Come iniziare a leggere la Justice Society of America: i fumetti essenziali

I migliori fumetti della Justice Society of America: il primo gruppo di eroi creato da DC nel 1940. Fra le sue fila Flash, Lanterna Verde e Hawkman.

Autore: Domenico Bottalico ,

La Justice Society of America (JSA) è un pezzo fondamentale della storia dei fumetti di supereroi essendo stato il primo supergruppo mai creato. Debuttò sulle pagine di All-Star Comics #3 nel lontano 1940 e vanta nelle sue fila eroi come Jay Garrick (il primo Flash), Alan Scott (il primo Lanterna Verde) e Hawkman. La Justice Society è molto più di una semplice squadra: è il simbolo della legacy degli eroi DC e dei valori più puri dell'eroismo.

Nel corso degli anni, gli autori DC hanno saputo reinterpretare il gruppo in modi sempre nuovi, mantenendo viva la sua importanza nel panorama dei supereroi. In questo articolo, esploreremo i migliori fumetti della Justice Society of America: dalle storie classiche che hanno definito la Golden Age ai moderni capolavori che hanno riportato la squadra sotto i riflettori.

Le Origini

La Justice Society of America fu il frutto della mente del geniale editor Sheldon Mayer e del prolifico scrittore Gardner Fox. Il suo esordio avvenne su All-Star Comics #3 (data di copertina dicembre 1940). Se il punto di partenza del fenomeno dei superoeroi è universalmente ritenuto l’arrivo nelle edicole americane di Superman, il panorama editoriale dell’epoca era ben diverso da quello moderno.

La maggior parte dei pittoreschi eroi in costume infatti non aveva una testata propria ma condivideva testate antologiche. Da questo punto di partenza Mayer e Fox ebbero una idea tanto semplice quanto geniale, e imitata poi nei decenni a venire: riunire gli eroi più famosi fra cui Flash, Hawkman e Lanterna Verde, apparsi appunto in diverse testate antologiche, sotto un’unica testata.

Si tratta di un esperimento per saggiare il gradimento del pubblico e valutare il lancio di eventuali nuovi mensili a "colpo sicuro".

The Untold Origin of the Justice Society - DC Special Volume 1 #29 - di Paul Levitz, Joe Staton & Bob Layton

Le origini della Justice Society of America rimangono più o meno canoniche sin dal 1940 anche se subiscono diversi rimaneggiamenti. È interessante notare però che per le leggere la prima vera e propria origin story del gruppo bisognerà attendere addirittura la fine degli anni 70 con la pubblicazione di DC Special Volume 1 #29 - "The Untold Origin of the Justice Society" (data di copertina settembre 1977) firmato da Paul Levitz, Joe Staton e Bob Layton.

Si trata di un albo one-shot di 80 pagine in cui Levitz racconta di come, nel novembre del 1940, il Presidente degli Stati Uniti, Franklin D. Roosevelt, dovette fronteggiare l'offensiva dell'Operazione Leone Marino orchestrata da Hitler. L'operazione infatti potrebbe comportare una drammatica svolta nell'ascesa del Reich in quanto Hitler è entrato in possesso della mistica Lancia del Destino, la lancia con cui il soldato romano Longino trafisse il costo di Gesù Cristo mentre era crocefisso.

Roosevelt, venuto a conoscenza che il nemico è entrato in possesso del potente artefatto magico, cerca di reclutare i famigerati "uomini del mistero". Ma a quanto pare alcuni di loro ovvero Batman, Flash e Lanterna Verde sembrano averlo anticipato intercettando le manovre dell'Abwehr tedesco. Volano quindi in Europa, a Glasgow. Intanto proprio grazie all'artefatto magico che il Führer evoca addirittura le Valchirie della mitologia norrena scatenando una battaglia a tutto in campo che vede costretti ad intervenire anche Doctor Fate, Starman, Hourman, Atom, Lo Spettro ed ovviamente Superman fra gli altri.

Il finale è drammatico: dopo aver respinto l'offensiva in Europa, le Valchirie si dirigono verso Washington per attaccare proprio il Presidente. Solo lo sforzo congiunto di Lanterna Verde e Superman unito allo spirito di sacrificio di Atom evitano il peggio. Roosevelt impressionato propone al gruppo, formatosi di fatto spontaneamente e per necessità, di istituzionalizzarsi trovando l'opposizione "anti-militarista" di Superman che di contro propone di adottare il nome Justice Society of America per contrassegnare l'unione degli eroi pronti ad unirsi per fronteggiare minacce di ogni tipo.

