Chi è il Pinguino? Da Meredith Burgess a Colin Farrell: storia, ispirazioni e fumetti da recuperare

Autore: Domenico Bottalico ,

Grottesco, tragicamente gotico, spietato e arrivista. Il Pinguino è uno dei villain della Galleria dei Nemici di Batman più riconoscibili e conosciuti. Lo ritroveremo il prossimo autunno in una serie TV a lui completamente dedicata in cui Colin Farrell tornerà a vestirne i panni ma prima ripercorriamo le sue origini nei fumetti, con le migliori storie da recuperare, passando per le iconiche interpretazioni di Meredith Burgess in TV e Danny DeVito al cinema!

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Le origini del Pinguino

Ispirati dai villain del Dick Tracy di Chester Gould, Bill Finger e Bob Kane fecero esordire il Pinguino su Detective Comics #58 (data di copertina dicembre 1941). Il nome del personaggio era ispirato a Willie The Penguin, un pinguino in frac e cilindro, mascotte della marca di sigarette Kool inoltre, come consuetudine nelle prime storie di Batman, anche il Pinguino era un abile ladro. Al suo colpo d'esordio riuscì a trafugare due preziosi dipinti (valore stimato 250.000 dollari dell'epoca) arrotolandoli nel bastone del suo ombrello da passeggio.

A differenza di altri suo colleghi però il Pinguino non solo agiva per sé ma anche vendendo i suoi ingegnosi piani al miglior offerente fra cui la malavita organizzata e varie organizzazioni criminali. Inizialmente il Dinamico Duo venne colto impreparato dall'audacia del criminale il quale però, dopo essere finito per la prima volta in prigione, iniziò una sorta di competizione a distanza con gli altri "illustri" membri della galleria dei nemici del Cavaliere Oscuro.

Divenne ben presto famoso, o famigerato, per l'uso sempre più spregiudicato dei suoi ombrelli bulgari capaci di contenere qualsiasi tipo di arma, trappola o congegno e per i suoi crimini a tema aviario. La particolarità del Pinguino della Golden Age è che le sue origini non vennero mai rivelate e addirittura il suo nome venne svelato solo nel 1946 in una delle strisce giornaliere che apparivano sui quotidiani; proprio in quella occasione si apprendeva, fra l'altro, che Oswald Cobblepot aveva una zia di nome Miranda.

Il Pinguino nella Silver Age

La mancanza di origini canoniche per il Pinguino vengono colmate da Bill Finger e Sheldon Moldoff su Batman #99 (data di copertina aprile 1956). Siamo agli inizi della Silver Age e Oswald Cobblepot è il figlio del proprietario di un negozio di uccelli mentre sua madre è gravemente invalida. Il piccolo Oswald è continuamente bersaglio di bullismo da parte dei suoi compagni di scuola per l'aspetto tondeggiante, l'andatura dinoccolata e il fatto che portasse con sé sempre un ombrello. Il motivo di questa bizzarra abitudine era legata alla morte del padre avvenuta per una polmonite presa dopo essere stato sorpreso da un acquazzone in mezzo alla strada senza avere un ombrello sotto cui ripararsi. La madre, temendo di perdere il giovane Oswald per lo stesso motivo, lo costringeva quindi ad andare sempre in giro con un ombrello.

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Dopo aver studiato ornitologia, il giovane Oswald iniziò a lavorare nel negozio di famiglia ora gestito dalla madre e dalla zia, Miranda. Tuttavia le dispendiose cure della madre fecero fallire l'attività il che portò Oswald sulla strada del crimine in cerca di vendetta contro quella società che prima lo aveva bullizzato e poi gli aveva tolto tutto. Il suo esordio come criminale non fu dei più semplici, anche fra i malavitosi infatti iniziò a circolare il nomignolo Pinguino tuttavia Oswald sfruttò a suo favore le sue apparenze. Con un ombrello bulgaro che nascondeva una pistola uccise un malavitoso di nome Angie prendendo il comando dei suoi uomini.

