Alla scoperta del Multiverso DC - 1985: Crisi sulle Terre Infinite

La più grande storia DC mai raccontata è Crisi sulle Terre Infinite. Perché è importante (ri)leggerla e cosa ha significato per il fumetto supereroistico?

Autore: Domenico Bottalico ,

Agli inizi degli anni 80, tra i dirigenti DC e un gruppo di autori ed editor, emerse la consapevolezza che fosse necessario semplificare la continuity e rendere più accessibile l'Universo DC. Questa necessità si concretizzò in Crisi sulle Terra Infinite. Presentata come una serie in 12 albi nel 1985, concomitanza del 50° anniversario della casa editrice, questo evento per molti la più grande storia DC mai raccontata.

Crisi sulle Terre Infinite - la più grande storia DC mai raccontata

Le premesse di Crisi sulle Terre Infinite

L'idea di un universo narrativo strutturato in una serie infinita di mondi paralleli aveva consentito a DC di far coesistere, anzitutto, i supereroi della Golden Age - quelli nati e attivi dagli anni 30 fino alla fine della Seconda Guerra Mondiale, approssimativamente - e quelli della Silver Age - i supereroi di "seconda generazione" come Flash/Barry Allen o Lanterna Verde/Hal Jordan, il cui rinnovamento era stato promosso dalla brillante mente creativa dell'editor Julius Schwartz. Inoltre, questa impostazione consentiva a DC di amalgamare tutte le sue anime, che spaziavano dalle storie supereroistiche a quelle western, passando per le più pure narrative fantasy e fantascientifiche.

Tutto ciò trovò una straordinaria espressione nelle "Crisi" che, annualmente, a partire dal 1963 e fino al 1982, monopolizzavano le pagine di Justice League of America con l'incontro tra la Justice League of America, che risiedeva sulla Terra-1, e la Justice Society of America, che aveva sede sulla Terra-2. La formula delle Crisi sulle Terre Multiple conquistò il favore del pubblico, il quale attendeva con ansia questo evento ogni anno. Tuttavia, con il passare del tempo, la formula iniziò a perdere vigore, appesantita dalla complessità narrativa sempre più ingestibile dell'Universo DC e dall'evoluzione del fumetto che, ancora una volta, stava subendo una radicale trasformazione, passando dal realismo della Bronze Age al decostruzionismo della seconda metà degli anni 80.

Le origini di Crisi sulle Terre Infinite

La mente creativa dietro Crisi sulle Terre Infinite fu lo scrittore Marv Wolfman, il quale, agli albori degli anni 80, aveva già raggiunto un notevole successo commerciale con I Nuovi Giovani Titani, diventando una delle firme più autorevoli agli occhi della dirigenza DC e dei lettori. Perciò, nel 1981, considerando anche la crescente pressione esercitata da un numero sempre più ampio di lettori che mettevano in luce le contraddizioni all'interno della continuity dell'Universo DC, Wolfman propose nuovamente un'idea che gli era stata precedentemente respinta negli anni 70: una serie limitata che coinvolgesse in qualche modo tutti i personaggi DC e che avrebbe contribuito a "aggiustare" la continuity.

L'idea, ovviamente, era ispirata dalle Crisi che Marv Wolfman aveva avidamente letto fin dagli anni 60, oltre che dalla serie televisiva Il Prigioniero, la quale rappresentò la prima serie TV progettata con un inizio e una fine prestabiliti. Negli anni 70, l'idea fu scartata perché all'epoca la concezione stessa di una serie limitata era considerata impraticabile dal punto di vista commerciale. In quegli anni, i primi numeri di una serie a fumetti vendevano poco, e ci volevano almeno una dozzina di numeri per valutare se la serie aveva ottenuto il favore del pubblico.

Il prigioniero (1967)

29/09/1967 (en)
Dramma, Sci-Fi & Fantasy, Mistero,

Il personaggio principale è un ex agente segreto del governo britannico, che immediatamente dopo le sue dimissioni viene imprigionato in un piccolo villaggio co...

