The Batman: curiosità e retroscena sul film con Robert Pattinson

Autore: Domenico Bottalico ,

The Batman è già disponibile su Netflix. Qualora abbiate appena visto o rivisto il film, con l'ausilio delle molte interviste concesse dai protagonisti e di alcuni ottimi libri come The Art of The Batman abbiamo raccolto tantissime curiosità e qualche interessante retroscena su quest'ultima plumbea rivisitazione del mito di Batman.

The Batman: curiosità, riferimenti e easter-egg

C'è il Joker in The Batman e chi lo interpreta?

Tecnicamente il Joker non compare in The Batman ma nella scena post-crediti è possibile udire la voce di un misterioso paziente dell'Arkham Asylum mentre dialoga con l'Enigmista. Il dialogo si conclude con una risata isterica.

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Qualche settimana dopo l'uscita del film, lo stesso regista Matt Reeves ha fugato ogni dubbio diffondendo sull'identità di questo "misterioso paziente" con una scena inedita in cui, seppur non chiaramente, compare il Joker. Si tratta di una nuova versione del personaggio interpretato da Barry Keoghan. 

Eccovi la scena in questione:

Batman si rivolge al Joker sperando di poter avere dal criminale un suggerimento su come poter catturare l’Enigmista. La scelta di tagliare la scena sembra azzeccata, se non altro perché rivela molto delle motivazioni dietro il modus operandi dell'Enigmista stesso. Non si tratta però infatti di una scena post-crediti ma è collocabile più o meno a metà film. A tal proposito se osservate attentamente la scena Batman consegna un fascicolo al Joker salvo poi vederselo restituire senza una graffetta, arma più che sufficiente per una evasione.

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La scena è chiaramente ispirata all’incontro tra Clarice Sterling e Hannibal Lecter ne Il silenzio degli Innocenti. Per quanto riguarda l'interpretazione di Barry Keoghan invece, il suo Joker è ispirato a quello di Lee Bermejo visto nel graphic novel Joker ed al Gwynplaine di Conrad Veidt ne L'uomo che Ride, pellicola del 1928 considerata una delle massime espressioni del cinema impressionista tedesco, e fonte d'ispirazione originale per Bob Kane e Bill Finger al momento della creazione del personaggio.

Sull'iconico villain, Reeves ha detto:

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Questo Joker ha una malattia congenita e, come il Fantasma dell’Opera, non può sorridere. Diciamo che è una sorta di The Elephant Man al contrario: lì l'aspetto grottesco nasconde una bellezza interiore, qui invece è la base per una visione nichilista del mondo. Per questo motivo, questo individuo ha sviluppato una concezione ambigua della natura umana, una psicologia labirintica e un personaggio enigmantico.

Reeves ha spiegato poi che la scena non serve, come nello stile del Marvel Cinematic Universe, per lanciare un sequel. Il regista si è sbilanciato dicendo addirittura che non sa se nel sequel ci sarà posto per il Joker! Una affermazione che forse serve a depistare gli spettatori così come accadduto per il casting di Barry Keoghan indicato nei crediti ufficiali del film sin dall'inizio come Stanley Merkel. Si tratta di un intelligentissimo easter-egg in quanto il personaggio è il primo partner di James Gordon quando arriva a Gotham (introdotto da Frank Miller e David Mazzucchelli in Batman #405) nonché la prima vittima de L'Impiccato in Vittoria Oscura.

The Batman doveva avere per protagonista Ben Affleck?

Sì, è vero. Inizialmente The Batman avrebbe dovuto avere Ben Affleck come protagonista ovvero il Batman scelto da Zack Snyder per i suoi Batman v Superman: Dawn of Justice e Zack Snyder's Justice League. Il film stand alone, che sarebbe stato co-scritto, diretto ed interpretato dallo stesso attore e che, secondo quanto ufficiosamente trapelato, sarebbe stato influenzato dalla trilogia videoludica Arkham e avrebbe esplorato la morte di Robin con Deathstroke, interpretato da Joe Manganiello, nei panni del villain principale.