È l'inizio di una lunga serie di crimini a tema aviario. Il primo colpo del Pinguino fu il furto di un prezioso esemplare di airone prussiano, crimine che riuscì solo perché lo stesso Oswald fece una soffiata alla polizia sui suoi stessi complici. Nel primo scontro con Batman e Robin invece il criminale lasciò al Dinamico Duo una serie di indizi sotto forma di uova di pinguino.

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Se si volesse avere una idea del personaggio agli albori, il consiglio è recuperare Batman #169 (data di copertina febbraio 1965) di France Herron e Sheldon Moldoff in cui il Pinguino non solo fa bella mostra del suo arsenale di ombrelli bulgari ma riesce anche a mettere in scacco il Cavaliere Oscuro rendendolo di fatto suo inconsapevole complice. Potete recuperare questa storia in DC Comics Story 14 - Batman: La minaccia del Pinguino (RW Lion) oppure in DC Showcase Presenta 1 - Batman Volume 1 (Editoriale Cosmo).

Il Pinguino dopo Crisi sulle Terre Infinite

Così come per altri personaggio, anche il Pinguino viene rilanciato dopo Crisi sulle Terre Infinite ovvero l'evento che nel 1985 portò all'azzeramento dell'Universo DC. La sua prima apparizione post-Crisi è in Detective Comics Vol. 1 #568 (data di copertina novembre 1986) firmato da Joey Cavalieri e Klaus Janson mentre le sue nuove origini verranno svelate solo in Secret Origins Special #1 (data di copertina marzo 1989) di Alan Grant e Sam Kieth.

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Oswald Chesterfield Cobblepot era l'ultimo esponente di una delle più antiche famiglie aristocratiche di Gotham bullizzato da bambino per il suo aspetto fisico e ostracizzato dall'alta società da adulto per lo stesso motivo. La sua ossessione per gli ombrelli è molto simile a quella della sua controparte Silver Age: il padre era morto per una polmonite presa dopo essere stato sorpreso da un acquazzone senza avere un ombrello sotto cui ripararsi. La madre, iper-protettiva, lo constrinse da quel momento ad andare in giro sempre munito di ombrello.

Come facilmente intuibile, la versione "moderna" del personaggio, è meno ossessionata da crimini a tema aviario e dai suoi ombrelli bulgari. È interessante notare come Alan Grant, nella sua riscrittura, insiste nel sottolineare come il Pinguino sia un individuo completamente sano di mente e dal brillante intelletto. Ne è la prova dapprima la sua breve permanenza nella Suicide Squad (in cui viene reclutato dopo un fallito tentativo di furto di una coppia di rari falchi dalla Gotham University) in cui mette a punto la strategia per liberare una dissidente politica in Russia. Per evadere di prigione architetta un complesso piano con l'ipnotista Mortimer Kadaver che prevedeva, fra le altre cose, di fingere la propria morte.

Ben presto il Pinguino comprende che il tempo per ombrelli bulgari e furti di rari volatili è passato e decide di abbandonare il crimine. In realtà non è altro che un altro astuto piano: giocando in borsa e manipolando i mercati, Cobblepot ammassa una piccola fortuna che reinveste in un esclusivo club l'Iceberg Lounge. Il locale diviene il centro delle attività criminali di Gotham con il Pinguino che assume il ruolo all'occorrenza di mediatore, informatore o basista.

Il Pinguino nei New 52

DC azzera e rilancia il suo universo narrativo nuovamente nel 2011 con i New 52 e il Pinguino viene nuovamente rimaneggiato. Le sue nuove origini saranno ispirate a quelle del suo alter-ego cinematografico visto in Batman - Il Ritorno ma epurate dagli aspetti più gotici in favore di un insano complesso di Edipo nei confronti della madre. Non vi è, in questa versione del personaggio, l'ossessione per gli ombrelli e quella per i volatili è scaturita solo dalle deformità fisiche. Giovane criminale in ascesa durante l'Anno Zero (la saga che su Batman aggiunge nuovi tasselli alle origini del Cavaliere Oscuro) grazie al traffico d'armi si scopre che Willis Todd (il padre di Jason, il secondo Robin) è uno dei suoi scagnozzi (questa trama verrà poi ripresa nella serie Red Hood: Outlaw con Cappuccio Rosso che prenderà per un certo periodo il controllo delle operazioni di Cobblepot).