Wolfman ripropose il progetto agli inizi degli anni 80 e ottenendo immediatamente l'approvazione, tuttavia, il suo sviluppo subì uno slittamento di ben 4 anni. Questo ritardo non fu dovuto solamente alle sfide legate alla sua pianificazione, ma anche all'intenzione di far coincidere il suo lancio con il cinquantesimo anniversario della DC. Inoltre, Crisi sulle Terre Infinite inizialmente fu concepita come una serie di 8 numeri, ma successivamente venne estesa prima a 10 e infine a 12 numeri, proprio come alla fine fu pubblicata.

DC decise di arruolare uno dei più ferventi fan dell'allora nascente comunità di appassionati e delle fanzine, Peter Sanderson. Nel periodo che va dal 1981 al 1983, Sanderson si immerse nell'intero archivio della casa editrice, spaziando attraverso ben mezzo secolo di storie a fumetti. Il risultato fu la creazione della prima vera e propria cronologia editoriale della DC, che si materializzò in tre massicci raccoglitori ad anelli, colmi di dettagliati appunti. Nel 1984, Peter Sanderson fu successivamente assunto dalla Marvel Comics.

Sulla idea alla base di Crisi sulle Terre Infinite, Marv Wolfman dirà:

Ogni generazione di lettori di fumetti dovrebbe avere il diritto di leggere storie che le appartengono, non quelle che riconoscono come proprie i fratelli maggiori e i genitori.

L'obbiettivo di Crisi sulle Terre Infinite era estremamente chiaro nella mente degli autori e del team editoriale della DC. La sfida principale era ora tradurre tale obbiettivo in una storia che non fosse solamente enciclopedica, ma che conducesse effettivamente il lettore in un autentico viaggio attraverso il Multiverso DC. Questo viaggio doveva essere coinvolgente al punto da consentire al lettore di accettare e giustificare, alla fine, l'esistenza di un'unica Terra e di una nuova, semplificata, continuity.

Di cosa parla Crisi sulle Terre Infinite 

L'affascinante viaggio organizzato da Wolfman parte dal Sindacato del Crimine d'America e quindi da Terra-3, uno dei mondi più intriganti introdotti nelle Crisi originali. In questo contesto, è proprio il loro mondo a essere il primo a essere spazzato via da un'onda bianca che si rivelerà poi essere Antimateria, cancellando tutto. Insieme a questa catastrofe, vennero presentati i primi due personaggi chiave: il misterioso Pariah e Alexander Luthor Jr., figlio di Alexander Luthor, l'unico eroe di Terra-3, e di sua madre Lois Lane. Il piccolo Alexander fu inviato nello spazio tramite un razzo e venne prontamente soccorso dall'altrettanto enigmatico Monitor e dalla sua assistente Harbinger.

Nella fase iniziale della pubblicazione di Crisi sulle Terre Infinite, ai team creativi di alcune serie specifiche fu richiesto di inserire Monitor almeno due volte prima del 1984. Questo enigmatico personaggio era apparso per la prima volta in New Teen Titans #21 (data di copertina luglio 1982) dove aveva fornito armi e tecnologia ai supercriminali dell'Universo DC, a cui fece seguito la prima apparizione di Harbinger in New Teen Titans Annual #2 (data di copertina settembre 1983).

Il ruolo di Monitor e Harbinger viene immediatamente delineato con grande drammaticità. Monitor si sta adoperando per radunare un variegato gruppo di eroi e criminali in tutto il Multiverso per difendere delle gigantesche torri che accumulano energia positiva, sforzandosi così di contrastare l'onda di Antimateria. Harbinger agisce come messaggera del Monitor nel Multiverso, ma è anche la custode della sua storia, la quale viene inevitabilmente erosa. Tuttavia, la stessa natura della sua missione, corrompe inevitabilmente Harbinger rendendola vulnerabile all'Anti-Monitor, il vero antagonista di Crisi sulle Terre Infinite. 