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Successivamente la regia fu offerta Matt Reeves che ha parlato proprio dei piani iniziali sul film dicendo che: 

Lessi la sceneggiatura che avevano in mano in quel momento ed era assolutamente valida, un ottima interpretazione del personaggio. Era completamente orientata all'azione ed era strettamente connessa al resto del DCEU con cammei di altri personaggi di altri film e di altri personaggi dei fumetti. Ma non appena la lessi capii subito che non era l'approccio che avrei utilizzato io e dissi: "Sentite, probabilmente non sono il regista che fa per voi". Poi spiegai cosa amavo del personaggio e che ci sono stati tanti film grandiosi sul personaggio ma se avessi dovuto farlo, l'avrei dovuto fare a modo mio di modo da capire cosa fare, come farlo, dove posizionare la camera, cosa dire agli attori e quale sarebbe stata la storia che volevamo raccontare. Quella versione, dissi, è assolutamente valida ed entusiasmante ma non è la mia. Era molto bondiana ma non fu qualcosa che cui sentii una connessione.

Quanto dura The Batman?

The Batman è il film più lungo in assoluto mai realizzato dedicato al Cavaliere Oscuro. Dura infatti ben 2 ore e 55 minuti con 8 minuti di crediti finali.

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Parlando con il The New York Times, Matt Reeves ha difeso la durata del film dicendo che scelta di un racconto così dilatato è servita per dare risalto a ogni aspetto di questa nuova incarnazione del Cavaliere Oscuro:

Una volta che avrete visto il film, credo che la durata smetterà di essere un problema. È immersivo, ti guida e ti tiene coinvolto. Gotham è sempre stata una metafora del nostro mondo, Gotham è la versione oscura. Ci sono stati momenti in cui, mentre gli eventi si svolgevano, stavamo assistendo da Londa e ci chiedevamo ‘O mio Dio, il nostro mondo è peggio di Gotham?’

A tal proposito ha parlato anche del rating del film dicendo che non è mai stata presa in considerazione l'ipotesi di realizzare un film vietato ai minori o Rated R. Reeves ha poi confermato che non esiste alcuna Director's Cut Rated R e che ha scritto sin dall'inizio il film avendo in mente il rating PG-13:

Devo dire che mi hanno dato completa fiducia e libertà su tutto, ma c'è un aspetto su cui non hanno potuto transigere. Sin dall'inizio volevano che il film mantenesse il rating PG-13 perchè si trattava pur sempre di Batman e ci avevano investito molto. Sapevano il lavoro che avevo svolto con il Pianeta delle Scimmie e mi hanno sempre supportato. Sono riuscito a spingere al massimo i limiti del rating PG-13 e realizzare al tempo stesso un film noir e maturo.

Il budget di The Batman ammonta a solo di 200 milioni di dollari (inclusa la promozione). Si tratta di un budget decisamente "ridotto" rispetto allo standard dei cinecomics basti pensare che L’Uomo D’Acciaio, Wonder Woman 1984, Aquaman, Batman V Superman: Dawn of Justice e Justice League sono costati oltre 200 milioni di dollari senza promozione. A fronte di questo budget, The Batman ha incassato circa 772 milioni di dollari globalmente.

Il batsimbolo è ricavato dalla pistola che ha ucciso i Wayne?

Uno dettaglio che ha colpito i fan sin dai primissimi teaser di The Batman è stato il simbolo del pipistrello sul petto del nuovo costume. Una delle teorie più suggestive, ripresa da una storia contenuta all'interno del celebrativo Detective Comics #1000, era quella che fosse ricavato dalla pistola che aveva ucciso i coniugi Wayne.

La teoria è stata però smentita da Matt Reeves:

Volevo qualcosa di pratico, ovviamente non si tratta di una pistola né di quella pistola in particolare anche se i fan ci hanno ricamato molto. Non volevo che fosse semplicemente un simbolo ma qualcosa di funzionale, tattico. Ed in effetti si tratta di un coltello Glauca B1, modificato affinché fosse incastonato nel corazza del petto e potesse essere usato realmente. In un paio di occasioni durante il film lo vediamo staccarlo e lanciarlo.

Batman si inietta il Venom alla fine del film?

Un'altra teoria che ha preso subito piede fra i fan è quella relativa a una delle scene finali del film. Mentre sta combattendo sospeso sulla passerella contro gli emulatori dell'Enigmista, vediamo Batman iniettarsi nella coscia una fiala piena di un imprecisato liquido. Molti infatti hanno subito pensato al Venom, letale steroide usato da una delle grandi nemesi del Cavaliere Oscuro, Bane, e che la scelta di indugiare su quel particolare fosse in qualche modo un possibile indizio per il sequel rifacendosi così a Veleno, storia scritta da Denny O'Neil nel 1991 e apparsa sulla serie cult Legends of the Dark Knight.

