Captain America: A Brave New World non è né un brutto film, né un’esperienza troppo memorabile sul grande schermo. Il suo più grande merito risiede nel fatto che introduce e ufficializza alcuni elementi molto affascinanti dell’MCU, ponendo le basi per quello che verrà facendo da collante, per ipotesi e speculazione, con i capitoli attualmente in lavorazione per la sala cinematografica. Torniamo, quindi, nell’America intravista anche in Falcon and the Winter Soldier, in un contesto fatto di aspettative, politica e intrighi nel dietro le quinte di una nazione che sta cambiando, ed è proprio questo aspetto a essere fondamentale nel peso generale del lungometraggio.
Firmato da Julius Onah e atteso al cinema il 12 febbraio 2025, Captain America: A Brave New World riporta Anthony Mackie nei panni di uno degli eroi più iconici di sempre, ponendo le basi di un’eredità che era stata già ampiamente soppesata e approfondita nella serie TV di Falcon. Tutto si poggia sulle spalle di un personaggio umanissimo, con l’obiettivo di traslare un’icona, che negli ultimi anni si è fatta anche cinematografica, in qualcosa di nuovo, a contatto, non a caso, con un mondo differente da quello che conoscevamo, metafora diretta e inequivocabile di una Marvel che al cinema vuole evolversi, imboccando forse e finalmente la strada giusta, quella che i fan attendono da tempo.
A Brave New World, per l’appunto
Gli eventi al centro di Captain America: A Brave New World riprendono non troppo dopo quanto visto in Falcon and The Winter Soldier, ritrovando il nuovo Cap alle prese con incarichi e antagonisti. Il tempo delle riflessioni sembra ormai dimenticato, o comunque sia ampiamente passato, e il “peso dello scudo” ora pare un tutt’uno con le motivazioni personali di Sam Wilson. Dall’altra parte c’è aria di cambiamento in America, con l’elezione del presidente Thaddeus "Thunderbolt" Ross (Harrison Ford) e il confronto con la sua precedente fama, fatta di momenti mai del tutto dimenticati.
Mentre tutto si muove verso il futuro, però, è proprio dal passato che qualcosa comincia a muoversi nell’ombra, costruendo un nuovo intrigo nazionale che toccherà direttamente sia lo stesso Cap che le persone a lui vicine, minando le basi degli attuali equilibri mondiali. Captain America: A Brave New World mescola elementi familiari agli appassionati, gettandone il peso su un “tavolo da gioco” i cui tasselli sembrano anticipare moltissimo, spingendo gli equilibri generali del film a oscillare continuamente fra passato, presente e futuro.
Il peso dello scudo
Il valore innegabile di Captain America: A Brave New World risiede nel suo anticipare e introdurre alcuni elementi chiave che potrebbero trasformare completamente le sorti dell’MCU come lo conosciamo oggi. Ecco che l’ombroso mistero dietro a un attentato del tutto ingiustificato diventa il biglietto d’ingresso perfetto in un contesto in attuale mutamento. La metafora del “cambiamento” è fondamentale nella comprensione dello stesso film, dato che passa sia attraverso i suoi stessi personaggi, sia per il contesto che si trovano attualmente a dover vivere e affrontare.
Nell’anticipare alcune cose, la pellicola sembra quasi volersi fare mezzo dello stesso Marvel Cinematic Universe, per quel progetto che abbiamo visto di recente arrancare, tentando di dargli nuova forma o comunque una direzione più consistente, restando un minimo coerente con quanto visto fino ad ora.
In tutto ciò si sviluppa un’avventura piuttosto classica e semplice nel suo porsi, seguendo gli stilemi narrativi classici dei “racconti supereroistici”, in cui l’eroe si ritrova a fare i conti con se stesso e con i suoi avversari. Il tutto viene ulteriormente umanizzato proprio dalla presenza di un Cap diverso da quello di Steve Rogers, molto più emotivo e riflessivo, tratteggiato da momenti che lo distinguono dall’immaginario iconico che ha raccolto, ma comunque degno, in un certo senso, anche se in modo differente da quello che ci si potrebbe aspettare.
È proprio nella costruzione del suo protagonista principale che Captain America: A Brave New World punta molto del suo appeal, dando le redini in mano allo stesso Mackie, proiettato all’interno di un lascito iconografico che era riuscito in parte già a consolidare sul piccolo schermo. Tornano comunque i dubbi e tornano le aspettative, pure nel racconto fittizio oltre che dai fan e dagli appassionati, in un processo narrativo che potrebbe risultare abbastanza ridondante, ma comunque fondamentale per entrare ulteriormente in contatto con un eroe diverso, portando a un lavoro di distinzione semplice in fondo.
In un mondo che si sta preparando a qualcosa di apparentemente sostanzioso, tornano le riflessioni sulla politica e sulla giustizia, aprendo anche sulle ombre della stessa America al centro del racconto e sui “mostri che ha nascosto sotto al tappeto”. Nel cercare a tutti i costi di giocare con quello che si conosce e quello che si vedrà, però, Captain America: A Brave New World finisce per risultare estremamente elementare come film e semplice sotto ogni aspetto. Andando oltre la climax finale, non ci sono momenti troppo clamorosi o memorabili, mantenendosi sempre e comunque saldo a uno spirito “scolastico” in cui tutto resta abbastanza classico.
Captain America: A Brave New World, alla fine dei conti, è un film relativamente semplice a livello di struttura, ma anche di costruzione formale. Non ci sono particolari guizzi in questo senso da segnalare, e gli effetti speciali sono abbastanza credibili, pur con qualche singhiozzo di tanto in tanto. Non c’è ricercatezza nella costruzione di un lungometraggio che “apparecchia” tantissime cose e niente più, divertendo senza troppo impegno e risultando coerente nella sua interezza. Un popcorn movie con alcune idee interessanti e nulla più, nella speranza che l’MCU ritrovi nuovamente la via seguendo quanto anticipato e tornando al cuore dei suoi protagonisti e del loro valore immortale.
Commento
Voto di Cpop
65Pro
- Il film riesce a distinguere il nuovo Cap da Steve Rogers, dando a Sam Wilson una caratterizzazione più umana ed emotiva, rendendolo un eroe credibile e con un’identità propria.
- A Brave New World pone le basi per il futuro del Marvel Cinematic Universe, introducendo dinamiche politiche e personaggi che potrebbero avere un impatto significativo nei prossimi film.
Contro
- Il film segue schemi già visti nel genere supereroistico, senza prendersi particolari rischi o proporre qualcosa di realmente innovativo.
- Pur essendo coerente, A Brave New World non offre scene particolarmente spettacolari o sorprese narrative che possano lasciare il segno.
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