Spider-Man: Blu, la storia del vero amore di Peter Parker

Spider-Man: Blu, Peter Parker ricorda il suo vero amore nella struggente storia di Jeph Loeb e Tim Sale, segnando uno dei capitoli fondamentali del Ragno

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Autore: Manuel Enrico ,

Quando Green Goblin causò la morte di Gwen Stacy, spezzò in modo mai pienamente compreso l’animo di Peter Parker. La notte in cui morì Gwen Stacy non è solamente la perdita dell’innocenza di Spider-Man e la fine della Silver Age, è soprattutto il momento in cui l’uomo dietro la maschera di Spidey perde il più grande amore della sua vita. Un dolore che, all’interno del mito del Tessiragnatele, non è mai stato pienamente elaborato e compreso, almeno sino a quando il meraviglioso duo artistico composto da Tim Sale e Jeb Loeb non hanno mostrato questo dolore da una diversa prospettiva con Spider-Man: Blu.

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Spider-Man: Blu non è un unicum, ma rientra all’interno di una quadrifonia emotiva che Sale e Loeb hanno imbastito per raccontare una serie di dolori intimi di alcune figure essenziali del patheon supereroico di Marvel Comics.

Una scelta particolare, intrecciata all’elaborazione della perdita e alla ricerca di una sorta di epifania emotiva, che ha consentito a Daredevil di non cedere alla disperazione dopo la perdita di Karen Page in Diavolo Custode (Daredevil: Giallo), a Bruce Banner di accettare una vita senza Betty Ross ricordando la prima conoscenza tra la donna amata e il suo alter ego verdastro (Hulk: Grigio) e a un Cap tornato alla vita dal suo gelido sonno per scoprire della morte di Bucky (Captain America: Bianco).

Spider-Man: Blu, amore e rimpianto nella vita del Ragno

Un poker di storie struggenti e graffianti che non vogliono essere una semplice ferita mai curata dell’animo dei protagonisti. L’intento dietro queste diverse prospettive di momenti tragici degli eroi coinvolti è quello di dare maggior corpo al loro lato umano, ricercando in momenti remoti, spesso legati ai loro primi passi, tratti profondamente concreti e umorali tipici di un uomo, non di un eroe.

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Sotto questo aspetto, è una sorta di ricerca di quella componente quotidiana della vita del supereroe che nella Silver Age era divenuta la colonna portante della vita dei supereroi della Casa delle Idee. Pur apprezzando quanto fatto con Cap, il Cornetto e il Gigante di Giada, il voler andare a toccare una ferita mai veramente sanata di Peter Parker è stata una scelta che denota una grande affinità al mito del Ragno.

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Poche volte Parker è arrivato al punto di essere pronto a rinunciare al suo dogma di non uccidere, ma mai questo confine è stato prossimo all’essere varcato come nei momenti immediatamente successivi alla morte di Gwen Stacy. Talmente forte da non essere esplosivamente ritratto nelle tavole finale de La notte in cui morì Gwen Stacy, ma di venire ancora più splendidamente (e anche perfidamente, va detto) utilizzato da Bendis quando fece riprovare a Parker questo dolore in House of M.

Andando oltre queste violente emozioni, Loeb per Spider-Man: Blu vuole liberarsi dalla furia, dalla vendetta, vuole raccontare come un uomo innamorato abbiamo fatto fronte a una perdita così devastante. Un’ennesima morte che lo colpisce nell’intimo, che nuovamente sembra ricordare a Parker una regola che più volte ritorna nel mito del Ragno: essere Spider-Man è un sacrificio.

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Loeb sa bene quanto la vita di Parker sia stata segnato da questo lutto, ma sceglie di mostrarlo da una prospettiva differente. Come può un uomo che combatte simbionti, letali cacciatori urbani o demoni di altri piani dell’esistenza affrontare la consapevolezza di non avere salvato la donna amata? Come sopravvivere a un dolore che spinge Parker ad ammettere:

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La mia vita non è mai andata come doveva. Prima le cose brutte, poi quelle belle, ricordi? E perdere te, Gwen, è stato brutto ogni limite. È stata la cosa peggiore che mi sia mai capitata. Anche zio Ben capirebbe perché dico una cosa del genere

Una frase che nella sua disperazione racchiude il segreto di Parker per non cedere irreparabilmente al dolore: convivere con la perdita e non dimenticare. Spider-Man: Blu diventa una catartica rivelazione tanto per il lettore quanto per Parker, che ci appare in uno dei suoi momenti più teneri e strazianti.  