Il libro The Art of The Batman smentisce queste teoria, confermando ancora una volta che tutto l'equipaggiamento di Batman è studiato per avere un utilizzo pratico. Nello specifico la fiala utilizza in quel frangente contiene della semplice epinefrina.

Che macchina è la Batmobile di The Batman?

Ovviamente non si tratta di un'auto attualmente in commercio ma la Batmobile di The Batman è stata creata utilizzando il pianale di una Dodge Charger del 1969 su cui è stato montato un motore V8 Chevrolet Crate LS3 da 700 cavalli modificato. Fra le altre componenti estetiche riconoscibili ci sono ci sono quelle di una Camaro e di una Stingray. Per il film sono state realizzati in tutto 4 veicoli di cui uno completamente elettrico motorizzato Tesla. 

La Batmobile è stato il primo "oggetto di scena" su cui hanno lavorato il regista Matt Reeves e il production designer James Chinlund. In un più di una intervista i due hanno confermato che l'idea alla base della nuova Batmobile era quella di avere un'auto vera, funzionante, devastante ma non un carro armato o un prototipo futuristico.

Nei film di Christopher Nolan la Batmobile era un carro armato, una idea brillante. Riflettendoci però ho pensato che se questo vigilante fosse un solitario e tutti i suoi gadget fossero auto-costruiti anche la sua auto doveva essere assemblata. È una macchina, una muscle car in cui si distinguono diverse parti di diverse auto che lui ha messo insieme.

Nel romanzo prequel Before the Batman: An Original Movie Novel (inedito in Italia) viene rivelato che la macchina viene ritrovata proprio all'interno della Batcaverna. Il giovane e solitario Bruce inizia così un laborioso processo di restauro ed elaborazione ed inizialmente veniva usata per ricercare il brivido della velocità e addirittura per gare clandestine.

L'ispirazione per il design e l'aspetto della Batmobile deriva da Christine - La Macchina Infernale di Stephen King e John Carpenter. A tal proposito, il regista ha detto:

La Batmobile deve apparire dall’ombra per intimidire, quindi l’ho pensata quasi come nel romanzo di Christine di Stephen King. Mi piaceva l’idea dell’auto stessa come una figura horror, che aveva un aspetto animalesco per spaventare davvero a morte le persone che Batman sta inseguendo.

Aspetto da non sottovalutare è anche quello relativo al suono della Batmobile. Il sound editor Will Files ha confermato che il ruggito del veicolo è l'insieme di diversi suoni fra cui il tappo di una bottiglia di vino che salta dopo essere stata stappata, il suono di due auto diverse ovvero una Bronco del 1972 e una Bronco del 1980, e un razzo. Il mix è stato creato affinché il ruggito non fosse accostabile a nessun veicolo commerciale o a nessun prototipo. Inoltre per registrarlo è stata usata una distorsione naturale ovvero è stato registrato con dei microfoni posizionati davanti ad un impianto PI che lo riproduceva. La stessa tecnica è stata usata per Jurassic Park e più recentemente per Godzilla.

Alcune curiosità sugli altri veicoli visti in The Batman:

  • Bruce Wayne arriva al funerale del sindaco guidando una Corvette Stingray Split-window del 1963
  • Catwoman guida una muscle bike basata su una BMW R Nine T Cherry's Company Highway Fighter (realizzata da Kaichiroh Kurosu). La moto è facilmente identificabile dal motore boxer ben in vista
  • Bruce Wayne guida una rat bike basata su una Honda DOHC CB750 mentre Batman guida muscle bike basata su una Harley-Davidson FL Softail e su una Harley Davidson Fat Bob.
  • Nella scena dell'inseguimento in auto, il Pinguino guida una Maserati Quattroporte
  • Nella Batcaverna c'è una scena in cui è ben visibile un motore smontato: è sempre un V8 Chevrolet.
  • Durante le riprese del film non è stato mai permesso a Robert Pattinson di guidare da solo la Batmobile. Questo perché il team degli stuntman, su suggerimento del regista, ha fatto provare la Batmobile all'attore che è letteralmente "sparito" per circa 25 minuti cercando di realizzare gli stunt che aveva imparato con auto "normali".

