risolvere alcuni fili narrativi lasciati in sospeso, e per preparare ciò che potrebbe essere il prossimo percorso per Danvers e Navarro. In quegli istanti finali, sembrano entrambi pronti a concordare con ciò che Rust ha detto alla fine della prima stagione:

Una volta, c'era solo buio. Secondo me, la luce sta vincendo.

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