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Sempre su Batman di Scott Snyder e Greg Capullo nell'arco narrativo Gioco Finale, con il ritorno di Joker a Gotham, il Pinguino viene usurpato dall'Emperor Penguin ovvero il suo braccio destro Ignatius Ogilvy riprendendo il controllo del suo impero (criminale) solo grazie ad una temporanea alleanza con Batman. Nell'evento Forever Evil, il Pinguino viene appuntato sindaco di Gotham dal Sindacato del Crimine d'America.

Il Pinguino nell'era Rinascita, Infinite Frontier e Dawn of DC

Nell'era Rinascita e Infinite Frontier, il Pinguino è protagonista di due archi narrativi in analessi. Il primo è La Guerra degli Scherzi e degli Enigmi scritto da Tom King in cui Cobblepot approfitta del vuoto di potere lasciato dal boss Carmine Falcone per diventare il riferimento della malavita di Gotham, trama che verrà poi ripresa e chiusa nella serie Batman Eternal. Il secondo è Progetti Oscuri, scritto da James Tynion IV, si scopre che la sua ascesa è stata propiziata dal misterioso Designer.

Ancora più radicale sarà il cambio durante Dawn of DC. Ritroviamo il Pinguino morente in un letto di ospedale in Batman Vol. 3 #125 (data di copertina luglio 2022) dove apparentemente esala il suo ultimo respiro. Lo ritroviamo mesi dopo, con una nuova identità, a Metropolis dove sembra essersi lasciato il crimine alle spalle. È l'incipit della nuova serie di 12 numeri scritta da Tom King, prossimamente in arrivo in Italia grazie a Panini DC Italia. 

Il Pinguino: i migliori fumetti da recuperare

Pinguino - Dolore e Pregiudizio di Gregg Hurwitz e Szymon Kudranski

Gregg Hurwitz è lo scrittore che ha il compito di rilanciare il Pinguino nell'era New 52 rivisitandone le origini e riprendendo alcune alcune suggestioni che Jason Aaron aveva suggerito nel one-shot Joker’s Asylum: Penguin #1 (1998). La versione cinematografica tragicamente gotica e grottesca di Tim Burton si fonde con la lucidità con cui il personaggio era stato reintrodotto nell'universo a fumetti a metà anni 80. È proprio in Pinguino - Orgoglio e Pregiudizio che la famiglia Cobblepot come parte dell'aristocrazia di Gotham entra organicamente in continuity.

Perché leggerlo: Pinguino - Orgoglio e Pregiudizio è una miniserie in 5 albi che gioca su una tensione costruita in maniera semplice ma efficace: nel presente il Pinguino è un uomo d'affari rispettato e temuto, senza scrupoli, brutale e spietato mentre alcune suggestive sequenze in analessi ci mostrano la altrettanto brutale infanzia del piccolo Oswald che trova conforto solo nell'amore della madre malata. Un amore che degenera progressivamente ma inesorabilmente mentre le vessazioni del padre e dei fratelli lo portano all'esasperazione e poi ad un gesto inconsulto che lo segnerà per sempre.

L'autore cerca quindi di suscitare compassione nel lettore (la miniserie si apre con una scena del tutto simile a quella di Batman - Il Ritorno) ma di contro riesce a cesellare un Pinguino incredibilmente letale perché ora più tridimensionale nella sua apatia verso il prossimo e nei suoi eccessi di rabbia ma anche nelle sue capacità strategiche. Ottima la prova di Szymon Kudranski alle matite e Jon Kalisz ai colori. Non cedendo alla tentazione di marcare i tratti grotteschi del personaggio, e spesso delle stesse trame delle storie che lo vedono protagonista, Kudranski opta per uno stile chiaroscurale con un tratteggio pesante e grezzo che dona un'aura di cinerea solennità al racconto in bilico fra gotico e noir.

