I mostri di The Witcher raccontati nel video bestiario ufficiale

Cosa è più temibile tra una kikimora e una strige? Le creature di The Witcher sono nate dalla mente di Andrzej Sapkowski o affondano le radici nel folklore? Un video risponde alle domande dei fan di Geralt di Rivia.

Autore: Stefania Sperandio ,

Geralt di Rivia, interpretato da Henry Cavill, non è l'unico protagonista di The Witcher: ad avere un ruolo fondamentale nel Continente nato dalla penna di Andrzej Sapkowski sono anche e soprattutto i mostri e le creature uniche che lo popolano – e contro i quali spesso lo strigo deve confrontarsi. I witcher, infatti, vengono creati attraverso delle mutazioni che li rendono adatti proprio allo scontro con esseri abominevoli e minacciosi per gli esseri umani.

Dopo essere stati sviscerati nel dietro le quinte sugli effetti speciali, molti di essi sono ora protagonisti di un video bestiario pubblicato da Netflix, che ci presenta da vicino alcuni dei più curiosi (o spaventosi) avversari di Geralt, rivelando i miti che circondano la loro nascita.

Netflix
Henry Cavill e la kikimora in The Witcher
Geralt a tu per tu con la Kikimora in The Witcher

Le creature di The Witcher

Apprendiamo dal video che la terribile kikimora – una sorta di gigantesco aracnide – nasce dal folklore della cultura slava: si tratta sempre di esseri femminili che si generano da bambini morti prima della nascita, o da madri decedute durante la gravidanza o il travaglio. L'origine umana spiega il fatto che l'orribile creatura abbia un volto quasi antropomorfo, che richiama quello del defunto.

Molto meno ostili (e meno spaventosi) sono invece i silvani, le creature dei boschi che vedono forme animali ibridate a esseri umani. Si tratta di un tropo costante di numerose culture mondiali – che in alcuni casi coinvolge anche figure divine. Sebbene il suo aspetto richiami quello di un fauno, è anche vero che il silvano che attacca Geralt si ispira probabilmente anche al minotauro, visto il violento uso delle corna.

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Geralt si scontra con la strige in The Witcher
Una strige attacca Geralt

L'essere probabilmente più abominevole tra tutti quelli visti in The Witcher è però la strige. Questa creatura (chiamata semplicemente striga nell'opera originale) infesta i cimiteri o le chiese e, forse ironicamente, è il mostro più spaventoso e più letale, pur essendo soltanto un umano posseduto.

Le sue mani allungate somigliano a degli artigli capaci di uccidere anche i più addestrati dei witcher, il suo appetito per la carne umana è praticamente insaziabile e la sua testa e il suo sorriso rientrano nel campionario di immagini che non vorreste vedere molto spesso. Quando, prima dell'uscita della stagione d'esordio, la showrunner anticipò che The Witcher avrebbe avuto alcune sfumature vicine all'horror, si riferiva probabilmente alla strige.

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Nell'immaginario della serie una strige nasce quando la madre viene maledetta durante la gravidanza: questo causerebbe uno sdoppiamento, con il bambino che si svilupperebbe con due cuori, due dentature e una sorta di doppia anima. Alla sua sfortunata morte, la seconda identità prenderebbe il sopravvento, creando l'abominio.

In questo caso il nome allude anche alla striga, una pianta parassita conosciuta per la sua capacità di infestarne un'altra, diventando quindi uno scomodo "doppio" che ha il fine di succhiare via tutte le sostanze nutritive della prima.

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Il roach hound in una scena di The Witcher
Il roach hound è un insetto mostruoso che può uccidere con un solo colpo

Una ulteriore creatura che minaccia gli esseri umani del Continente è il roach hound, un insetto demoniaco che si rifà al folklore orientale. Mentre in Thailandia o in Giappone, infatti, esistono mostri basati su insetti, nella cultura europea abbiamo più che altro a che fare con mostri mitologici basati su mammiferi giganti o ibridati.

Ecco perché il roach hound, quindi, appare come una creatura estranea perfino nel mondo del witcher: mentre la maggior parte degli altri abomini affonda coerentemente le radici nella tradizione occidentale, questa creatura trae le sue origini da molto più lontano.

In attesa del ritorno di Geralt

La prima stagione di The Witcher è disponibile su Netflix in otto episodi. Realizzata dalla showrunner Lauren S. Hissrich e basata sulle raccolte di racconti Il Guardiano degli Innocenti e La Spada del Destino, di Andrzej Sapkowski, la serie è stata accolta molto calorosamente dal pubblico, alla fine del 2019.

Ancora prima del suo debutto Netflix aveva già comunque ufficializzato il rinnovo per una seconda stagione, la cui produzione è in attesa di ricominciare. Le vicende proseguiranno esattamente dove si erano interrotte nell'epilogo della prima e, ha promesso l'autrice, avranno uno svolgimento più lineare, ora che le storie dei protagonisti si sono già intrecciate.

Netflix
Un poster promozionale di The Witcher su Netflix
Anya Chalotra, Henry Cavill e Freya Allan in The Witcher

Ad affiancare Henry Cavill nel cast sono Freya Allan (Ciri) e Anya Chalotra (Yennefer), oltre a Joey Batey (Ranuncolo), Anna Shaffer (Triss) e MyAnna Buring (Tissaia).

La saga The Witcher è diventata celebre anche per i videogiochi realizzati dalla polacca CD Projekt RED, mentre gli spettatori più accaniti potranno confrontarsi in futuro anche con un film animato dedicato alle vicende di Vesemir, mentore di Geralt, in arrivo ugualmente su Netflix.

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