Stranger Things non ha impiegato molto tempo a catturare il cuore di quelli che poi sarebbero diventati i fan sfegatati della serie TV originale di Netflix.
Lo ha fatto grazie al suo mix perfetto di cultura pop anni '80, vero e proprio cavallo di battaglia della prima stagione, recuperando un intero immaginario tornato in voga negli ultimi anni e riuscendo a fonderlo con un racconto dai toni fantascientifici al cui centro pone un gruppo di ragazzini sulle orme di film seminali come #Stand By Me e i #Goonies. Inoltre ha perfezionato la sua formula affiancando alle nuove promesse del cast (Finn Wolfhard, Gaten Matarazzo, Noah Schnapp, Caleb McLaughlin e sulle quali spicca senza dubbio Millie Bobbie Brown) attori veterani e tornati alla ribalta con la serie come David Harbour e Winona Ryder.
E già quattro anni sono passati da quel 2016 in cui è arrivata la prima stagione che ci ha visto immergere nelle vite subito stravolte di questo gruppetto di ragazzi nerd nella cittadina statunitense di Hawkins, dove l'avvento del Sottosopra ha creato un piccolo universo narrativo dove molti non vedono l'ora di tornare ad avventurarsi.
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Stranger Things è insomma diventata la portatrice di quelli che sono stati accolti come veri e propri beniamini e simbolo di uno dei prodotti più riusciti in assoluto della piattaforma di streaming americana. Per questa ragione potreste sentire il bisogno di scoprire nuove serie TV simili, o che siano in grado di restituire lo stesso grado di affezione che avete provato qui, magari attingendo dalla lista di titoli di seguito e che, in un modo o nell'altro, possono farvi ricordare Eleven e i suoi compagni.
1) The End of The F***ing World
The End of The F***ing World è difficile da collocare esattamente all'interno di un genere, perché la serie TV britannica distribuita da Netflix per due stagioni tra il 2017 e il 2019 prende la base del teen drama e lo rovescia completamente con un racconto caustico e personaggi graffianti.
L'ironia (nel pieno stile di uno scorrettissimo british humor) è la formula alla base di questo prodotto che ha fatto molto rapidamente innamorare dei suoi due protagonisti Alyssa (Jessica Barden) e James (Alex Lawther), accomunati in una sorta di on the road disfunzionale in cerca del proprio posto nel mondo che è principalmente quello lontano dalla realtà quotidiana.
I suoi sedici episodi totali dalla durata ciascuno di massimo 25 minuti aiutano a individuarla come un'ottima possibilità di visione nel caso non l'abbiate già fatta vostra in passato, irriverente fino in fondo e sempre coerente con la sua carica sovversiva come lascia intendere già dal titolo.
2) Dark
Parlando di Dark stiamo parlando di una serie TV che sicuramente avrete almeno sentito nominare almeno una volta. È il prodotto originale Netflix probabilmente più celebre proveniente dalla Germania, arrivato recentemente alla sua conclusione con una terza stagione alla quale è spettato il compito di tirare le fila di una storia estremamente intricata, ma per questo appagante nel momento in cui si assiste al suo progressivo sbrogliarsi.
I toni della serie sono decisamente più cupi e pessimisti rispetto a quelli che circondano Stranger Things, qui però funzionali a contornare la tenebrosa storia che Dark restituisce piccoli frammenti alla volta. La narrazione si sofferma infatti sui misteri che avvolgono l'adolescente Jonas (Louis Hoffmann) e il suo gruppo di amicizie, ben presto trascinati in un vortice più grande di loro. Non c'è il Sottosopra, ma il racconto si articola comunque tra viaggi nel tempo e doppi che attraversano lo spazio e le ere nel tentativo di venire a capo dell'oscuro segreto che permea la cupa cittadina di Winden.
3) X-Files
Con X-Files ci troviamo davanti a una vera e propria pietra miliare divenuta iconica con il tempo. Tra le serie a sfondo sci-fi/horror più note di sempre, è andata in onda per un lunghissimo periodo che ha compreso buona parte degli anni novanta fino ai primissimi del duemila. Le peripezie dei due agenti dell'FBI Fox Mulder (David Duchovny) e Dana Scully (Gillian Anderson) sono poi tornate sul piccolo schermo per due stagioni aggiuntive, per un totale di undici, nel 2016 e nel 2018.
I due singolari funzionari governativi si trovano alle prese con casi classificati, appunto, come X-Files, catalogati in un archivio dove sono raccolti tutti i fenomeni ritenuti inspiegabili e apparentemente irrisolvibili a causa della loro natura spesso sovrannaturale. Il peculiare interesse e le bizzarre teorie di Mulder sono controbilanciate dalla sua collega Scully, medico e scienziata che utilizza le proprie competenze nel tentativo di comprendere l'inspiegabile di fronte al quale la coppia si trova spesso di fronte.