Come recuperarlo: Pinguino - Dolore e Pregiudizio venne proposto da RW Lion in volume cartonato e brossurato.

Il trionfo del Pinguino di John Ostrander e Joe Staton

All'epoca dell'uscita di Batman Il Ritorno, DC realizzò diverso one-shot formato prestige fra questi figura Il Trionfo del Pinguino, 46 pagine uscite negli Stati Uniti a luglio 1992. Il grande John Ostrander (Suicide Squad, Martian Manhunter) ai testi e il leggendario Joe Staton alle matite decisero però di realizzare una storia decisamente più realistica sul personaggio andando in una direzione diametralmente opposta a quella gotica della pellicola di Tim Burton.

Oswald Cobblepot realizza che l'epoca dei crimini a tema aviario e delle sfide a colpi di ombrelli bulgari con Batman è terminato. Inizia così una lunga e laboriosa scalata al successo e alla "legalità": Cobblepot architetta un piano per arricchirsi giocando, ovviamente sporco, in borsa ammassando così una fortuna. L'obbiettivo è quello di avere i mezzi per eliminare Batman e contestualmente sostituirsi sulla scena gothamita a Bruce Wayne.

Perché leggerlo: questa storia, una delle più sottovalutate sul Pinguino, mette in luce ancora una volta, ma in maniera più celebrale e decisamente moderna per l'epoca, le sue capacità organizzative nonché il suo grado di pericolosità qualora lo si lasci agire indisturbato nell'ombra. Ma non solo: i due autori capire che i lettori erano diventati insofferenti nei confronti di quegli espedienti tipici dei villain dei fumetti, e a cui non sfuggivano neanche quelli batmaniani. Cercarono così di dare al personaggio una impronta realistica e contemporanea che da lì a qualche tempo sarebbe diventata preponderante, con risultati altalenanti, in tutta la produzione di comics mainstream.

Come recuperarlo: Il Trionfo del Pinguino arriverà in Italia con un mostruoso ritardo, nel settembre 1998 per la precisione, e nella collana DC Prestige della Play Press.

Neve & Ghiaccio di Alan Grant & Norm Breyfogle

Neve & Ghiaccio è una storia in due parti pubblicata su Detective Comics #610-611 (data di copertina gennaio/febbraio 1990) firmata da Alan Grant con matite del grande Norm Breyfogle. Si tratta di una storia dal tono decisamente diverso dalla produzione batmaniana di quegli anni a suo modo innovativa e decisamente convincente. Si tratta infatti a tutti gli effetti di una black comedy.

Perché leggerlo: il Pinguino si fa mesmerizzare dall'ipnotista Mortimer Kadaver per fingere la propria morte ed evadere così di prigione. Un piano "classico" e che incredibilmente riesce ad ingannare anche il più grande detective del mondo. Peccato che l'avidità tradisca il Pinguino in una girandola di avvenimenti surreali che lo riporteranno ad incrociare nuovamente la strada di Batman e inevitabilmente anche quella della prigione. 

Come recuperarlo: trovate Neve & Ghiaccio nel volume Batman: Il Cavaliere Oscuro Detective 4 da poco pubblicato da parte di Panini DC Italia.

Il Caso del Pinguino di AA.VV.

Questa storia in tre parti appare su Batman #448, Detective Comics #615 e Batman #449 (data di copertina giugno 1990) ed è firmata da Alan Grant, Marv Wolfman, Jim Aparo, Norm Breyfogle e Mark Bright ovvero alcuni dei migliori autori che lavorarono sulle testate del Cavaliere Oscuro fra la fine degli anni 80 e i primi anni 90. Il loro merito fu quello di cercare un nuovo canone fra il millerismo e gli approcci più classici che affondavano le loro radici negli anni 60 e 70. Questa ennesima "reinvenzione" del Pinguino ne è la prova.

