Annunciata a Gennaio 2022, è finalmente arrivata su Netflix Scott Pilgrim: La Serie (in originale Scott Pilgrim: Takes Off), la serie animata tratta dai fumetti omonimi di Bryan Lee O'Malley che racconta le vicende del giovane canadese Scott Pilgrim, impegnato a sconfiggere i sette malvagi ex di Ramona Flowers, la ragazza dei suoi sogni di cui è follemente innamorato.
La serie è in uscita oggi, il 17 Novembre, ed è composta da ben 8 episodi da circa 20/25 minuti l'uno, nei quali ritroveremo gli interpreti originali del film in veste di doppiatori dei rispettivi personaggi, oltre a Edgar Wright, regista e sceneggiatore proprio del film in live-action, tra i produttori dell'intera serie.
Le varie incarnazioni di Scott Pilgrim
Con Scott Pilgrim: La Serie, siamo arrivati alla quarta rappresentazione dell'opera di O'Malley: abbiamo avuto l'opera originale a fumetti nel 2004 (dapprima in una prima versione in bianco e nero e successivamente anche a colori), da cui è stato poi tratto un film intitolato Scott Pilgrim vs. The World, diretto e sceneggiato da Edgar Wright e un videogioco rilasciato in concomitanza con l'uscita dello stesso chiamato Scott Pilgrim vs. the World: The Game, un beat'em'up a scorrimento con lo stesso character design della controparte cartacea e che ne ripercorre gli eventi.
Come si colloca, quindi, Scott Pilgrim: La Serie? Possiamo dire che sia un po' la summa di tutti i prodotti precedenti, sia come vicende narrate, sia come character design, sia come utilizzo delle musiche (vi sono dei brani composti proprio dagli autori di quelli del videogioco, ad esempio), riuscendo ad ampliare determinate storie e a approfondire molto di più ogni personaggio, anche quelli che nell'opera originale erano solo di contorno, restituendo allo spettatore diversi momenti di una certa sensibilità su argomenti sensibili e rendendo giustizia a quelle figure apparse per poco tempo a schermo o nelle pagine e che meritavano sicuramente più spazio.
Tuttavia, se vi aspettate di vedere per l'ennesima volta la stessa identica storia, semplicemente allungata in un prodotto seriale potreste rimanere decisamente sorpresi. Allo stesso modo, non abbiate paura se non avete mai visto nessuna delle precedenti incarnazioni di Scott Pilgrim, poiché la serie si pone sia come una sorta di nuovo inizio, sia come un modo per stupire anche i fan di vecchia data. Ma se proprio voleste arrivare in un certo senso preparati alle vicende che riguardano i personaggi, vi consigliamo di recuperare il film in live-action.
Scott Pilgrim Vs. The World
La vita di Scott Pilgrim è davvero niente male. Ha ventitré anni, suona in una band, si sveglia all'ora che gli pare e ultimamente esce anche con una tipa carina che praticamente gli muore dietro. Ma da un po' di tempo a questa parte c'è un'autostrada dell'iperspazio che gli passa dritta attraverso la testa: a sfrecciarci da un capo all'altro sui suoi rollerblade è proprio lei, la misteriosa Ramona Flowers, appena arrivata in città e già pronta a rubargli il cuore. Chi è Ramona? Da dove viene? Perché i suoi sette ex fidanzati malvagi si sono alleati per impedire a Scott di conquistarla?L'importanza del doppiaggio
Uno dei perni della campagna marketing dell'intera serie è stato quello della volontà da parte di Netflix di richiamare l'intero cast del film per doppiare le loro controparti animate. Ecco quindi che Michael Cera, Mary Elizabeth Winstead, Satya Bhabha, Kieran Culkin, Chris Evans, Anna Kendrick, Brie Larson, Alison Pill, Aubrey Plaza, Brandon Routh, Jason Schwartzman, Johnny Simmons, Mark Webber, Mae Whitman e Ellen Wong riprendono tutti i loro ruoli, creando una sorta di continuità con quanto già fatto da Edgar Wright nella versione cinematografica.
E per quanto riguarda il doppiaggio italiano? Fortunatamente, è stata effettuata la stessa identica scelta, richiamando a leggio Gabriele Patriarca, Myriam Catania, Riccardo Scarafoni, Simone Crisari, Alessandro Budroni, Elena Perino, Perla Liberatori, Federica De Bortoli, Gemma Donati, Andrea Mete, Emiliano Coltorti, Lorenzo De Angelis, David Chevalier, Emanuela Damasio e Valentina Favazza.
