Tenkaichi, recensione: non il solito manga sulle arti marziali

Nell'universo creato da Nakamaru e illustrato da Azuma, tutto è il contrario di tutto: scopri Tenkaichi, il nuovo manga seinen sulle arti marziali.

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Autore: Federica Polino ,

Questa non è la storia che noi tutti conosciamo...

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Esatto, potete dirlo forte!

Nell'universo creato da Yosuke Nakamaru e illustrato da Kyoutarou Azuma, tutto è il contrario di tutto: affrescando una storia dai toni epici, Azuma dona nuovo lustro agli eroi del passato, gettando samurai celeberrimi e uomini che hanno fatto la storia in un'arena metaforica (ma non troppo) e spingendoli a massacrarsi a vicenda.

Il nuovissimo manga seinen edito Star Comics ci trasporta in un antico Giappone alternativo, un'epoca Sengoku dove le storie di samurai leggendari, noti per il loro eroismo, s'intrecciano in un folle torneo per il controllo dello shogunato, tra irrealistici combattimenti ed esperti di Arti Marziali.

Pronti a gettarvi a capofitto nel Tenkaichi?

Non la storia che tutti conosciamo.

Tenkaichi (Azuma e Nakamaru) - Edizioni Star Comics
Tenkaichi (Azuma e Nakamaru) - Edizioni Star Comics
Tenkaichi (Azuma e Nakamaru) - Edizioni Star Comics

Giappone, 1600. Il sovrano Demoniaco impera sul Paese da ormai 10 anni, affiancato da un entourage di personaggi poco raccomandabili. Nel corso del tempo, la mente di Oda Nobunaga è stata corrotta da violenza, sangue e disperazione, un richiamo di morte che ha dato inizio ad una catena di eventi, culminando nella storia narrata da Nakamaru.

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Al cospetto del suo sovrano, il daimyo Ieyasu Tokugawa e altri suoi colleghi vengono informati circa le intenzioni di Oda in merito alla successione: il Sovrano sta morendo, e il potere e lo shogunato non saranno affidati a chi si distinguerà per meriti politici, militari, o ancora valore, bensì saranno il premio di un torneo all'ultimo sangue.

I Signori lì presenti hanno a disposizione pochi mesi per accaparrarsi il miglior lottatore del Giappone, così da dare inizio ad una serie di duelli per procura che decreteranno il nuovo Shogun.

Ha così inizio il Tenkaichi

I migliori esperti di arti marziali del Giappone erano pronti a massacrarsi a vicenda… nel gioco mortale che avrebbe deciso le sorti del paese.

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Tokugawa non ha dubbi sulla sua scelta: Honda Tadakatsu, valoroso combattente, ora daimyo, il Nio di Diamante, vincitore di 57 battaglie senza aver mai riportato una ferita, nemmeno superficialmente.

La tranquilla vita da daimyo non si confà alla sua indole quasi bestiale, tant'è che, informato circa la volontà di Tokugawa, non perde tempo e si prepara a partecipare al torneo, abbandonando vino, donne e rinunciando alle caratteristiche feste private. 

Sei mesi dopo, difatti, Honda è pronto a battersi contro i migliori lottatori ed esperti di arti marziali del Giappone, ma appare sorpreso (nonché un tantino deluso) nello scoprire che la maggior parte dei suoi nemici è composta da personalità mai viste e sentite prima d'ora: Fuma Kotaro? Miyamoto Musashi? Hattori Hanzo?

Ragazzini e sconosciuti, non grandi guerrieri. 

Tuttavia, basteranno pochi minuti al Nio di Diamante per comprendere che, malgrado si tratti di volti ignoti, egli si trova al cospetto di vere e proprie macchine da guerra: una fra tutte, il mellifluo Yagyu Munenori.

Tenkaichi (Azuma e Nakamaru) - Edizioni Star Comics
Tenkaichi (Azuma e Nakamaru) - Edizioni Star Comics
Tenkaichi (Azuma e Nakamaru) - Edizioni Star Comics

Ad aprire le danze, difatti, sarà proprio lo sfidante proposto da Tokugawa Ieyasu, il nostro Honda Takahatsu che, accompagnato dalla sua rifulgente Tonbokiri (una lancia di 3 mt per 3 cm), dovrà lottare contro il giovanissimo Miyamoto Musashi, sostenitore di Chosokabe Motochika: un ragazzino dalla katana di legno, all'apparenza pigro e annoiato, ma che cela un grande potenziale. 

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Un samurai assetato di sangue che ha iniziato a brandire una katana all'età di poco più di 2 anni: un bambino silenzioso, ma un prodigio in combattimento. Tuttavia, nonostante il Giappone offrisse centinaia di grandi samurai, Musashi non trovò altri avversari alla sua altezza: così, smise di entusiasmarsi, impigrendosi.

Fino a quel momento, sino all'incontro con Honda: un bagno di sangue, una battaglia all'ultimo respiro, tra improperi, risa sadiche e urla di piacere per un torneo che si rivelerà più acceso e impetuoso del previsto.

Riuscirà Honda a vincere il Tenkaichi? E gli altri combattenti saranno alla sua altezza?

Da mitici eroi a lottatori da torneo.

Tenkaichi (Azuma e Nakamaru) - Edizioni Star Comics
Tenkaichi (Azuma e Nakamaru) - Edizioni Star Comics
Tenkaichi (Azuma e Nakamaru) - Edizioni Star Comics

La trama di Tenkaichi non segue le classiche linee narrative a cui siamo abituati, ma piuttosto rielabora e trasforma la storia degli eroi del Giappone calandoli un contesto cruento e violento. I personaggi principali, che si rifanno a figure storiche come Miyamoto Musashi o Hattori Hanzo, vengono resi da Azuma quali guerrieri ipermuscolosi e quasi grotteschi, con combattimenti grafici che richiamano l’estetica dei manga anni 80, dove i protagonisti sono resi in maniera esagerata e iperbolica.