Perché leggerlo: le origini ufficiali della JSA sono un interessante tuffo nella Golden Age, ma con un piglio tutto da Bronze Age, che amplia in maniera interessante il collegamento fra la nascita del gruppo (e più in generale di tutto il genere supereroistico) e la Seconda Guerra Mondiale.

La narrazione retroattiva serve anche per contestualizzare la Lancio del Destino, artefatto che in mano ad Hitler, impedirà agli eroi di intervenire direttamente in Germania proprio durante la guerra. Ma non solo. La Lancia, Hitler e il conflitto saranno fondamentali per far scomparire, fortunatamente non per troppo tempo, la Justice Society of America dall'Universo DC con una bizzarra quanto efficace soluzione che approfondiremo nel corso dell'articolo.

Questo albo è letteralmente collegato ad un altro albo molto simile ovvero Secret Origins Volume 2 #31 (data di copertina ottobre 1988) di Roy Thomas e Michael Bair.

L'albo riprende pedissequamente quanto narrato da Levitz una decina di anni prima eliminando alcuni dettagli non trascurabili, come la presenza di Batman e Superman al momento della fondazione della Justice Society of America, questo perché Thomas aveva bisogno di origini "aggiornate" per le sue serie All-Star Squadron e Infinity, Inc. e soprattutto che non entrassero in conflitto con la nuova continuity post-Crisi sulle Terre Infinite.

Come recuperarlo: DC Special Volume 1 #29 venne inserito nel volume brossurato La Società della Giustizia 1 edito da Planeta DeAgostini. Trovate invece Secret Origins Volume 2 #31 nel volume cartonato Gli Ultimi Giorni della Justice Society of America edito nella collana DC Eventi.

La Run

Dopo aver esordito creando il personaggio di Courtney Whitmore, la futura Stargirl, sulla scia del lavoro fatto dal suo amico e mentore James Robinson con Starman, Geoff Johns prende in mano le redini di JSA dallo stesso Robinson e da David S. Goyer nel 1999. Si tratta di una scommessa per la DC che affida la serie, in rampa di lancio, ad un autore emergente: la scommessa sarà vincente consegnando agli annali del fumetto supereroistico una delle migliori serie in assoluto.

JSA di Geoff Johns & AA.VV.

Per la sua JSA, Geoff Johns parte da un approccio back-to-basic: plot e trame semplici e dirette che esaltano il taglio character driven delle storie. Uno dei motori narrativi preferiti dall'autore originario del Michigan è l'accoppiare personaggi molto diversi fra loro (Power Girl e Wildcat per esempio) questo gli permette di (ri)costruire in maniera post-moderna personaggi che affondano le loro radici nella Golden Age. Il filo conduttore, di tutta la serie, è una riflessione tutt'altro che banale: cos'è l'eroismo?

Procedendo nel corso della serie, Johns si pone più volte la domanda partendo dal concetto di eroismo legato all'intervento dei membri originali durante la Seconda Guerra Mondiale e sfumandola in riflessioni personali (Mr Terrific o Hourman nell'arco narrativo Out of Time sui numeri #65-66). Se da questo punto di vista l'apice è senz'altro l'evoluzione del personaggio di Black Adam (da villain ad eroe ad antieroe nell'importantissimo Black Reign sui numeri #56-58 e su Hawkman #23-25).

Non mancano certo momenti che si rifanno spiccatamente all'epica supererostica più pura strizzando un occhio alla tradizione come i cicli Injustice Be Done sui numeri #16-20, con il ritorno di Johnny Sorrow e della Injustice Society, oppure JSA/JSA sui numeri #68-69, in cui la JSA viaggia indietro nel tempo fino al 1951 per chiedere l'aiuto dell'allora sciolta Justice Society in una battaglia letteralmente contro il tempo e contro Per Degaton.

Perché leggerlo: Geoff Johns bilancia vecchi e nuovi personaggi sotto il segno della legacy che contraddistingue questi eroi dando loro una rinnovata profondità.