Se siete in astinenza di Stranger Things, X-Files è un must con il quale andare sul sicuro in ogni caso.
4) Roswell
Roswell è particolarmente nota per essere la cittadina del New Mexico al centro di numerosi avvistamenti di UFO nel corso degli anni cinquanta e sessanta, il periodo di maggiore attività (e fama) per quanto riguarda il fenomeno. Per questo motivo la città è divenuta il soggetto ideale di una serie TV dove un gruppo di tre alieni (i due fratelli interpretati da Jason Behr e Katherine Heigl e il loro amico nel corpo di Brendan Fehr) vivono la loro vita da adolescenti in mezzo agli umani.
Roswell è in realtà un classicissimo teen drama, perfettamente in linea con la moda del genere di riferimento e degli anni in cui è andata in onda (tra 1999 e 2002). Un totale di tre stagioni che comunque riescono a catturare appieno la natura frammentata di un racconto disseminato di misteri dei quali rimettere assieme le parti. Un tocco vintage che può ancora dire la sua.
5) The OA
Torniamo dalle parti degli originali Netflix con The OA, serie statunitense creata da Brit Marling e Zan Batmanglij che ha debuttato per la prima volta nel 2016. La storia segue i passi di Prairie Johnson (la stessa Marling), che torna nel sobborgo dove vive la sua famiglia dopo essere sparita improvvisamente sette anni prima. Al di là del suo inaspettato ritorno, la cosa che rappresenta il maggiore twist iniziale del racconto è che la ragazza ha riacquisito misteriosamente la vista durante la sua assenza.
Da qui prende il via un viaggio dalle parti della fantascienza e del sovrannaturale, che porterà la protagonista ad avventurarsi anche in altre dimensioni temporali, in particolare nella seconda stagione del 2019. Seconda e ultima, dato che Netflix ha deciso di cancellare prematuramente la serie lasciando, purtroppo, alcuni misteri insoluti e un finale in cliffhanger che non vedrà mai un proseguio. Sicuramente un peccato, ma vale concedergli una possibilità fosse solo per la prima stagione.
6) Lovecraft Country
Da Misha Green arriva Lovecraft Country, serie televisiva trasmessa da HBO nel corso del 2020 e basata sul romanzo omonimo di Matt Ruff. La narrazione è si concentra in particolare sul personaggio interpretato da Jonathan Majors, Tic, un reduce statunitense di colore della guerra di Corea che tornato a casa intraprende un viaggio nell'America segregazionista degli anni cinquanta alla ricerca del padre.
Nell'attraversare i territori in cui il famoso scrittore di fantasy-horror H.P. Lovecraft ha ambientato molti dei suoi racconti, Tic e la sua principale compagna di viaggio Leti (Jurnee Smollett) vengono a conoscenza di oscuri segreti sepolti che si districano tra magia, occultismo e riti massonici, lasciando a sottotesto della storia una forte critica sociale agli Stati Uniti di ieri e di oggi.
In Lovecraft Country la componente fantastica è particolarmente spiccata e assume nel corso dei vari episodi diverse forme con le quali si rifà a differenti generi cinematografici, donando un racconto avvincente e multiforme così come lo sono i suoi personaggi e le creature che questi incontrano.
7) Sense8
Improvvisamente, senza una reale motivazione, otto sconosciuti sparsi intorno al globo arrivano a sviluppare una forte connessione telepatica tra di loro. Nonostante non condividano nulla l'uno con l'altro, scoprono quindi di essere dei sensate, individui dalle spiccate capacità empatiche che entrano in contatto psichico con un ristretto gruppo di persone. Questa è (molto in breve) la sinossi di Sense8, serie ideata dalle sorelle Wachowski e J. Michael Straczynski, pubblicata tra il 2015 e il 2018 su Netflix.
Nel 2017 Netflix decide però di cancellare la serie, che era inizialmente composta da due sole stagioni (compreso uno speciale natalizio). A seguito di numerose proteste da parte della nutrita cerchia di fan, disposta ad aprire petizioni per far sì che Sense8 andasse avanti, la produzione decide di chiudere i vari archi narrativi con un secondo speciale conclusivo. Il film di oltre due ore e mezza uscito nel 2018 e si pone a capitolo finale di tutta la serie. Uno show che scivola via rapidamente e in modo avvincente, valida alternativa nell'attesa del nuovo capitolo di Stranger Things.
8) Bloodride
Bloodride è la prima serie originale Netflix che arriva dalla Norvegia, ideata da Kjetil Indregard e Atle Knudsen e composta, sino ad ora, di una singola stagione pubblicata nel 2020. Ogni episodio, per un totale di sei che non superano mai di molto la mezz'ora, è indipendente dagli altri se non per la medesima intro che fa da raccordo collettivo per le vicende a stampo fantastico/horror che è la miscela primaria e ultima di questa piccola serie antologica.