Questo il mood in cui dovrete approcciarvi a Tenkaichi.

In Tenkaichi, ogni combattimento non è solo un duello fisico, ma anche un’esplosione di violenza viscerale: le tradizionali katane e lance si mescolano con tecniche moderne e armi inaspettate, creando un mix di scontri che unisce il passato e il presente in modo inusuale.  

Un esempio di ciò è Musashi, il cui legame con il samurai storico è mantenuto in determinati elementi, quali l'utilizzo di una katana di legno o il piglio da vagabondo: nell'universo creato da Nakamaru, vediamo il giovane guerriero dipinto come un individuo assetato di sangue.

Tuttavia, l'accenno al passato storico è solo uno dei tanti dettagli che restituiscono profondità ai personaggi, trasformandoli al tempo stesso in figure più crudeli e spietate, adatte al contesto di Tenkaichi: galoppini di uomini potenti, politici e aspiranti Shogun cui interessa solo il mero controllo sul Paese.

È davvero finita la Dark Shonen Era?

Tenkaichi (Azuma e Nakamaru) - Edizioni Star Comics
Tenkaichi (Azuma e Nakamaru) - Edizioni Star Comics
Tenkaichi (Azuma e Nakamaru) - Edizioni Star Comics

Tenkaichi è un'opera anomala se prendiamo in esame gli ultimissimi manga e anime in commercio: figlio di un tempo ormai lontano, di volumi che mescolavano una trama episodica ad un sistema a duelli e tornei tipico degli Shonen cui i 30enni di oggi sono abituati.

Ebbene, quella di Tenkaichi è un’idea che potrebbe sembrare familiare a chi ha visto opere come Dragon Ball o Yu Yu Hakusho, ma con un tocco più maturo e crudele, tipico di un seinen. Azuma, con il suo tratto deciso e dinamico, molto dettagliato, rappresenta combattimenti spettacolari, ben coreografati e puntando il focus sulla realizzazione dei movimenti tipici delle Arti Marziali su carta (l'autore, nella nostra intervista, ha ammesso di essere un appassionato della disciplina), riducendo queste figure mitiche a lottatori senza scrupoli, a wrestler di un’arena di morte. 

In questo senso, il manga gioca con le leggende storiche, spogliandole dei loro aspetti eroici per trasformarle in protagonisti di una realtà violenta e priva di pietà.

Dinamismo, virilità, iper-muscoli: un tripudio di grezza violenza

Tenkaichi (Azuma e Nakamaru) - Edizioni Star Comics
Tenkaichi (Azuma e Nakamaru) - Edizioni Star Comics
Tenkaichi (Azuma e Nakamaru) - Edizioni Star Comics

Dal punto di vista estetico, come abbiamo già accennato, Tenkaichi richiama fortemente il manga degli anni 80, con personaggi dai tratti massicci e dalle espressioni esagerate, proprio come in Dragon Ball (ricordate il nome del torneo?) o Hokuto no Ken. Le scene di combattimento sono cariche di energia, con un ritmo frenetico che non lascia spazio a pause. 

La violenza, tuttavia, non è solo fisica, ma anche verbale, con un linguaggio diretto e senza fronzoli, ricco di improperi, che contribuisce a rendere l'atmosfera ancora più grezza e realistica.

Un altro aspetto interessante di Tenkaichi è la sua semplicità narrativa. In un’epoca in cui molti manga si concentrano su trame complesse e intrecciate, imperiose quasi, l'opera si distingue per una struttura episodica e per un focus sui duelli sanguinolenti e le battaglie all'ultimo respiro.

Questa scelta può sembrare retrograda e anacronistica, ma, in realtà, è una ventata di freschezza in un panorama dove spesso la trama s'ispessisce a dismisura, a discapito dell'intrattenimento. In un certo senso, questo manga sembra fare un passo indietro rispetto ai cosiddetti dark shonen degli ultimi anni, come Jujutsu Kaisen o L'Attacco dei Giganti, per riportare in auge un formato che ricorda i manga dove l’azione era protagonista indiscussa.

Come per Versus, anche qui Azuma sfrutta i cult del mondo manga e anime (e non solo) per realizzare personaggi e tecniche di combattimento ispirate ai grandi classici, un escamotage utile a rendere omaggio a grandi opere: in tal modo, il mangaka riesce a fare un tributo alle vecchie glorie senza risultare mai autoreferenziale, ma piuttosto utilizzando quegli elementi come strumenti per creare qualcosa di nuovo e originale, con un tocco di fan-service che non fa mai male.

Commento

Voto di Cpop

78
Tenkaichi è un manga che si distingue per la sua violenza, la sua energia e la sua capacità di stravolgere le leggende del passato. Non si tratta di un’opera per tutti, dato che la sua brutalità e l’umorismo crudo potrebbero non essere apprezzati da chi cerca storie più complesse o delicate. Tuttavia, per chi è alla ricerca di un manga che offra azione senza freni, personaggi esagerati e un mondo in cui le Arti Marziali sono il motore principale della trama, questo manga rappresenta un ritorno al passato che non mancherà di entusiasmare.

Pro

  • Personaggi iconici ben caratterizzati.
  • Richiami al passato leggendario.
  • Violenza, sangue e improperi.
  • Focus sulle Arti Marziali.
  • Ritorno alle storie anni 80.

Contro

  • Non adatto a chi ama trame complesse, delicate o storie di eroi integerrimi.
  • -
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