Quando uscirà The Batman 2?

Il sequel di The Batman è stato annunciato poche settimane dopo l'uscita al cinema, ad aprile 2022. È stato già confermato il ritorno Matt Reeves alla regia e quello di Robert Pattinson nei panni di Bruce Wayne/Batman. Al momento Warner Bros. Discovery ha fissato l'uscita di The Batman 2 (titolo provvisorio) per il 3 ottobre 2025 (via Variety).

Il produttore Dylan Clark ha spiegato qual è stato l'approccio al film e quali sono le speranze per il futuro del franchise:

Essendo il primo film standalone su Batman in oltre 10 anni, la speranza è quella di poter gettare delle basi su cui costruire altre storie.

Robert Pattinson, ormai in sintonia con il personaggio, ha detto:

Ho una specie di mappa su come sviluppare la psicologia di Bruce Wayne e su come farlo crescere nei prossimi due film. Mi piacerebbe molto lavorarci.

A quali film e fumetti è ispirato The Batman?

Uno dei temi centrali di The Batman è la corruzione. Per questo, Matt Reeves, ha descritto il film sempre come una detective story. C'è un detective, Batman, in un mondo di poliziotti corrotti che cerca di risolvere un caso. In questo senso, l'approccio è realistico perché Batman non avrà super-poteri ma "solo" convinzione e determinazione.

Il protagonista Robert Pattinson ha sottolineato questo aspetto di The Batman e e come questo si riconnetta alle radici del personaggio:

Quando ho incontrato Matt Reeves per la prima volta, mi disse che voleva realizzare un film che mettesse in primo piano le abilità di detective di Batman. Mi sembrò un approccio interessante ma solitamente quando i registi parlano di "noir" e "detective" alludono ad un certo tipo di fotografia o di atmosfera invece Matt ha basato tutto il film sulle abilità deduttive di Batman come in molte delle prime storie del personaggio. È qualcosa che nei fumetti in diverse forme e declinazioni è rimasto mentre nei film è sempre stato solo accennato.

Il regista ha citato 3 grandi classici polizieschi degli anni 70 come fonte di ispirazione per The Batman.

  • Chinatown. Il film del 1974 in cui Jack Nicholson interpreta l'investigatore privato J. J. "Jake" Gittes che, nella Los Angeles del 1937, scopre una cospirazione supportata da una fitta rete di corruzione. Reeves ha citato soprattutto il taglio neo-noir del film come influenza per The Batman.
  • The French Connection (Il Braccio Violento della Legge). Il film del 1971 con Gene Hackman in cui due investigatori della Narcotici di New York, Jimmy Doyle e Buddy Russo, dalla vita sregolata, solitaria e dai metodi assai violenti, sono in difficoltà con i propri superiori a causa del fallimento di alcune operazioni. Basandosi solo su vaghi indizi, seguono una pista che li porta a scoprire una grossa spedizione di droga proveniente da Marsiglia, gestita da un misterioso trafficante francese, Alain Charnier. Reeves ha citato la brutalità del film e il suo tono realistico e serrato come ispirazione per The Batman.
  • Taxi Driver. La pellicola del 1976 con Robert De Niro nei panni del tassista/giustiziere Travis Bickle. Reeves ha citato il film perché è sostanzialmente la descrizione di un posto che penetra nella mente del protagonista così come accadrà a Bruce Wayne/Batman con Gotham.

Altra peculiarità di The Batman è che non si tratta di una origin story. Dalla sinossi ufficiale sappiamo che Batman opera da circa due anni a Gotham City e Reeves ha descritto Batman, all'inizio della pellicola, come nel mezzo di un "esperimento di criminologia" mentre questo Bruce Wayne è molto "umano" e pieno di contraddizioni.

Reeves ha voluto emanciparsi dalla tradizione del racconto della storia delle origini del personaggio:

Non ho mai voluto raccontare una storia delle origini. Sapevo di voler raccontare una storia che valorizzasse l’aspetto investigativo di Batman, perché non lo abbiamo visto ed è alla base della sua storia. Quado ho iniziato a pensarci, per me era importante la centralità di Batman…spesso, quando diventa Batman, Bruce non ha più importanza, come individuo. Puoi avere grandi nemici che entrano in scena, Batman arriva e li affronta. Io volevo realizzare una storia di Batman, in cui fosse ancora alle prime armi, in cui dovesse evolversi. Volevo realizzare una storia basta sull’indagine di questo preciso mistero che lo condurrà su un piano personale e lo colpirà duramente

A tal proposito sono molto interessanti le fonti di ispirazioni fumettistiche citate dal regista perché oltre ai classici Anno Uno e Il Lungo Halloween c'è anche Batman - Ego del compianto Darwyn Cooke.