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Spider-Man: Blu

Spider-Man: Blu

Spider-Man: Blu rientra nella quadrilogia realizzata da Tim Sale e Jeph Loeb dedicata a quattro figure chiave del mondo marveliano. Spider-Man: Blu è un sentito atto di amore per il Ragno, mostrando un suo lato umano legato a uno dei momenti più tragici della sua vita. Emozionante, struggente e avventuroso, Spider-Man: Blu è una storia cult per il Tessiragnatele

Ogni anno, a San Valentino, Peter si ritaglia un momento per rivivere il suo amore interrotto tragicamente con Gwen. Lo fa tornando in cima a quel maledetto ponte per lasciare una rosa, lo fa isolandosi e registrando un messaggio che non sarà mai ascoltato dalla sua destinataria, in cui senso di colpa, struggimento e nostalgia sono le note di una melodia malinconica.

Un blues, come non manca di notare Peter:

Quando cerco una parola per descrivere come mi sento più o meno in questo periodo dell’anno…la più adatta, forse, è malinconico. Come dicono nelle canzoni jazz, mi sento ‘blue’, provo quella tristezza…tipica del blues, appunto.

Con eleganza non viene mostrato il momento della tragedia, la si lascia percepire nelle parole di Peter. Tramite le didascalie leggiamo un discorso a cuore aperto che ci appare traballante e rotto dall’emozione, riviviamo prima il rimpianto e poi l’accorato ricordo dei primi momenti dell’amore tra Peter e Gwen.

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Un amore nato tra segreti e situazioni divertenti, in cui la seconda vita di Parker viene ben gestita all’interno della sua quotidianità. Una vita di tutti i giorni che consente di mostrare come Peter fosse al centro dell’interesse tanto di Gwen quanto di Mary Jane, con siparietti divertenti e momenti in cui il lettore sembra percepire che le due avessero intuito il segreto di Parker.

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Dialoghi mai banali, capaci di guidarci in un crescendo emotivo che culmina in un bacio che ammalia il lettore e lo colpisce duramente al cuore, conscio di come quel tenero momento dei due innamorati sia destinato a un tragico epilogo. È questo dualismo, il perfido ma avvolgente gioco di riscoprire un momento passato animato da dolcezza speranza, consci di come in realtà avrà una vita sin troppo breve.

Loeb imbastisce un racconto perfetto, nei tempi e nella metrica emotiva, che si inserisce alla perfezione in alcuni momenti essenziali del mito del Ragno, dando anche a Mary Jane un momento di incredibile umanità, rendendola parte integrante della consapevolezza di quanto Gwen sia stata fondamentale per Peter Parker, ancor più che per Spider-Man:

‘Mi..mi dispiace, Mj,. Non volevo che tu sentissi…’

‘Va tutto bene. Sono salita solo per essere sicura che stessi bene’

‘Sì. Sto bene…’

‘Mi faresti un favore, Peter? Salutamela tanto e…dì a Gwen che manca a me’

Nel rendere Mary Jane parte del ricordo, Loeb elogia la Rossa, dando all’amore che prova per Peter un potere enorme, quello della comprensione e dell’accettazione del passato, anche sentimentale, dell’amato.

Un passaggio non scontato, considerato come in precedenza la abbiamo vista competere con Gwen per il cuore di Peter, in un divertente e seducente duello da cui è uscita sconfitta. Eppure, in quel momento di estrema comprensione, MJ diventa una compagna meravigliosa, non gelosa ma protettiva, tanto per il suo Peter quanto per la memoria di un’amica perduta.