Trame ad ampio respiro alternano momenti dedicati all'azione con altri dedicati all'introspezione, i personaggi sono ammantati di una gravitas mai stucchevole ma al contrario carica di pathos. L'autore dà nuova forma alla Justice Society of America fra l'esperienza dei membri storici e l'impeto delle nuove leve unendo suggestioni provenienti dalla Golden Age e dalla Silver Age con la convulsa storia editoriale della squadra - dalla sua eliminazione dalla continuity fino al suo rocambolesco ritorno.

Come recuperarlo: Panini DC Italia sta ristampando la JSA di Geoff Johns in volumi cartonati nella collana DC Evergreen.

L'evento

Thy Kingdom Come è il lungo arco narrativo che rappresenta l'apice della seconda parte della gestione firmata da Geoff Johns di JSA. Per l'occassione la testata venne ribattezzata da JSA in Justice Society of America e rappresenta un sequel ideale e spettacolare sia del seminale Kingdom Come che al successivo Il Regno (primo sequel datato 1999).

Justice Society of America Volume 3 #9/22 - Thy Kingdom Come di Geoff Johns, Dale Eaglesham e AA.VV.

Per la prima volta in assoluto il Superman di Kingdom Come arriva nella linea temporale principale dell'Universo DC e tocca alla Justice Society of America raccogliere il suo avvertimento. Questa potentissima versione dell'Uomo d'Acciaio infatti è sulle tracce di Gog un essere semidivino che, arrivato insieme a lui nell'Universo DC, promette di aiutare l'umanità.

Mentre l'opinione pubblica viene ammagliata dalle promesse di Gog, una Justice Society rinnovata, che ora unisce eroi esperti con nuove leve addirittura di terza generazione, presta massima attenzione al terrificante racconto di Superman e della sua battaglia contro Magog che ha devastato e cambiato per sempre la sua Terra (Terra-22). È possibile che Gog e Magog abbiano origini in comune?

La squadra si troverà quindi spaccata per intenti e convinzioni. Solo quando una serie di brutali omicidi sconvolgerà la comunità degli eroi si formerà un fronte comune. Tutte le vittime infatti sono accumunate dalla natura divina dei loro poteri. Gog inizierà allora a rivelare la sua vera natura e soprattutto il suo "mandante" che si ricollega ai Nuovi Dei e al Quarto Mondo di Jack Kirby.

Perché leggerlo: Thy Kingdom Come è un arco narrativo epico e sontuoso che rappresenta al meglio tutte le caratteristiche degli eroi della Justice Society e del suo peculiare storytelling che affonda le sue radici sia nella Golden Age dei comics sia nel concetto di legacy caratteristico degli eroi DC. Proprio in questa storia questi concetti vengono estesi ai villain da un lato dall'altro coinvolgono ecumenicamente addirittura Jack Kirby e la sua mitologia fantascientifica.

Come recuperarlo: Panini DC Italia sta ristampando la JSA di Geoff Johns in volumi cartonati nella collana DC Evergreen.

L'albo singolo

All-Star Comics #3 (data di copertina dicembre 1940) è un albo fondamentale nella storia dei fumetti di supereroi perché propone il primo gruppo di supereroi in assoluto. Una idea semplice ma geniale dello scrittore Gardner Fox che propose di promuovere i personaggi che all'epoca non avevano una propria serie regolare presentandoli tutti insieme in un unico fumetto.

Un modo decisamente più dinamico per testarne il riscontro del pubblico. Piccola curiositò: è questo il motivo per cui Batman e Superman furono solo "membri onorari" della Justice Society e perché Flash e Lanterna Verde, quando esordirono con le loro serie regolari, divennero delle "riserve" della squadra.

The First Meeting of the Justice Society of America  - All-Star Comics # 3 di Gardner Fox & Everett E. Hibbard

Come e perché la Justice Society of America nasca e perché gli eroi decidano di riunirsi rimarrà un mistero per circa 3 decenni, sta di fatto che in All-Star Comics #3 è Johnny Thunder insieme al suo Thunderbolt a propiziare l'incontro degli "uomini del mistero" che si faranno immortalare intorno ad un tavolo, rigorosamente rotondo e di arturiana memoria.