Ego una storia uscita nel 2000 fortemente influenzata da Batman: The Animated Series. Scava profondamente nella psicologia di Bruce Wayne e nella sua decisione di trasformarsi in Batman. Cooke tratta Bruce e Batman come due personaggi separati tant'è vero che il perno della storia è un loro lungo dialogo che lo stesso Cooke disse essere ispirato al film del 1981 La mia cena con André diretto da Luis Malle in cui un regista e uno sceneggiatore conversano su come realizzare un film.

Collegato alla mitica serie animata è anche il paragone che il protagonista Robert Pattinson fa parlando del tono del film citando il lungometraggio animato La Maschera del Fantasma:

Credo davvero che il tono di The Batman sia diverso da quello di tutti gli altri film, è fresco. Nei fumetti Batman è qualcuno di più instabile e leggendo fra le righe è facile rintracciare anche una certa tristezza. Nei film invece viene anteposto maggiormente il suo lato eroico. In The Batman facciamo l’opposto, abbiamo cercato di catturare il tumulto interno del personaggio. Secondo me l’unico esempio che si potrebbe fare è con il lungometraggio animato La Maschera del Fantasma. Quando lo vidi realizzai che essere Batman era una maledizione, un fardello. Ma l’hai deciso lui no? Invece non è così lui, Bruce Wayne, deve essere Batman, è stato scelto non il contrario. Credo che questo conflitto non sia mai stato esplorato nei film live action.

Dove è stato girato The Batman e a quale città si ispira Gotham City?

Il film è stato per la maggior parte girato nel Regno Unito. La Gotham City di The Batman è la città scozzese di Glasgow. Matt Reeves ha voluto mantenere un approccio realistico all'iconica iconografia del personaggio.

Un esempio pratico è la Batcaverna che è ispirata alla ferrovia segreta sotterranea di New York.

A tal proposito, dice il regista:

L’idea alla base della nostra versione della Batcaverna è che a Gotham ci fossero queste famiglie importanti che avevano le loro carrozze private e che si muovessero dalle loro abitazioni al capolinea che è alla base della Wayne Tower.

Le scene ambientate nel cimitero sono state registrate alla necropoli della già citata Glasgow in Scozia e sono state girate alcune scene all'Hartwood Hospital, un ospedale abbandonato a Shotts, sempre in Scozia. A Liverpool, le riprese si sono svolte presso la St George's Hall, il cimitero di Anfield, la Walker Art Gallery, Wellington Square, la County Sessions House e il Royal Liver Building (diventato la centrale di Polizia di Gotham). A Londra sono state girate scene alla O2 Arena, al nightclub Printworks, alla metropolitana di Kingsway, al Two Temple Place, alla Somerset House e alle aree vicine al fiume Tamigi. Esterni, stunt e post-produzione sono stati registrati in studio e a Chicago.

Sempre grazie al libro The Art of The Batman scopriamo che il film è stato girato implementando la così detta Stagecraft o Volume LED Technology. Questa tecnologia, brevettata per la serie TV The Mandalorian, permette di visualizzare, attraverso l'uso di realtà virtuale e di gigantesci green screen, un girato in cui è possibile simulare parte degli effetti pratici e visivi. Questo ovviamente ha agevolato il lavoro del regista e del direttore della fotografia che ha potuto "provare" delle scene dal vivo senza l'ausilio dei classici storyboard. La tecnologia inoltre ha permesso che il film continuasse la lavorazione anche durante i due mesi di stop forzato dovuto alla pandemia di Covid-19.

The Batman è troppo buio e "sfocato"?

Uno degli aspetti più particolari e artistici di The Batman nonché uno dei più contestati è la fotografia opera del geniale Greig Fraser. The Batman è stato criticato per essere troppo scuro o sfocato, in realtà si tratta di una scelta estetica ben precisa ottenuta utilizzando una tecnologia di acquisizione digitale su fotocamere Arri Alexa LF, con l'impiego di obiettivi anamorfici personalizzati ALFA.