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Spider-Man: Blu vive di una forza narrativa strepitosa grazie alle meravigliose tavole di Tim Sale. La coppia artistica formata da Sale e Loeb è ancora oggi una delle più felici del panorama fumettistica, un duo artistico che ha creato una grammatica narrativa capace di preservare la propria unicità pur confrontandosi con personaggi complessi e profondamente diversi da loro, trattando con rispetto figure cult del fumetto superereoico come Batman o Spidey

Essere Spider-Man è un sacrificio

Nel caso del Ragno, in Spider-Man: Blu Sale riesce a imprimere alla trama di Loeb un’interpretazione visiva non era semplice. Muovendosi tra presente e passato, Sale si ritrova a dover raccontare una storia in cui la componente supereroica dinamica tipica del Ragno e il suo umorismo dei primi tempi viene bilanciata dalla forte malinconia del presente.

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Le tavole in cui viene mostrato l’avvicinamento di Peter a Gwen, intrecciate alla sua vita da Spidey, sono caratterizzate da una vitalità costante, percepibile non solamente sul piano supereroico, ma anche nella vivacità dei personaggi.

La timidezza di Parker viene compensata anche graficamente dalla rumorosa personalità di Flash Thompson, il gioco di corteggiamento di MJ e Gwen si palesa con espressioni che passano dalla seduzione alla gelosia, con una tendenza di Sale a ricercare gli stili e le pose utilizzate dai disegnatori del periodio (Romita Sr, in primis) per rielaborarle in un gusto contemporaneo.

Una personalità artistica premiata dalla colorazione di Steve Buccellato. Un contrasto cromatico essenziale, quello utilizzato in Spider-Man: Blu, che vede proprio in una tonalità fredda dai toni bluasti il focus emotivo del presente, a ribadire la malinconia di Peter Parker nel ricordare Gwen.

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 Il colore, la vitalità delle emozioni spensierate, appartiene al passato, alla memoria, che quindi ci mostra le sgargianti tonalità dei costumi dei villain o la vivacità degli amici di Peter, creando una sorta di mitologia della vita mista a rimpianto.

Non è un caso che Buccellato crei due soli contrappunti cromatici nel presente di Peter: la rosa lasciata sul Brooklyn Bridge e le fototessere conservate teneramente da Peter. Il primo a simboleggiare l’eterno amore di Parker per Gwen, il secondo metaforica presenza mai dimenticata di un momento di tenerezza sigillato nel cuore di Spidey.

Come leggere Spider-Man: Blu

Apparso inizialmente come una miniserie in sei numeri, Spider-Man: Blu è uno dei capitoli più emozionanti della storia personale di Peter Parker. Per apprezzare al meglio questo racconto intimo del Ragno, il consiglio è di recuperare la recente riedizione di Panini Marvel Italia, che presenta l’opera di Sale e Loeb all’interno della collana Grandi Tesori Marvel (mai titolo fu più azzeccato!)

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Le generose dimensioni di questo formato (25.5 x 35.5) consentono di avere una tavola di grande impatto, che premia la vitalità del tratto di Sale, soprattutto nelle numerose splash pages in cui viene esaltata la dinamicità del Ragno. A corredo di questa edizione un ricco contenuto di extra che aiutano a comprendere genesi e spirito dell’opera, consentendo al contempo di avere maggior coscienza dalla rilevanza dell’intera operazione ‘cromatica’ del duo Sale-Loeb.

Commento

Voto di Cpop

90
Spider-Man: Blu rientra nella quadrilogia realizzata da Tim Sale e Jeph Loeb dedicata a quattro figure chiave del mondo marveliano. Spider-Man: Blu è un sentito atto di amore per il Ragno, mostrando un suo lato umano legato a uno dei momenti più tragici della sua vita. Emozionante, struggente e avventuroso, Spider-Man: Blu è una storia cult per il Tessiragnatele

Pro

  • Loeb inquadra alla perfezione l'emotività di Parker
  • Trama sentita e dal ritmo perfetto
  • Ben inserito nella continuity del Ragno
  • Sale realizza tavole meravigliose
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