L'Anti-Monitor rappresenta una figura speculare e diametralmente opposta al Monitor, e mira a far prevalere l'antimateria. Dopo aver radunato alleati come lo Psico-Pirata, che ha la capacità di manipolare le emozioni umane attraverso la Maschera di Medusa in suo possesso, l'Anti-Monitor inizia a imprigionare eroi come Flash (Barry Allen) in grado di superare le barriere vibrazionali tra le diverse Terre.

Ogni volta che l'Antimateria consuma una Terra, il potere dell'Anti-Monitor aumenta, mentre il Monitor si indebolisce. Alla fine del quarto numero di Crisi sulle Terre Infinite, il Monitor viene colpito a morte da Harbinger, la quale ha ormai ceduto all'influenza dell'Anti-Monitor. Tuttavia, prima di morire, il Monitor riuscirà a salvare Terra-1 e Terra-2. Queste due terre vengono trasportate in un limbo spazio-temporale e cominciano a muoversi una verso l'altra, sovrapponendosi progressivamente, fino a quando si annullano completamente, completando così il processo.

A questo punto, dopo l'onda distruttiva dell'Antimateria, oltre a Terra-1 e Terra-2, sopravvivono solamente altre tre Terre. Terra-X, dove i nazisti hanno vinto la guerra, ed è abitata da personaggi come lo Zio Sam e i suoi Freedom Fighters. Terra-4, popolata dagli eroi dei fumetti della Charlton Comics, come Blue Beetle. E infine, Terra-S, dimora di Shazam e della sua Famiglia, insieme ai loro nemici. Queste tre terre rimaste in vita diventano di importanza cruciale per il piano dell'Anti-Monitor e sono mantenute sotto controllo dallo Psico-Pirata.

Gli eroi delle Terre sopravvissute vengono quindi convocati da Alexander Luthor Jr., Pariah e Harbinger, sia per sviluppare un piano definitivo per sconfiggere l'Anti-Monitor, sia per apprendere i dettagli sulla nascita della Crisi stessa.

Tutto ebbe inizio su OA, il pianeta dei Guardiani e dei fondatori del Corpo delle Lanterne Verdi, dove lo scienziato Krona tentò di scoprire i segreti della creazione. Tuttavia, l'esperimento fallì e il contraccolpo energetico frammentò l'universo positivo, generando una moltitudine infinita di universi paralleli e dando origine all'universo dell'antimateria. Sulle lune di OA e su Qward, il pianeta gemello di OA nell'universo dell'Antimateria, nacquero due entità, identiche ma opposte, cariche di energia positiva e antimateria rispettivamente. Una volta che queste entità scoprirono la loro esistenza reciproca, scoppiò un conflitto che andò avanti per milioni di anni, culminando con il loro reciproco stordimento.

Dopo 9 miliardi di anni, un altro scienziato di nome Pariah, mosso dalla medesima curiosità, tentò di ripetere lo stesso esperimento risvegliando le due entità e innescando così la Crisi che ha causato la devastazione degli universi paralleli.

A questo punto, gli eroi prendono finalmente la decisione di affrontare il loro formidabile avversario. Grazie ai poteri di Alexander Luthor Jr., aprono un portale verso l'universo dell'Antimateria, dove otterranno la loro prima "vittoria". Tuttavia il costo di questa vittoria è straordinariamente alto: Supergirl, sacrificandosi per difendere Superman, viene uccisa dall'Anti-Monitor.

Supergirl è la prima tra gli eroi a cadere, e da questo momento in poi altri seguiranno. L'attacco a Qward ha permesso a Barry Allen di riacquistare il controllo di sé stesso, liberandosi dall'influenza dello Psico-Pirata. Compiendo un sacrificio estremo, il Velocista Scarlatto, decide di far detonare l'enorme cannone ad antimateria che l'Anti-Monitor intendeva usare per disintegrare le terre rimaste. In una corsa disperata, Barry Allen si lancia nella Forza della Velocità, dissolvendosi mentre distrugge il cannone. Tra le macerie di Qward, non rimangono che il suo costume vuoto e l'anello di Flash.

