Thunderbolts*: chi è Valentina Allegra de Fontaine?

Chi è realmente Valentina Allegra de Fontaine? Dai comics al Marvel Cinematic Universe, breve storia della donna che fece innamorare Nick Fury

Autore: Manuel Enrico ,

Il nuovo corso del Marvel Cinematic Universe sembra essere in cerca di nuove figure su cui rifondare la propria solidità. Dopo la fine dell’Avengers Saga, le Fasi Quattro e Cinque hanno mostrato una certa fragilità, ma la volontà dei Marvel Studios continua a puntare verso la creazione di un nuovo corso che vede in second lines del mondo di Marvel Comics una promettente ripartenza. Ruolo cucito alla perfezione sui Thunderbolts, potenziali nuovi Vendicatori, che hanno trovato anche il loro creatore: Valentina Allegra de Fontaine.

Se la formazione della squadra di antieroi marveliani ricorda la nascita dei Vendicatori, il ruolo svolto all’epoca da Nick Fury ora ricade proprio sulla Contessa de Fontaine. Apparsa finora in poche scene post-credit, esattamente come accaduto inizialmente al direttore dello S.H.I.E.L.D., Val sta assumendo un ruolo sempre più importante nell’MCU, a partire proprio dall’attesto Thunderbolts*.

La nascita di Valentia Allegra de Fointaine

Parte del mondo spionistico di casa Marvel, Valentina Allegra de Fontaine non poteva che comparire nelle pagine delle storie di Nick Fury. Quando sul finire degli anni ’60 la Casa delle Idee aveva visto in Fury la sua potenziale risposta al crescente successo di James Bond, i supereroi non furono l’unica scommessa dell’editore, grazie alla furba lungimiranza di Stan Lee, che esplorava nuove possibilità cercando di intercettare il gusto del pubblico americano.

I war movie del precedente decennio stavano lasciando spazio alla fascinazione dello spionaggio, spinta dalle tensioni della Guerra Fredda. Da soldato di trincea, Nick Fury divenne quindi la spia per eccellenza del mondo marveliano, modellato proprio sull’agente segreto britannico di Ian Fleming. Ma pur trovando il modo di enfatizzarne alcune caratteristiche, dai gadget hi-tech alle missioni imposibili, mancava ancora un elemento: le Bond Girl.

Nei film di Bond, le Bond Girl sono spesso l’elemento scatenante delle imprese dell’agente segreto, damsel in distress che vengono prontamente salvate, sedotte e rapidamente abbandonate da Bond. Nel caso di Fury, l’idea era quella di creare un personaggio che non fosse così stereotipato, ma che potesse lasciare un segno evidente nella storia della spia marveliana.

A concepire Valentina Allegra de Fontaine è stato il migliore autore di Fury, l’uomo che ne ha consacrato i tratti essenziali in una run che nonostante i suoi quasi sessant’anni è ancora una lettura avvincente: Jim Steranko.

Il nome di Steranko è legato a Nick Fury: Agent of S.H.I.E.L.D, arco narrativo apparso in Strange Tales, in cui venne riscritto il personaggio di Fury, da militare a spia. All’interno di questo ciclo, in Strange Tales #159 (1967), fa la sua apparizione Val.

Femme fatale, concepita per essere un punto di rottura per la granitica figura di Fury, Val è ricordata per essere stata protagonista di una delle più attente revisioni da parte della Comics Code Authority. La sua essenza di seduttrice era pericolosa da gestire, tanto che il suo esordio di Nick Fury: Agent of S.H.I.E.L.D. #2 divenne un vero caso.