Perché leggerlo: dopo essere nuovamente evaso di prigione, il Pinguino non resiste all'impulso di organizzare un crimine a tema aviario e con l'aiuto del dotatissimo Harold Allnut metterà a punto un congegno che, grazie alle microonde, gli permette di utilizzare ignari volatili per i suoi misfatti. Batman ovviamente non può non cogliere l'inequivocabile firma in calce ai crimini. Non solo il Pinguino viene malamente raicciuffato ma Batman acquisisce anche un prezioso alleato come Harold Allnut.

Come recuperarlo: trovate Il Caso del Pinguino in Batman di Norm Breyfogle Volume 3 edito da Planeta DeAgostini.

Batman Terra Uno di Geoff Johns & Gary Frank

Geoff Johns, uno dei demiurghi della DC contemporanea, e Gary Frank sfruttano la cornice narrativa ed editoriale dell'elseworld per rielaborare il mito di Batman nella trilogia di graphic novel raccolte sotto il titolo di Batman Terra Uno. In questa rielaborazione, il Pinguino gioca un ruolo fondamentale soprattutto nel primo volume.

In questa realtà alternativa infatti Oswald Cobblepot è un milionario corrotto che sta correndo alla carica di sindaco di Gotham contro Thomas Wayne, una elezione che termina nel sangue proprio con l'omicidio di quest'ultimo. Dopo molti anni Bruce Wayne è convinto che l'omicidio sia stato commissionato proprio da Cobblepot, tanto da spingersi ad adottare l'identità di Batman per indagare sempre più a fondo, ma non senza difficoltà, e scoprendo una città stretta nella morsa della corruzione e della paura.

Perché leggerlo: Batman Terra Uno è una lettura a tratti straniante soprattutto per il modo in cui l'autore capovolge alcuni assunti tipici della narrazione batmaniana risultando in egual misura incredibilmente accessibile e appagante. In questo affresco la figura del Pinguino è quella di un villain estremamente lucido, spietato e molto attuale per intenti e modalità di esecuzione.

Come recuperarlo: Panini DC Italia ha ristampato i 3 graphic novel in corposo volume cartonato deluxe.

Il Pinguino in TV e nelle serie animate

La popolarità del Pinguino è data da due interpretazioni in altri media oltre il fumetto, diametralmente opposte, ovvero quella di Burgess Meredith nella serie TV degli anni 60 e quella di Danny DeVito in Batman Il Ritorno del 1992.

L'interpretazione di Meredith (il Mickey Goldmill della serie Rocky) porta all'estremo l'estetica campy della serie TV e l'inclinazione del personaggio per l'utilizzo di ombrelli bulgari di varia forma e fattura e per i bizzarri crimini a tema aviario.

Alla sua fisicità, l'attore aggiungerà anche, come segno distintivo la risata, che nacque per imitare il tipico gracchiare dei pinguini e fu ottenuta grazie all'ausilio del caratteristico bocchino lungo che però aveva una controindicazione: irritava la gola di Meredith che era un ex-fumatore.

Prima di Burgess Meredith si racconta che la parte fu offerta a Spencer Tracy il quale pose come condizione necessaria per accettare il ruolo quella di uccidere Batman in un episodio. Burgess Meredith riprenderà il ruolo del Pinguino anche nel lungometraggio del 1966. In TV il personaggio tornerà in protagonista nella serie Gotham interpretato da Robin Lord Taylor. 

Il Pinguino appare in numerosi adattamenti animati e film animati DC a partire da una delle primissime interazioni animate ovvero The Adventures of Batman della Filmation doppiato da Ted Knight. Apparirà anche in varie stagioni di Super Friends fino a Batman: The Animated Series in cui il suo look è chiaramente ispirato a quello di Batman Il Ritorno e dove sarà doppiato da Paul Williams. Una piccola curiosità su questa versione: è l'unico villain della serie animata, insieme a Joker, a non avere un episodio che ne rinarra le origini.