I sacrifici di Supergirl e Flash sembrano indicare una vittoria imminente. Le Terre smettono di fondersi, l'universo di antimateria sembra svanire, così come le tracce di Antimateria dal corpo di Alexander Luthor Jr. Tuttavia, questa vittoria è solo apparente, poiché è minacciata da due fronti. Da un lato, c'è l'assalto dei supercriminali guidati da Brainiac e Lex Luthor. Dall'altro lato, c'è il ritorno, annunciato dallo Spettro, dell'Anti-Monitor, rifugiatosi all'origine del tempo con l'intenzione di sfruttare l'esperimento di Krona come un ponte per conquistare tutto il creato.

La tregua diventa inevitabile e sia gli eroi che i criminali decidono di collaborare, dividendo le loro forze in due gruppi distinti. Gli eroi si dirigono direttamente verso l'Anti-Monitor, che è diventato un essere di proporzioni titaniche. Nel frattempo, i criminali tornano indietro nel tempo con l'obiettivo di impedire l'esperimento di Krona. Questa impresa è agevolata dalla Piattaforma Cosmica, che è alimentata dai due velocisti più importanti, Jay Garrick (il Flash di Terra-2) e Wally West (noto anche come Kid Flash). Wally si era ritirato dopo gli eventi de Il Contratto di Giuda, drammatico evento dipanotosi sulle pagine de I Nuovi Giovani Titani, quando aveva scoperto che utilizzare la Forza della Velocità lo stava lentamente uccidendolo.

Entrambi i gruppi affrontano il fallimento nelle loro rispettive missioni. Tuttavia, lo Spettro interviene pochi istanti prima del disastro. Afferrando la mano dell'Anti-Monitor, la stessa mano che Krona osservava all'inizio dell'esperimento di creazione, provoca così un'esplosione primordiale.

Tutto ciò che esisteva cessa di esistere: l'universo ha ora l'opportunità di rinascere da zero.

Nella Titan Tower a New York, molti eroi si ritrovano e si rendono conto che non possono tornare ai loro universi di origine. Un momento particolarmente drammatico è quando il Superman di Terra-2 comprende improvvisamente che il suo mondo, insieme a sua moglie, non esiste più.

Il peggio deve ancora arrivare, poiché l'Anti-Monitor non è stato ancora sconfitto. In un ultimo, disperato tentativo di sopravvivenza, trascina la Terra nell'universo di Antimateria. Harbinger, insieme ad Alexander Luthor Jr. e Pariah, raduna un gruppo di eroi per affrontare definitivamente l'avversario. La battaglia è estenuante e richiede l'uso di ogni aiuto disponibile, comprese le forze mistiche e addirittura il supporto di un nemico formidabile come Darkseid.

Alexander Luthor Jr., sfruttando i suoi poteri, inizia gradualmente ad aprire un varco per riportare la Terra indietro. Nel frattempo, Superman, Superman di Terra-2, Superboy Prime (l'unico supereroe esistente sulla sua Terra d'origine) e Wonder Woman affrontano l'Anti-Monitor con ogni mezzo a loro disposizione. Alla fine, è Superman a colpire l'Anti-Monitor con un poderoso colpo finendo nel Sole.

La vittoria si rivela ancora una volta amara. Wonder Woman, colpita dal moribondo Anti-Monitor, regredisce ritornando all'argilla da cui era stata creata. Nel frattempo, Superman, Superboy Prime e Alexander Luthor Jr., incapaci di tornare alle loro rispettive terre, decidono di recarsi in un universo tascabile creato proprio da Alexander Luthor Jr. Qui li aspetta la Lois di Terra-2.