Il sovrannaturale è di casa dalle parti di Bloodride ed è spesso venato anche di un forte black humor in grado di conferire alla serie un'identità tutta sua. Anche in quei momenti in cui i vari e piccoli racconti rischiano di peccare in originalità, la serie riesce a non perdere la bussola e abbandonare il suo scopo principale, che di fondo non è altro che quello dell'intrattenimento. Un divertissement che scorre via in fretta e che sa rendersi capace di proporre una formula vincente seppur già ampiamente esplorata altrove.
9) Riverdale
Riverdale è uno degli show a carattere di teen drama più famoso del momento, andato in onda per la prima volta nel 2017 e arrivato a contare oramai ben cinque stagioni. La serie è ambientata nell'omonima cittadina che le dà il nome ed è basata sui personaggi che arrivano dalle pagine degli Archie Comics, un universo narrativo all'interno del quale è inserita anche #Le terrificanti avventure di Sabrina, un altro teen drama prodotto da Netflix che è il rifacimento della nota serie degli anni novanta.
Le varie avventure di Riverdale si articolano in racconti ai limiti del sovrannaturale in cui di fondo si pone l'immagine perfetta della cittadina dove i ragazzi abitano. Questo luogo però nasconde nel corso delle diverse stagioni misteri che fanno da filo conduttore dell'intera serie, che spesso ritornano con risvolti più o meno secondari a infestare la vita dei ragazzi protagonisti.
10) The Umbrella Academy
The Umbrella Academy è arrivata alla sua seconda stagione e si è affermata come una delle serie TV fantastico/fantascientifiche più apprezzate del momento. Anche questa è prodotta da Netflix e ideata da Steve Blackman a partire dagli omonimi albi creati da Gerard Way (tra l'altro co-fondatore del gruppo musicale My Chemical Romance) e Gabriel Bà, editi negli Stati Uniti dalla Dark Horse Comics.
Facendo forza sul suo stile marcatamente di stampo fumettistico e quindi intriso di una narrazione cacofonica e spesso esagerata, la serie segue le avventure di un gruppo di ragazzi superdotati riscopertisi fratelli nel momento in cui l'eccentrico e integerrimo miliardario Reginald Hargreeves decide di adottarli appena nati. Dopo essersi allontanati nel corso degli anni, alla morte del padre si ritrovano tutti a tornare nella casa dove sono stati cresciuti e addestrati ed è quasi inutile sottolineare come qui verranno travolti dai misteri e dalle ombre del passato.
11) Lost
Lost è un'altra di quelle serie che sicuramente conoscerete almeno di nome. Senza ombra di dubbio è anche una delle produzioni televisive più importanti del ventunesimo secolo (e se non è la più importante, è sicuramente la più simbolica) e che non può assolutamente mancare nel bagaglio culturale di un vero amante delle serie TV, seppur con le sue sei stagioni (e 114 episodi) spalmate tra il 2004 e il 2010 rappresenti una visione piuttosto impegnativa.
Nessuna paura però, perché anche se è da tenere in conto la natura un po' meno lineare di un prodotto estremamente differente da ciò che siamo abituati a trovare sui nostri schermi oggigiorno, Lost possiede tutto ciò che un amante di Stranger Things può ricercare. Una forte presenza del paranormale che incombe come minaccia in ogni angolo dell'isola dove la serie è ambientata, varie linee temporali e intersecati spazi del racconto, rovesciamenti di trama e plot twist decisivi sono la formula alchemica che ha reso la serie un'icona radicata nell'immaginario. I creatori J.J. Abrams, Damon Lindelof e Jeffrey Lieber hanno pensato davvero a tutto per una delle opere più importanti del nostro secolo.
12) Locke & Key
I tre fratelli Locke, Bode, Tyler e Kinsey, si trasferiscono nella casa ancestrale di famiglia in Massachussets dopo che il loro padre è stato ucciso con un assassinio efferato. Nella loro nuova dimora i ragazzi rinvengono delle chiavi magiche che conferiscono loro speciali poteri che i tre utilizzano per fronteggiare le minacce di un demone maligno che tenta in tutti i modi di rubarle.
Locke & Key, arrivata su Netflix nei primi mesi del 2020, è stata creata da Joe Hill, figlio del famoso scrittore horror Stephen King, e si basa sull'omonimo comic book scritto dallo stesso Hill. La serie ammanta la propria natura escatologica con toni che vanno da un colorito fantasy fino a scendere in dimensioni più oscure con l'intensificarsi della minaccia che i ragazzi devono affrontare. Questa atmosfera garantisce di certo un forte richiamo ai fan di Stranger Things che qui possono andare a trovare un buon prodotto con il quale occupare il proprio tempo da spendere in serie TV.
A voi che serie consigliate ai fan di Stranger Things?
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