La particolarità dell'albo è che saranno proprio gli eroi, singolarmente, a raccontarsi vicendevolmente e a turno alcune imprese. In pratica quindi la Justice Society, nella sua prima apparizione, non compie nessuna impresa corale. Questa che oggi è sicuramente una bizzarra scelta narrativa in realtà celava il carattere profondamente innovativo dell'idea alla base della nascita della Justice Society of America.

Perché leggerlo: All-Star Comics #3 forse non è l'albo singolo della Justice Society of America più valido dal punto di vista narrativo o artistico ma è senz'altro un albo estremamente importante sia per la storia del gruppo che per quella dei fumetti di supereroi. Per quanto riguarda il primo aspetto, il motivo è semplice e ed è facilmente intuibile dal sottotitolo dell'albo: si tratta infatti del primo incontro in assoluto della squadra.

Si tratta di una idea assolutamente rivoluzionaria che narrativamente maturerà nel corso di qualche albo ma che commercialmente verrà ripresa e rimaneggiata in più occasioni, le più celebri senz'altro sono la nascita della Justice League of America e quella degli Avengers, che ricalca in tutto e per tutto, anche editorialmente, proprio quella della JSA.

Come recuperarlo: All-Star Comics #3 è sfortunatamente inedito in Italia.

La gemma del passato

Nel 1951, con i venti di guerra e loro retorica ormai superati, il genere supereroistico subisce la sua prima flessione. A farne le spese è anche la Justice Society of America che sparisce dalle edicole e con lei tutta una serie di pittoreschi eroi. Per una rinascita dovremo attendere il 1956 con l'ingresso in scena del nuovo Flash, Barry Allen, e soprattutto il 1961 con il seminale The Flash #123 e la celebre The Flash of The Worlds in cui Barry Allen scopre che l’eroe dei fumetti Jay Garrick è in realtà l’abitante di una Terra parallela, rinominata appunto Terra-2. Il tempo è maturo per un incontro in grande stile fra la neonata Justice League of America e la storica Justice Society of America.

Crisis on Earth-One!" & "Crisis on Earth-Two! - Justice League of America #21 & 22 di Gardner Fox & Mike Sekowsky

Il geniale editor Julius Schwarz percepisce subito le potenzialità del concetto di Multiverso (espresso su The Flash #123 e accennato timidamente poco prima su Wonder Woman #59) e chiede a Gardner Fox e Mike Sekowsky di architettare un nuovo incontro fra gli eroi della Golden Age e quelli della Silver Age. Il risultato è una storia in due parti che vedrà la luce su Justice League of America #21 & 22 (data di copertina agosto e settembre 1963).

Su Terra-Uno Chronos, Doctor Alchemy e Felix Faust si ribattezzano come Crime Champions e architettano un piano per sconfiggere la Justice League unendo le proprie forze. Analogamente su Terra-Due, i vecchi membri della Injustice Society - The Fiddler, Icicle e The Wizard - sfidano la Justice Society che è costretta così ad uscire dal suo meritato ritiro.

Ben presto però quella che sembra l'ennesima sfida fra eroi e villain si trasforma in una battaglia drammatica: i Crime Champions e i membri della Injustice Society infatti non solo hanno trovato un modo di comunicare fra di loro ma, dopo essersi incontrati, decidono di scambiarsi di Terra.

Gli eroi presi in contropiede deve velocemente adattarsi ai nuovi avversari, fortunatamente Flash (Barry Allen) ha una idea che potrebbe cambiare le sorti dello scontro: contattare la sua controparte, Jay Garrick. 

Perché leggerlo: Il ritorno degli eroi della Justice Society, l'interazione con la Justice League, la sceneggiatura tesa e ricca di mistero sancirono un successo clamoroso per questi due albi che furono, effettivamente, precursori dei moderni crossover ed eventi.

Il Multiverso era infatti un concetto ricco di possibilità narrative ancora inesplorate e l'incontro fra i due gruppi venne istituzionalizzato da Schwarz in un evento annuale che occupò gli albi di agosto e settembre della stessa JLA. Nacquero le cosiddette Crisi sulle Terre Multiple, interrotte solo a metà anni 80 da Crisi sulle Terre Infinite e dalla fine del Multiverso stesso.

Come recuperarlo: trovate Justice League of America #21 & 22, il primo incontro fra Justice League e Justice Society in Crisi sulle Terre Multiple Volume 1 volume brossurato edito da Planeta DeAgostini.