Sulla Terra, l'unica ora esistente, inizia il processo di ricostruzione. Coloro che ricordano la Grande Crisi piangono per i caduti, mentre i ricordi del multiverso iniziano a svanire. Questi ricordi sono custoditi da Harbinger, Pariah e da un Psico-Pirata ormai irrecuperabile, rinchiuso nell'Arkham Asylum. Il simbolo di questo nuovo inizio è rappresentato da Wally West, che, dopo aver raccolto l'anello e il costume del suo mentore, guarito dalla malattia che sembrava affliggerlo, decide di indossare i panni di Flash, abbandonando quelli di Kid Flash.

Perché leggere Crisi sulle Terre Infinite

Con Crisi sulle Terre Infinite, Marv Wolfman compie alcune complesse e rischiose manovre narrative. La prima è indubbiamente quella di guidare il lettore attraverso ogni angolo del Multiverso DC, esplorando persino i luoghi più oscuri, come quelli di personaggi come Anthro o Bat-lash. Il senso ovviamente era quello di esplorare non solo le tradizionali pubblicazioni supereroistiche ma anche generi come il fantasy e il western che avevano rivestito un ruolo importante nell'economia della produzione della casa editrice.

La seconda è quella di puntare subito al carattere corale della narrazione introducendo, in modo decisamente insolito, i protagonisti che risultano tutte figure strettamente e tragicamente connesse: Monitor e Anti-monitor ovviamente, ma anche Pariah, Harbinger, Psico-Pirata e Alexander Luthor Jr.

È impossibile poi non notare la natura intrinsecamente diversa rispetto agli incontri tra eroi organizzati fino a quel momento. Gli intenti celebratori e quasi gioiosi degli anni 60, successivamente maturati in una certa consapevolezza narrativa negli anni 70, svaniscono. Da un lato, ciò si manifesta nella tragica e ineluttabile morte di due eroi di primaria importanza all'interno della continuity.

A tal proposito, all'inizio della lavorazione di Crisi sulle Terre Infinite, i due autori, Marv Wolfman e George Pérez, stilarono una lista di possibili vittime. L'obiettivo era duplice: innanzitutto, dimostrare il carattere "definitivo" dell'evento, e in secondo luogo, ripulire la continuity eliminando personaggi ritenuti "duplicati" o ridondanti. Proprio in questa fase si era deciso che Superman sarebbe stato "depotenziato" e rilanciato come l'unico kryptoniano, il che rendeva necessaria l'eliminazione di Supergirl.

Per quanto riguarda Flash, il personaggio arrivava all'evento dopo un lungo arco narrativo molto lungo, durato circa due anni, che aveva diviso i lettori e causato una perdita di popolarità del personaggio e un calo di vendite. La serie venne chiusa con The Flash #350 (data di copertina ottobre 1985) pianificando un rilancio in cui si era designato il pupillo di Barry Allen, Wally West, come nuovo protagonista. Una scelta audace e mai tentata per un personaggio di quel calibro.

Dall'altro lato, emergono la rivelazione della natura immanente di un conflitto che si svolge in una tensione ontologica, un desiderio irrefrenabile di sopravvivenza. Gli attori principali, come i protagonisti delle grandi tragedie greche, sono inevitabilmente forieri di uno spostamento di valori in cui ed in cui i (super)eroi stessi sono inconsapevoli testimoni ricordando a tratti il ruolo del coro, mutuato sempre dalla tragedia greca.

Il grande antagonista, l'Anti-Monitor, desidera sopravvivere dopo essere stato creato insieme alla sua controparte "positiva" a causa dell'arroganza, della tracotanza dell'essere umano "comune". Questa arroganza viene ripetuta nel corso del tempo e, potremmo dire, anche nello spazio.