Sono imprescindibili due episodi ovvero Illusione d'amore (Stagione 1 Episodio 47) in cui Cobblepot, appena uscito di prigione, cerca di rigare dritto ma una coppia di ricchi borghesi decide di prenderlo come bersaglio portandolo nuovamente sulla strada del crimine e Il Meccanico (Stagione 1 Episodio 55) quando il villain riesce a sabotare addirittura la Batmobile.

Nel recente lungometraggio animato Batman: The Long Halloween è stato doppiato David Dastmalchian, il Polka-Dot Man di The Suicide Squad - Missione Suicida.

Il Pinguino al cinema da Batman Il Ritorno a The Batman

Dopo l'apparizione nel lungometraggio del 1966, il Pinguino tornerà al cinema nel 1992 in Batman Il Ritorno interpretato da Danny DeVito, scelto proprio perché fisicamente molto simile a Burgess Meredith.

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L'approdo del Pinguino al cinema tuttavia è stato a dir poco rocambolesca. Inizialmente compariva nella prima sceneggiatura scritta da Tom Mankiewicz per il film del 1989. Sarebbe dovuto essere un trafficante d'armi proveniente dalla Russia o dall'Europa dell'est amante del freddo. Per questo ruolo si pensò a Peter O'Toole. Cassata questa sceneggiatura, il personaggio tornò nella sceneggiatura di Sam Hamm per il sequel del film, fortemente influenzata dal noir Il Mistero del Falco, che avrebbe avuto come antagonisti un Pinguino e una Catwoman alla ricerca di un misterioso tesoro.

Erano gli studios che insistevano per portare il Pinguino al cinema perché lo ritenevano il villain più popolare dopo Joker, in base ai riscontri proprio della serie TV degli anni 60, tanto da riuscire a convincere Tim Burton a sostituire nella sceneggiatura finale Killer Croc con il Pinguino. Al regista fu tuttavia concessa libertà di rivisitare profondamente il personaggio che ebbe così nuove origini e un look completamente rinnovato.

Il Pinguino di Tim Burton era il figlio deforme di Esther e Tucker Cobblepot (nel film sarebbe dovuto essere proprio Burgess Meredith il padre di Oswald Cobblepot ma l'attore si ammalò gravemente poco prima delle riprese) abbandonato proprio per il suo aspetto fisico nelle fogne di Gotham. Il bambino tuttavia sopravvisse e venne accolto dal Red Triangle Circus Gang, un circo dove si esibì fino a quando, a 33 anni, ritornò in società rivendicando il suo retaggio e candidandosi a sindaco di Gotham con l'appoggio di Max Shreck (Christopher Walken). Piccola curiosita: questa parte del plot è ispirata proprio da un doppio episodio della serie TV degli anni 60, intitolati Hizzoner the Penguin e Dizzoner the Penguin, dove il Pinguino si candidava proprio a sindaco di Gotham.

Il nuovo Pinguino nasceva da una illustrazione di Tim Burton ispirata al Gabinetto del Dottor Caligari. Il costume venne rimaneggiato abbandonando i colori sgargianti degli anni 60 in favore di un look più gotico. Fu Stan Winston (Edward Mani di Forbice) a realizzare le protesi. Per vestire e truccare l'attore ci volevano circa 4 ore e mezza e lo stesso DeVito era costantemente a disagio a causa dei chili di silicone delle protesi, disagio che sfruttò a suo favore non uscendo quasi mai dal personaggio durante le riprese e inserendo spesso fra una battuta e l'altra veri lamenti causati da questo disagio. Piccola curiosità: la saliva grigiasta del Pinguino è una mistura di collutorio e colorante alimentare creata dallo stesso attore.

Dal 1992 bisogna balzare al 2022 per ritrovare il Pinguino al cinema. Ad offrire una sua nuova radicale intepretazione è Colin Farrell. Oswald "Oz" Cobblepot, meglio conosciuto nel sottobosco criminale di Gotham come il Pinguino, è il braccio destro di Carmine Falcone (John Turturro). Meno gotico di quello di Burton e meno grottesco di quello classico, il Pinguino di Farrell è ispirato al personaggio di Fredo Corleone (originariamente interpretato da John Cazale) della saga de Il Padrino. 