La gemma del presente

All'apice della sua gestione di JSA, Geoff Johns decide di pagare dazio agli annuali incontri fra JSA e JLA, le cosiddette Crisi sulle Terre Multiple, con una speciale storia one-shot leggera e ricca d'azione intitolata JLA/JSA Vizi e Virtù scritta a quattro mani insieme a David S. Goyer con Carlos Pacheco e Jesus Merino ai disegni.

JLA/JSA Vizi e Virtù di David S. Goyer, Geoff Johns, Carlos Pacheco & Jesus Merino

JLA e JSA hanno da tempo una lodevole tradizione: riunirsi per festeggiare insieme il Giorno del Ringraziamento. L'annuale incontro tuttavia viene disturbato da una improvvisa acredine fra gli eroi che degenera in violenti scontri. Il mistero è presto svelato: alcuni dei membri delle due squadre sono stati posseduti dai Sette Peccati Capitali.

JLA e JSA, o meglio i membri rimasti indenni, dovranno unire le forze dapprima per riprendere il controllo della situazione e poi per scoprire chi ha liberato i Peccati dalla Roccia dell'Eternità, luogo mistico e casa del mago Shazam. Ben presto gli eroi si troveranno a fronteggiare due loro storici e pericolosissimi nemici che hanno anche loro unito le forze nel tentativo di distruggere internamente le due squadre e conquistare il mondo.

Perché leggerlo: con il solito entusiasmo e rispetto per la legacy degli eroi DC, Geoff Johns imbastisce in JLA/JSA Vizi e Virtù un classico esempio di fumetto supereroistico di puro intrattenimento in cui è l'azione a farla da padrone.

La trama semplice e diretta tuttavia è anche in grado di evidenziare molto bene, attraverso il confronto "generazionale", le qualità degli eroi della Justice Society. Molto buona è anche la prova di Carlos Pacheco che offre, soprattutto al lettore neofita, una interpretazione tutta votata alla fisicità e all'iconicità dei personaggi.

Come recuperarlo: JLA/JSA Vizi e Virtù è stato riproposto da Panini DC Italia in volume cartonato nella collana DC Library.

L'elseworld

Per atmosfere, plot e impatto sull'allora proposta editoriale targata DC, JSA - L'età dell'Oro è etichettato spesso come "il Watchmen degli anni 90". Si tratta di una miniserie di 4 numeri uscita a cavallo fra il 1993 e il 1994, inserita retroattivamente nel filone degli Elseworld, scritta da James Robinson e disegnata da Paul Smith. 

JSA - L'età dell'Oro di James Robinson & Paul Smith

In un periodo editoriale contrassegnato da estremismi narrativi e grafici di ogni tipo, JSA - L'età dell'Oro è una incredibile e fresca eccezione sotto molteplici punti di vista iniziando dai protagonisti. La Justice Society of America era all'epoca lontana dall'attenzione della stragrande maggioranza dei lettori, James Robinson sfrutta così questa "zona d'ombra" dell'Universo DC del 1993 per raccontare, da un inedito punto di vista, l'uscita di scena della Justice Society dopo la Seconda Guerra Mondiale ma anche il suo "ritorno".

Gli anni 50 descritti da Robinson, e illustrati in maniera robustamente classica da Paul Smith, sono distopici e carichi di dubbi e sospetto nei confronti degli eroi mascherati. Di contro gli eroi sono lontani dalle loro controparti energiche e sorridenti degli anni 40. Si ritrovano infatti a fronteggiare una inedita vita da civili, con annessi drammi personali, e affrontando gli spettri degli orrori visti e commessi sui campi di battaglia che riaffiorano quando la minaccia nazista si palesa incredibilmente e nuovamente sotto le spoglie di un insospettabile eroe.

Perché leggerlo: JSA - L'età dell'Oro è un thriller teso e drammatico che affonda le sue radici non solo nella legacy degli eroi della Justice Society of America ma anche nell'inedito sfondo bellico che giocoforza contribuì alla nascita e allo sviluppo del genere supereroistico.