La curiosità sfida le leggi naturali, forse in una sorta di meta-testualità inconsapevole da parte degli autori, i quali organizzano l'evento per soddisfare la crescente esigenza dei lettori di comprendere tutte le possibili connessioni nell'universo narrativo. Il prezzo da pagare è misurato in vite sacrificate e atti eroici che vanno oltre la pura adesione dionisiaca alla vita che rappresentavano le radici stesse del genere letterario. Tali gesti eroici diventano una consapevolezza della finitezza, sia esistenziale che editoriale. Questo concetto, che alcuni anni dopo sarà magistralmente elaborato da Grant Morrison, viene espresso con grande efficacia nell'onda di Antimateria. Questa forza, molto lontana dal caratteristico "krackle" di kirbyana memoria, avanza come un candido e implacabile cancellino che si abbatte su decenni di matite, inchiostrature e colori.

In modi differenti, ma in modo appropriato ai loro ruoli, sia Supergirl che, in modo ancor più profondo, Flash incarnano questa istanza. Essa diventa intrisa di un significato che è allo stesso tempo salvifico e impossibile da replicare, emulare o cancellare, a meno che non si affronti un lungo processo di elaborazione del lutto. Questo processo inizia con la necessità di guarire la ferita aperta dalla nostalgia.

George Pérez: un nuovo approccio ai supereroi

C'è un aspetto che salta subito all'occhio fin dalle prime pagine Crisi sulle Terre Infinite: la sorprendente quantità di personaggi, sia eroi che criminali, che compaiono contemporaneamente praticamente in ogni pagina. La ricerca nel posizionamento è estremamente meticolosa, e le interazioni tra di loro sono senza precedenti, come ad esempio quelle tra i due Superman. Tutto ciò è un merito innegabile del talento di George Pérez, che aveva già dimostrato la sua maestria, in collaborazione con Marv Wolfman, su I Nuovi Giovani Titani., grazie al suo tratto plastico, realistico e straordinariamente dettagliato. 

In Crisi sulle Terre Infinite, George Pérez compie davvero un notevole salto di qualità. Ciò che colpisce immediatamente il lettore sono le maestose splash-page, talvolta doppie, in cui il disegnatore, con una precisione impeccabile, riesce a inserire persino un centinaio di personaggi, come accade all'inizio del quinto numero. Tuttavia, ciò che sorprende, e che avrà un impatto significativo sulla generazione successiva di disegnatori, è l'uso dinamico e innovativo della dimensione verticale nella composizione delle tavole.

La tavola viene strutturata in modo da seguire principalmente la coordinata verticale, consentendo al disegnatore una scansione ritmica e spazio-temporale su tre o più piani. In questo modo viene costruita narrazione parallela per più luoghi e personaggi, in una evoluzione della forma striscia nel senso più classico del termine e dove poi al suo interno il disegnatore costruisce, con riquadri anche piccolissimi e con l'interruzione del piano della sequenza, un altro microcosmo compositivo-narrativo che ad oggi è stato imitato ma non ha mai raggiunto l'equilibrio e la coerenza stilistica e narrativa di Crisi sulle Terre Infinite.

La spinta alla verticalità come soluzione per amplificare la spettacolarità, e la portata degli eventi, si traduce anche in una maggiore attenzione alla cinesica e alla drammatica espressività dei personaggi coinvolti in avvenimenti che, anche rispetto agli standard delle loro avventure, era assolutamente di portata eccezionale. 

Le conseguenze di Crisi sulle Terre Infinite

È importante sottolineare come Crisi sulle Terre Infinite non è stato il primo crossover nel mondo dei fumetti nella moderna accezione del termine. Quel primato spetta a Secret Wars della Marvel, pubblicato un anno prima e organizzato in fretta e furia dalla Casa delle Idee quando i dettagli del progetto DC iniziarono a trapelare. Il crossover della Marvel fu un grande successo di vendite, la leggenda vuole che i 12 numeri dell'evento superarono le vendite complessive dei 25 anni precedenti dell'intera produzione Marvel, incluso Spider-Man. Il successo commerciale però  fu accompagnato da una tiepida reazione sia dalla critica che dal pubblico.