Nel numero era previsto che la Contessa e Fury fossero ritratti in intimità, con una rappresentazione vicina allo stile cinematografico bondiano. Due delle vignette furono giudicate troppo spinte per l’epoca, come ha ricordato in seguito l’allora editor Marvel, John Romita sr.:

Dunque, una vignetta aveva lo stereo nell'appartamento di Fury per mostrare che c'era musica che suonava, sigarette nel posacenere in un’altra, c'era una sequenza di riprese alternate in cui lei si avvicinava a lui, molto più intimamente, c'era un bacio, c'era una rosa, e poi c'era il telefono staccato, che il Comics Code fece rimettere…L’ultima vignetta di quella pagina mostrava Nick e la sua donna inginocchiati, con le braccia attorno l'uno all'altro, e questo era decisamente troppo per il Code, così il pannello fu sostituito con un'immagine di una pistola nella sua fondina.

Questa correzione rimase anche in successive ristampe della storia, sino alla riedizione del 2001, in cui i tagli vennero inseriti, in bianco e nero, per mostrare l’idea iniziale di Steranko.

La spia che sedusse Nick Fury

Valentina è nata a Roma, figlia unigenita dei conti de la Fontaine. Cresciuta nel jet set europeo, la sua vita cambia drasticamente quando i suoi genitori vengono assassinati da un gruppo terroristico, facendola disprezzare il mondo dei socialite. Avvicinata da Dum Dum Dugan, entra in un'accademia di addestramento dello S.H.I.E.L.D. e conquista rapidamente l'attenzione del direttore Nick Fury, diventando la sua collaboratrice e sviluppando una relazione romantica con lui, nonostante le sue gelosie per l'ex fidanzata di Nick, Laura Brown.

Valentina viene riconosciuta per le sue abilità e diventa leader della squadra "Femme Force", ma si dimette a causa di conflitti con la co-capitana Sharon Carter. Scopre anche un'estorsione ai danni di Fury da parte del professor Sternberg, legata alla Formula dell'Infinito, e partecipa alle indagini sull'Affare Deltite, in cui agenti dello S.H.I.E.L.D. sono stati rimpiazzati da androidi. La loro relazione termina a causa di tensioni successive a questi eventi, e Val si unisce alla CIA.

Quando Fury rifonda lo S.H.I.E.L.D., Val ritorna come secondo in comando e i due ripristinano il loro rapporto. Nick la nomina erede della direzione dell'agenzia, ma quando simula la sua morte, Val non viene informata, creando nuovamente distanza tra loro. Dopo lo scandalo della Guerra Segreta, Val viene rimossa dalla carica di vicedirettrice e relegata a un ruolo di collegamento con i servizi segreti britannici, assistendo Union Jack durante una crisi.

Alla fine della guerra civile dei superumani, è coinvolta con i supereroi inglesi riguardanti l'Atto di Registrazione dei Superumani, mantenendo un ruolo attivo nel panorama della sicurezza internazionale.

Nel corso degli anni, Val diventa il simbolo del doppiogiochismo tipico delle spy stories. Come Madame Hydra, si infiltra per ordine di Fury all’interno dell’organizzazione, ma in seguito rivela di esser stata da sempre un’agente di Leviathan, organizzazione segreta nata come scheggia impazzita del KGB, di cui i suoi genitori erano parte attiva negli ambienti anti-comunisti italiani.

Val nel Marvel Cinematic Universe

All’interno del Marvel Cinematic Universe, Valentina Allegra de Fontaine è intepretata da Julya-Louise Dreyfuss, che veste i panni della Contessa per la prima volta in The Falcon & The Winter Soldier. Al termine della serie, la vediamo comparire per arruolare John Walker in un suo progetto segreto, in una scena che ricorda l’apparizione di Fury nel primo Iron Man.

Sempre Val ingaggia Yelena Belova al termine di Black Widow, quando consegna alla nuova Vedova Nera il colpevole della morte della sorella, Clint Burton, dando vita alla caccia all’uomo che vediamo nella serie Hawkeye.

Con Thunderbolts+, finalmente potremmo scoprire quale sia il vero scopo di Val, sempre che questo suo piano non sia una complessa macchinazione per arrivare alla comparsa di un nuovo villain.

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