L'effetto ottenuto tecnicamente è chiamato bokeh. L'effetto, semplificando, è quella tecnica che permette di ottenere un effetto "sfocato" delle parti non in primo piano dell'immagine. Su suggerimento di Reeves, Fraser ha cercato di comunicare il punto di vista di Batman attraverso la fotografia.

La tecnica richiama ancora una volta il cinema anni 70 anche in termini di grading, mentre le inquadrature agevolano il processo in questione enfatizzando molto forme e ombre. L'ispirazione è ai thriller di Alfred Hitchcock. Per esempio la scena d'apertura è ispirata a La Finestra sul Cortile: l'idea è quella di rendere il punto di vista dello spettatore, lo stesso del personaggio (in questo caso l'Enigmista che spia il sindaco) in una sorta di voyeurismo che viene ripetuto in altre occasioni durante il film.

Potete vedere gratuitamente i primi 10 minuti di The Batman:

Chi ha scritto la colonna sonora di The Batman?

La colonna sonora di The Batman è firmata da Michael Giacchino. Il tema è stato curiosamente composto non solo prima dell'inizio delle riprese ma addirittura prima che fosse scelto il nuovo Batman. Matt Reeves ha infatti rivelato che la prima volta che ha sentito il brano era in auto e stava andando agli studios per il test screening di Robert Pattinson.

The Batman è stato presentato però anche con un altro brano di gusto completamente diverso. Si tratta di Something in the Way dei Nirvana. Il brano porta ovviamente la firma del compianto frontman della band ovvero Kurt Cobain e fu scritto nel 1991. Come sempre il testo della canzone è autobiografico e parla del momento in cui Cobain lasciò la scuola superiore e, rifiutandosi di trovare un lavoro, venne cacciato di casa. Nella canzone si parla di "vivere sotto un ponte" anche se il bassista della band,  Krist Novoselic, e la sorella di Cobain, Kim, hanno sempre smentito che Kurt abbia mai vissuto come senza-tetto.

Il mistero intorno al brano permane: il testo era stato scritto da Cobain con una bomboletta spray sotto il ponte di Young Street ad Aberdeen, nell'aprile del 1984, successivamente cancellato. Il produttore Butch Vig dovette più volte chiedere a Cobain di cantare più forte durante le registrazioni ma Kurt si rifiutò più volte di farlo costringere l'ingegnere del suono ad alzare al massimo il livello del microfono. Il testo è oscuro parla ovviamente di cercare cibo, acqua e riparo. Ma anche di animali che spuntano dalle crepe dei muri e che diventano animali di compagnia. Il titolo della canzone significa letteralmente "qualcosa tra le scatole" e indica il difficile rapporto che aveva Kurt con la propria famiglia. Infatti proprio Kurt sarebbe quel "qualcosa" tra le scatole.

Reeves ha confermato di aver ascoltato moltissimo i Nirvana durante la stesura della sceneggiatura di The Batman e che Seattle e Kurt Cobain sono stati in qualche modo fonte di ispirazione per Gotham City e Bruce Wayne/Batman. Curiosamente proprio Giacchino ha anche confermato che non era a conoscenza della scelta di includere il brano dei Nirvana nella colonna sonora.

Quello che è affascinante constatare però è che il tema principale della colonna sonora e il brano dei Nirvana hanno un incedere molto simile, quasi complementare.

Robert Pattinson: il Batman di The Batman

Robert Pattinson interpreta il miliardario Bruce Wayne e il suo alter-ego Batman. L'attore ha parlato di vari aspetti del personaggio e della sua interpretazione, molto pregnanti sono quelli sulla dualità di Bruce Wayne e Batman:

Nelle prime storie a fumetti c’è qualcosa che mi ha affascinato. In questi primi retelling delle origini, Bruce è seduto nel salone di Villa Wayne e un pipistrello rompe una finestra e lui ha una epifania: “Sì, sarò in pipistrello”. Non ha senso eppure da questo episodi si è costruita una mitologia in cui Bruce partiva per allenarsi per poi tornare a Gotham in perfetta forma fisica e mentale riuscendo a separare Bruce da Batman – la figura pubblica dal vigilante sono scisse e lui riesce a controllarle più facilmente. In The Batman questa linea è meno marcata e Bruce si sta disintegrando.