Il merito dei due autori è quello di ripresentare ad un pubblico ora più smaliziato e in maniera più incisiva alcune soluzioni già adoperate per narrare le avventure della Justice Society nel post-Crisi sulle Terre Infinite come l'uscita di scena degli eroi ed il loro smascheramento coatto (visto nella miniserie America vs. The Justice Society pubblicata proprio pochi mesi facendo da apripista alla serie cult Infinity, Inc.) dando contestualmente una nuova prospettiva e slancio a personaggi come Alan Scott, Starman e Manhunter.

Pur essendo etichettata come Elsewold, molti elementi di JSA - L'età dell'Oro verranno recuperati dallo stesso Robinson nel suo seminale Starman e influenzeranno in maniera decisiva la formazione di autori come Geoff Johns che ha dichiarato più volte come questa miniserie sia stata l'ispirazione dietro la decisione di accettare di scrivere proprio JSA nel 2000. 

Come recuperarlo: JSA - L'età dell'Oro è riproposto in volume cartonato da Panini DC Italia nella collana DC Library.

Il volume per il neofita

Giustizia Sia Fatta non è altro che il primo ciclo della serie JSA con la quale la DC rilanciò la Justice Society of America nel 1999 cercando di bissare il successo di pubblico e critica ottenuto pochi anni prima con il rilancio della Justice League of America con JLA di Grant Morrison.

Giustizia Sia Fatta - JSA #1-5 di James Robinson, David S. Goyer e AA.VV.

Il rilancio fu affidato a James Robinson, all'apprezzatissimo autore di Starman, e David S. Goyer, futura mente dietro alcuni dei moderni cinecomics DC, che rimaneggiarono la formula di JLA, unendo cioè personaggi storici e nuove incarnazioni degli eroi originali nel pieno rispetto della legacy che contraddistingueva il primo supergruppo di eroi della casa editrice. Per unire queste due esigenze i due autori imbastiscono la più classica trama di genere detection.

Starman, Hourman, Star-Spangled Kid (la futura Stargirl), Hawkgirl, Black Canary, Atom Smasher, Sand (Sandy Hawkins), Alan Scott e Jay Garrick (i Lanterna Verde e Flash originali) vengono riuniti da Speed Saunders (storico personaggio apparso in Detective Comics #1 e modificato reatroattivamente per essere il nonno di Kendra Saunders ovvero Hawkgirl) per celebrare il funerale di Wesley Dodds ovvero il Sandman originale.

Gli eroi vengono contestualmente informati della tragica morte di Dodds che si è suicidato pur di non rivelare l'identità del nuovo Doctor Fate appresa durante una delle sue disturbanti visioni oniriche sul futuro. Inizia così la caccia all'uomo, anzi all'infante: ma quale nemico è così temibile da aver costretto Wesley al suicidio e perché l'identità del nuovo Fate è stata rivelata proprio a Sandman?

Perché leggerlo: Giustizia Sia Fatta è il perfetto colpo d'apertura di una delle migliori serie DC di tutti i tempi. Un arco narrativo corale ben bilanciato fra azione e introduzione o reintroduzione di vecchi e nuovi personaggi. La storia riesce a tracciare un percorso per una loro evoluzione e con essa quelle delle trame del gruppo che si sarebbe esaurita solo dopo molti anni.

Come recuperarlo: Giustizia sia Fatta è contenuto nel primo volume cartonato della ristampa integrale di JSA in corso di pubblicazione da parte di Panini DC Italia.

La fine

Nel nuovo Universo DC, quello privo del Multiverso nato dopo Crisi sulle Terre Infinite, la Justice Society of America, o meglio i suoi membri ancora in vita, erano di fatto una presenza ridondante alla luce dei "nuovi" e più audaci eroi che garantiva la pace e la giustizia. Fu Hawkman (Carter Hall) a proporre allora lo scioglimento ufficiale della squadra. Lo Spettro non fu dello stesso avviso e intervenì per richiamare i suoi vecchi compagni per un'ultima avventura.

Gli Ultimi Giorni della Justice Society of America di Roy Thomas e AA.VV.

Gli Ultimi Giorni della Justice Society è un one-shot di 68 pagine pubblicato nel 1986 in cui il Doctor Fate riporta la JSA nel 1945 ma in un 1945 diverso da quello già vissuto. Gli eventi di Crisi sulle Terre Infinite e lo scontro con l'Anti-Monitor infatti hanno causato un indebolimento dello Spettro permettendo ad Hitler di scatenare tutto il potere della Lancia del Destino e nello specifico a propiziare l'arrivo del Ragnarok ovvero l'Apocalisse degli dei norreni tanto cari al Reich.