Una scelta davvero lodevole quella di Netflix, che ha deciso di spingere su questo punto anche nel nostro paese, dando una continuità col prodotto in live-action uscito ormai nel lontano 2010.
Animazioni e 16 bit
Scott Pilgrim: La Serie è stato, fin dall'inizio, presentato come "l'anime di Scott Pilgrim". Se pensiamo all'origine del termine, quello che intendiamo noi in occidente corrisponde a prodotti di animazione giapponese. E così è, poichè Science SARU, lo studio che si è occupato delle animazioni dell'intera serie, è a tutti gli effetti uno studio di animazione giapponese, che ha dato vita anche a prodotti come Devilman Crybaby o ad alcuni episodi del recente Star Wars Vision, ad esempio.
Lo stile fumettoso e colorato riprende pienamente quello dell'opera di O'Malley, mettendolo in movimento con animazioni low frame che ben si sposano con le numerose scene d'azione, regalando momenti intensi e ben coreografati, specialmente nelle scene di combattimento (che vengonointrodotti come dei versus, tipici dei picchiaduro da sala giochi). Inoltre, già di per sé il prodotto originale, sia in versione cartacea che cinematografica, ricalca e cerca di prendere a piene mani sia dai fumetti battle shonen, sia dagli anime giapponesi per atmosfere, situazioni, character design e inquadrature, seguendo pedissequamente gli stilemi del genere.
All'interno della serie, inoltre, sono presenti numerosi riferimenti alla cultura pop e ai videogiochi, sia nei dialoghi (la gag sul giubbotto di Scott con la toppa degli X-Men è presente in tutte le sue trasposizioni), sia visivamente: abbiamo infatti, ad esempio, le title screen di ogni episodio che appaiono a schermo in uno stile 16 bit, come fossero le schermate iniziali dei videogiochi coin-op da sala giochi.
Se siete fan della cultura pop, avrete sempre l'irrefrenabile desiderio di mettere in pausa per poter cogliere ogni easter egg piazzato dagli autori all'interno della serie.
Scott Pilgrim: una storia niente male
Il sottotitolo del primo volume dell'opera di O'Malley è "Una vita niente male" ed è rifacendomi proprio a questo che posso dire che Scott Pilgrim: La serie ha una storia niente male!
Così come fatto già dalle sue precedenti versioni, anche questa nuova incarnazione riesce a raccontare una storia per nulla banale, originale e che riesce a tenerti incollato allo schermo fino alla fine, con i suoi colpi di scena, i suoi combattimenti in stile beat'em'up e la sua colonna sonora pazzesca, che prende a piene mani sia da alcuni dei prodotti di maggior successo del panorama videoludico (Mortal Kombat in primis), sia con pezzi originali riarrangiati per l'occasione dai compositori della sua trasposizione videoludica e cinematografica
Ogni episodio scorre via (troppo) in fretta e se inizialmente vi sembrerà di non averci capito nulla, non vi preoccupate, perchè tutto vi verrà spiegato a tempo debito, anche in maniera piuttosto didascalica (e quasi meta narrativa, per certi aspetti).
Scott Pilgrim: La Serie riesce ad innovare e a approfondire una storia scritta, disegnata e girata ormai 13 anni fa, senza però snaturarsi o tradire lo spirito originale di tutti i personaggi che ne fanno parte, il tutto condito con uno stile fresco, colorato e fluido che non stanca mai e riunendo la "vecchia squadra", composta sia dagli attori che ne hanno dato il volto nel live action, sia dagli autori che sono rimasti coinvolti all'interno della produzione.
Scott Pilgrim - Una vita niente male (Vol. 1) COLOR EDITION
Se non conoscete ancora il fantastico mondo di Scott Pilgrim, potete rimediare con il primo numero della serie a fumetti creata da Bryan Lee O'Malley. Un contenuto adatto anche come regalo per i più giovani ma non solo, perché le storie di Scott Pilgrim riescono a emozionare anche gli adulti.Commento
Voto di Cpop
95Pro
- Stile d'animazione pazzesco
- Presenza dei doppiatori originali, sia in inglese che in italiano
- Un nuovo modo di raccontare la storia di Scot Pilgrim...
Contro
- ...che ad alcuni potrebbe far inizialmente storcere il naso
- Dura troppo poco
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