L'attore ha sottolineato come entrambi i personaggi siano insicuri e siano in una posizione di sudditanza nei confronti del mondo che li circonda:

Matt Reeves [il regista di The Batman - NdA] mi parlò di Fredo perché è un personaggio menomato dal senso di insicurezza causato dalla sua famiglia composta da uomini forti, intelligenti, capaci, violenti. Per questo motivo la tradisce, perché è un debole ma è anche un debole ed un emarginato. C'è questo stesso tipo di frattura alla base del Pinguino, da un lato l'ambizione e il desiderio di scalare le gerarchie del mondo criminale. Dove porterà questa scalata... mi piacerebbe esplorarlo in un secondo film, se mai dovesse esserci.

Alcune curiosità sulla trasformazione di Colin Farrell nel Pinguino:

  • non si tratta di una trasformazione digitale dell'attore ma di ben 4 ore sulla sedia del trucco
  • l'attore oltre a non essere stato riconosciuto più volte sul set, ha testato il make-up andando in uno Starbucks come Oz Cobblepot
  • gli studios non hanno permesso che il Pinguino fumasse, Farell ha provato a barattare l'iconica sigaretta con bocchino con un sigaro stile Al Capone ma gli studios sono stati inamovibili

Il Pinguino - la serie TV

Colin Farrell tornerà a interpretare Oswald Cobblepot in The Penguin, serie TV in 8 episodi ambientata nello stesso universo di The Batman. La serie arriverà in Italia, in contemporanea con gli Stati Uniti, in autunno in esclusiva su Sky e in streaming su NOW.

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Oltre a Colin Farrell, il cast include Cristin Milioti, Rhenzy Feliz, Michael Kelly, Shohreh Aghdashloo, Deirdre O'Connell, Clancy Brown e Michael Zegen. I produttori esecutivi della serie sono Matt Reeves, Dylan Clark, Colin Farrell, Lauren LeFranc (anche sceneggiatrice e showrunner), Craig Zobel (regista dei primi tre episodi), Bill Carraro e Daniel Pipski.

Il Pinguino nei videogiochi

Il Pinguino è uno dei primi villain con Batman deve combattere nei videogiochi. Dobbiamo addirittura ritornare al 1988 al seminale Batman: The Caped Crusader (realizzato da Ocean Software e uscito per Amiga, Amstrad CPC, Apple II, Atari ST, Commodore 64, MS-DOS e ZX Spectrum) uno dei videogiochi migliori in assoluto dedicati a Batman ma anche uno dei più difficili perché univa fasi di combattimenti ad una serie di puzzle non semplicissimi. Il Pinguino sarà ovviamente uno dei boss dell'ottimo Batman Returns, adattamento videoludico del film, uscito per le console a 16-bit.

Il personaggio rivestirà poi un ruolo di primo nelle serie LEGO Batman, Batman Arkham (in versione boss mafioso ovviamente) e rimaneggiato sia nelle origini che nel look in Batman: The Telltale Series. Compare con un cammeo anche in Injustice: Gods Among Us e sarebbe dovuto essere un personaggio giocabile in Injustice 2 ma poi è stato cancellato sia dal roster iniziale che dai successivi DLC.

Piccola curiosità invece sulle action figures. La figure uscita per la serie Super Powers Collection della Kenner sarà la figure "definitiva" del personaggio. Il suo prototipo infatti verrà riutilizzato sia dalla Toy Biz per la successiva serie DC Super Heroes che dalla stessa Kenner che, con un abile paint job e modificando gli accessori all'interno della confezione, la riproporrà anche per la linea di figures dedicata al film Batman Il Ritorno.

Immagine di copertina da Batman: Una Brutta Giornata 3 - Il Pinguino

 

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