Crisi sulle Terre Infinite, al contrario, fu un grande successo sia dal punto di vista commerciale che da quello della critica e del pubblico. I lettore ne apprezzarono la grandiosa portata e, soprattutto, capirono che gli eventi della serie avrebbero avuto un impatto permanente non solo sull'Universo DC ma anche su tutto il mondo dei fumetti.

La pubblicazione di Crisis on Infinite Earths #12 a marzo del 1986 segna idealmente l'inizio di un anno fondamentale per il mondo dei fumetti americani. In quello stesso anno infatti venne pubblicato Maus un'opera che sollevò la produzione di fumetti americani al di là della sua innata commercialità, e contemporaneamente il decostruzionismo di opere come Watchmen e Il Ritorno del Cavaliere Oscuro rivoluzionarono il genere supereroistico, raffinandone la forma e i contenuti alla ricerca di nuovi spunti formali e di un'audience più matura.

Se Crisi sulle Terre Infinite ha avuto l'indubbio merito di aver traghettato i fumetti di supereroi in epoca moderna, è altrettanto importare capire come si trattasse di una prima volta assoluta per un evento del genere con tutte le difficoltà logistiche del caso.

Oggi pensiamo a un evento crossover organizzato e strutturato in modo da generare automaticamente il rilancio delle serie coinvolte o il lancio di nuove serie. Questo era impensabile per la DC dell'epoca, che aveva già impiegato tre anni e mezzo solo per coordinare l'intero Crisi sulle Terre Infinite.

Inizialmente, Marv Wolfman e George Pérez avevano pianificato di concludere il loro lavoro con il decimo albo. L'idea era quella di stilare successivamente una guida in prosa, intitolata History of DC Universe, che sarebbe servita per dare ai futuri team creativi tutti i punti di riferimento della nuova, azzerata continuity. La dirigenza DC tuttavia non era completamente convinta di questa soluzione. Il rischio di un reset così drastico e apparentemente privo di "spiegazioni" avrebbe potuto confondere sia i lettori che gli scrittori. Di conseguenza, si decise di espandere Crisi sulle Terre Infinite con altri due numeri aggiuntivi che si rivelarono cruciali per affrontare queste questioni.

Contemporaneamente, c'era ancora spazio per permettere a alcuni team creativi di congedarsi e di far congedare i lettori dalle incarnazioni dei loro eroi che, di fatto, non esistevano più. Un esempio significativo è rappresentato da Superman Volume 1 #423 e Action Comics Volume 1 #583 (con data di copertina settembre 1986) con cui ad Alan Moore venne chiesto di salutare il Superman pre-Crisi con la celebre storia in due parti "Che cosa è successo all’uomo del domani?".

Dopo un periodo di assestamento, partirono i rilanci delle serie principali. L'uomo d'Acciaio fu la miniserie con cui John Byrne rilanciò Superman, Frank Miller riscrisse le origini di Batman nell'importante arco narrativo Anno Uno (su Batman #404-407 - date di copertina febbraio - maggio 1987), mentre a George Pérez fu data l'opportunità di rilanciare Wonder Woman, anche come sceneggiatore, dando libero sfogo al suo estro barocco.

Molte serie ripartirono dal numero 1, mentre altre beneficiarono di miniserie che aggiornavano parallelamente alle serie regolari le origini dei protagonisti. Ad esempio, Lanterna Verde vide le origini di Hal Jordan essere rimaneggiate nella miniserie Emerald Dawn. Fu, creativamente, un periodo molto fertile dove si sperimentarono diversi approcci, dalle miniserie tradizionali a quelle in formato prestige, dai cambi di costume ai cambi di protagonisti, dalla ricerca di una spinta narrativa più audace a soluzioni più tradizionali.

Ci furono molte innovazioni durante questo periodo. Per esempio, le miniserie Hawkworld, Adam Strange e il raffinato Blackhawk di Howard Chayk infurono influenzate dalla fantascienza europea e spostarono la loro narrazione verso temi più politici. L'arrivo di una ondata di scrittori provenienti dal Regno Unito contribuì a ridefinire drasticamente l'approccio su alcuni personaggi e generi come l'horror e non solo. Il lato mistico dell'Universo DC fu rivisitato con nuovi protagonisti come il Dottor Fate. The Flash vide un nuovo protagonista in Wally West, e ci furono cambiamenti nella location e nell'atmosfera di Green Arrow grazie a Mike Grell.