Flash, Johnny Thunder, Lanterna Verde, Starman, Hawkman, Hawkgirl e Wildcat ingaggiano una furiosa battaglia contro Surtur. Anche se il Doctor Fate riesce ad unire magicamente gli eroi agli dei norreni, questi non riescono ad evitare la sconfitta. Proprio quando tutto sembra perduto accade però l'impensabile: gli eroi sconfitti ritornano magicamente in vita. F

ate capisce che il Ragnarok può essere impedito ma solo se questo circolo non viene spezzato, la soluzione è semplice quindi trasportare gli eroi in un limbo in cui perpetrare la battaglia. Solo Power Girl e Star Spangled-Kid verranno ritrasportati nel presente come testimoni dell'incredibile ultima avventura della Justice Society.

Perché leggerlo: con una soluzione tanto improbabile quanto geniale, Roy Thomas ero riuscito a far uscire di scena la Justice Society dall'Universo DC post-Crisi relegandola contestualmente al ruolo di leggenda.

È interessante notare come la battaglia mistica del Ragnarok verrà poi riutilizzata per spiegare l'invecchiamento rallentato dei membri del gruppo stesso al momento del suo (primo) ritorno in scena in grande stile nella miniserie Armageddon: Inferno collegata ad Armageddon 2001, l'evento DC del 1991.

Come recuperarlo: Gli Ultimi Giorni della Justice Society of America è stato proposto da Panini DC Italia in volume cartonato nella collana DC Eventi.

Il villain

Nei fumetti moderni di supereroi i villain sono spesso di fatto co-protagonisti delle storie e contribuiscono molto spesso proprio al successo di una serie. Nella Golden Age non era proprio così. Basti pensare alla prima apparizione del Joker che apparentemente muore alla fine di Batman #1. Sarà proprio la Justice Society of America a modificare radicalmente questo paradigma in All-Star Comics #37 (data di copertina ottobre/novembre 1947) in cui verrà introdotta la Injustice Society of the World.

The Injustice of the World - All-Star Comics #37 di Robert Kanigher, Irwin Hasen, Joe Kubert, Carmine Infantino & Alex Toth

Incredibilmente, fino alla pubblicazione di questo albo, la Justice Society of America, pur sullo sfondo della Seconda Guerra Mondiale, raramente aveva agito come un vero gruppo di eroi. La struttura della serie, e vera e propria sua caratteristica grezza, era proprio quella di far scontrare un eroe contro un antagonista il quale veniva battuto grazie all'ausilio dei compagni della Justice Society.

In All-Star Comics #37 questa struttura viene fatta saltare: The Wizard infatti assembla la prima squadra in assoluto di supervillain, composta fra gli altri da Thinker, Vandal Savage, the Gambler, Brain Wave e Per Degaton, all'esordio assoluto proprio in questo albo. Si tratta della Injustice Society of the World.

Il piano è semplice: condurre un attacco coordinato contro la Justice Society liberando tutti detenuti degli Stati Uniti sfruttando così il marasma per compiere un colpo di stato, sostituire i politici con degli androidi, e mettere fuorilegge gli eroi.

Perché leggerlo: seppur la struttura narrativa risente ancora della più semplice impostazione precedente, All-Star Comics #37 è un albo importantissimo perché presenta ai lettori il primo vero confronto fra un gruppo di eroi e un gruppo di villain.

Senza questa intuizione di Robert Kanigher probabilmente il mondo della cultura pop non avrebbe mai avuto i grandi gruppi di cattivi da Cobra ai Decepticons passando per la Legion of Doom controparte diretta della Injustice Society e nemesi corale della Justice League of America.

I nomi dei disegnatori che si alternano su questo albo poi è da far tremare i polsi: Joe Kubert, Carmine Infantino e Alex Toth. Si tratta di nomi leggendari che qui muovono idealmente i loro primi passi e mostrano già le qualità che li faranno entrare nell'olimpo dei comics.

Come recuperarlo: All-Star Comics #37 è sfortunatamente inedito in Italia.

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