La regola di Batman sul non uccidere pare essere l'aspetto essenziale che l’ha convinto ad accettare il ruolo oltre che a scavare a fondo nella sua intricata psicologia:

La regola Batman non uccide può essere interpretata in due modi. Nel primo, Batman vuole solo infliggere una giusta punizione; nel secondo vorrebbe uccidere ma il suo autocontrollo glielo vieta. L'ho immaginata sin dalla prima prova del primo combattimento, ho pensato fosse più divertente immaginare che volesse costantemente tagliare la gola dell’avversario. Ho pensato anche che fosse impossibile che un uomo che occupa le sue notti a dare la caccia ai criminali vestito da pipistrello non provi piacere in quello che fa. Ma soffre anche e questo è soverchiante. Ma nella furia del combattimento la sua mente si libera, il suo animo si placa e raggiunge una sorta di tranquillità. Sono convinto che nei primi combattimenti ogni criminale era il criminale che aveva ucciso i suoi genitori e questo gli permetteva di dare sfogo alla sua rabbia. Il mio Batman vive in un limbo: la sua casa sono le strade di Gotham quando indossa il costume. È un criminale, ma senza commettere alcun crimine. Ho pensato di poter tirare fuori qualcosa di diverso da questo aspetto per la mia interpretazione, ma d’altronde avrei potuto interpretare un supereroe solo se fosse stato complicato.

Su come il suo Batman si muove sulla scena del crimine, Pattinson ha infine detto:

È una questione di linguaggio del corpo. Sei in costume, hai un mantello se ti esponi troppo alla luce è ridicolo ma poi succede qualcosa di magico... basta spostarti di due centimetri, nella penombra e la tua figura diventa totemica come uno sciamano che sta praticando una magia: cercare indizi, trovare connessioni dove gli altri non le vedono.

Alcune curiosità sul suo casting e sulla sua interpretazione:

  • Matt Reeves ha scritto il suo Batman con già in mente Robert Pattison. La scelta sull'attore è ricaduta dopo averlo visto in Good Time diretto da Josh e Benny Safdie.
  • Per la sua audizione, Pattinson ha indossato il costume di Batman Forever ovvero uno di quelli indossati da Val Kilmer
  • Impegnato nelle riprese di Tenet, Pattinson ha mentito al regista Christopher Nolan per poter sostenere la sua audizione. Il regista pare però avesse intuito il tutto e ha mantenuto il segreto insieme all'attore
  • Durante le riprese è stato chiesto a Pattinson di modificare più volte la sua voce, l'attore infatti tendeva a "sussurrare" le sue battute. La laboriosa ricerca della voce era dettata dalla volontà di allontanarsi sia da quanto fatto da Christian Bale sia da quanto fatto da Ben Affleck
  • Nella prima scena in cui compare Batman, quella dei teppisti alla fermata della metro, fra di loro c'è anche Jay Licurgo. Il giovane attore interpreta Tim Drake (il terzo Robin) nella serie TV Titans

Il nuovo costume di The Batman

Il costume indossato da Robert Pattinson in The Batman è ispirato ad equipaggiamenti militari reali. L'idea alla base del costume, ha spiegato il costumista Dylan Clark, è stata quella che Bruce Wayne potesse crearsi il costume autonomamente. Il costumista ha rivelato che l'unico aspetto su cui si è lavorato dall'inizio era la possibilità di poter far girare il collo a Pattinson.

Il costume è ispirato a quello disegnato da Lee Bermejo in Batman: Dannato ed composto da varie componenti. Il busto è un giubbetto anti-proiettile usato dalla fanteria d'assalto, la versione volante del costume (quella che vediamo durante la fuga di Batman dalla centrale di polizia) è ispirata invece ad una tuta per il lancio da alta quota dell'esercito russo. I dardi sugli avambracci sono effetti dardi da lancio, le tasche nella cintura sono reali e ispirate ai cinturoni degli ufficiali di polizia e all'equipaggiamento tattico della fanteria (ma Robert Pattinson durante le riprese ci ha anche "nascosto" la sua sigaretta elettronica).