Fra ripartenze da 1 e miniserie, altre serie cercarono di spiegare gli eventi di Crisi sulle Terre Infinite in modi creativi. In Legione dei Super-Eroi venne introdotto un universo tascabile per spiegare la presenza di Superboy nelle sue storie. In Gli Ultimi Giorni della Justice Society of America si spiegò l'assenza dello storico gruppo di eroi dall'Universo DC post-Crisi, suggerendo che erano stati intrappolati da Hitler in un'altra dimensione a combattere un Ragnarok perenne grazie ai poteri della Lancia del Destino. 

Oggi a distanza di quasi 40 dalla sua pubblicazione appare lapalissiano come, per quanto Crisi sulle Terre Infinite fosse un progetto ambizioso e ben pianificato, le sue conseguenze e le incongruenze che emersero nel corso dei mesi successivi furono molte. Non tutti i rilanci furono un successo e spesso per rivedere in pianta stabile alcuni personaggi si dovettero attendere anni vedasi Aquaman, protagonista di due miniserie prima di essere definitivamente rilanciato da Peter David, o Shazam, anche lui protagonista di una miniserie e un graphic novel formato prestige prima del rilancio di Jerry Ordway.

È pur vero però che su queste stesse incongruenze e problematiche DC ha poi costruito un impensabile fruttuoso filone narrativo con una serie di eventi e storie che hanno cercato di affrontare e spiegare le complicazioni derivanti dalla Crisi originale. Basti pensare a Armageddon 2001, Ora Zero, Il Regno, che ha introdotto il concetto di Ipertempo, Crisi Infinita, Flashpoint e Multiversity. Si tratta di eventi che hanno contribuito a modellare e ridefinire la continuity dell'Universo DC nel corso dei decenni successivi.

Crisi sulle Terre Infinite rimane una storia assolutamente da leggere e da avere nella propria libreria che rappresenta un vero e proprio testo sacro per i fan DC, una incredibile prova di stile sia nella scrittura che nel disegno, e un canovaccio da cui tutto il mondo dei comics non si è grossomodo mai più affrancato.

Crisi sulle Terre Infinite al cinema e in TV

A cavallo fra il 2019 e il 2020, Crisi sulle Terre Infinite è stata l'ispirazione per un crossover omonimo in 5 episodi che ha coinvolto le serie TV dell'Arrowverse: Supergirl, Batwoman, The Flash, Arrow e DC's Legends of Tomorrow. Nell'evento il Monitor reclutava Green Arrow, Flash, Supergirl, Batwoman, Sara Lance, Ray Palmer e altri eroi del Multiverso per fermare l'Anti-Monitor e la sua marcia di distruzione delle realtà.

L'evento servì a rilanciare parte dello stesso Arrowverse ma soprattutto permise agli autori e agli showrunner di inserire una serie di brillanti cammei dal passato televisivo DC e non solo: da Tom Welling (Clark Kent in Smallville) a Kevin Conroy (la voce di Batman in Batman: The Animated Series che qui interpreta il Batman di Terra-99) fino all'increbile apparizione del Barry Allen cinematografico ovvero Ezra Miller.

Crisi sulle Terre Infinite verrà presto adattato in un film animato. Attualmente non si conoscono i dettagli del progetto.

Come leggere Crisi sulle Terre Infinite 

Panini DC Italia ha proposto Crisi sulle Terre Infinite in 3 edizioni. La prima, più economica, è in volume cartonato nella collana DC Library, la seconda è la versione in formato Omnibus e la terza e nel lussuoso cofanetto che contiene anche Ora Zero, Crisi Infinita, Crisi Finale e Crisi sulle Terre Multiple.

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