Uno degli aspetti più discussi del nuovo look di Batman è stato senz'altro quello dell'eyeliner. L'eyeliner sbavato dà l'impressione che Bruce stia veramente evocando un personaggio quando si infila il cappuccio e il mantello, ha detto Matt Reeves.

Pattinson ha dichiarato che si tratta di un look audace che si collega al lato drammatico di Batman:

Non puoi indossare un cappuccio e non indossare quello. Tutti i Batman lo indossano. Mi piaceva l'idea di togliermi la maschera e sotto c'è il sudore e il gocciolamento e tutta la teatralità di diventare questo personaggio.

Paul Dano è l'Enigmista in The Batman

Paul Dano interpreterà Edward Nashton ovvero l'Enigmista, il villain principale del film. Matt Reeves è stato molto preciso nel descrivere l’influenza del nuovo ed inedito Enigmista:

Una delle prime cose che abbiamo stabilito riguardante i villain del film riguardavano l’Enigmista che abbiamo voluto da subito modellare sul Killer dello Zodiaco: sta uccidendo a Gotham e sta uccidendo persone importanti. È una escalation e dopo ogni omicidio rivela particolari scabrosi e segreti di queste persone che le mettono sotto un’altra luce e cambiando prospettiva si inizia a delineare una connessione distorta. In questo senso Gordon e Batman sono dei novelli Woorward e Bernstein: cercano di mettere insieme questi pezzi, fare chiarezza in una classica detective story.

Alcune curiosità sulla scelta di Paul Dano e sull'Enigmista:

  • Matt Reeves ha riscritto il classico villain batmaniano avendo specificatamente in mente l'attore
  • all'interno della sua maschera è stato posizionato un microfono per riprendere "più da vicino" non solo le battute ma anche il respiro laborioso che, andando a saturare i volumi, ha aggiunto un particolare senso di inquietudine
  • a proposito della maschera: si tratta di una maschera tattica invernale dell'esercito americano. È stata scelta dall'attore stesso fra diverse tipologie tutte recuperate su ebay dalla costume designer Jacqueline Durran. Anche il resto del costume dell'Enigmista è costituito da equipaggiamento in surplus dell'esercito americano e tedesco
  • Dano ha provato un centinaio di paia di occhiali fino a quando non ha scelto il modello più adatto
    l'attore ha voluto realizzare circa 200 take della scena in cui chiama Batman al telefono questo perché si trovava in una stanza insonorizzata in cui non riusciva a trovare il giusto tono per le sue battute
  • la scena della sua cattura, quella in cui lo vediamo senza maschera per la prima volta, è ispirata al famoso dipinto Nighthawks di Edward Hopper. Lo stesso dipinto fu usato da Ridley Scott come ispirazione per la fotografia e il mood generale del suo Blade Runner

Paul Dano ha spiegato di aver avuto molte difficoltà nello scrollarsi di dosso il fardello del personaggio. Queste le sue parole:

Senza dubbio uno dei ruoli più provanti della mia carriera. Ci sono state alcune notti in cui non riuscivo a prendere sonno perchè avevo difficoltà a uscire dai panni di quel personaggio. C'è una sequenza con Gil Colson, interpretato da Peter Sarsgaard, molto intensa. Devi essere pronto ad affrontare robe del genere, incanalare la giusta energia e poi uscite dal personaggio.

Nel romanzo, inedito in Italia, Before The Batman viene svelato che il vero nome dell'Enigmista è Edward Nashton e che è stato un compagno di studi di Bruce Wayne. Nel romanzo vengono raccontati nel dettaglio gli anni formativi di Edward assieme a un giovane Bruce Wayne. Bullizzato e deriso per i suoi interessi verso il mondo dei puzzle, Edward inizia a covare frustrazione e risentimento nei confronti di Bruce e della sua ricchezza ereditata dai genitori.

Visto l'ottimo riscontro di critica e pubblico, DC ha pubblicato la miniserie L'Enigmista Anno Uno scritta dallo stesso Paul Dano e disegnata da Stevan Subic che racconta l’inizio della carriera criminale del villain, 

Colin Farrel è il Pinguino in The Batman

Colin Farrell sarà invece Oswald Cobblepot, meglio conosciuto nel sottobosco criminale di Gotham come Il Pinguino. Lo storico e buffo villain batmaniano è stato riplasmato prendendo ispirazione da Fredo Corlone (personaggio originariamente interpretato da John Cazale) della saga Il Padrino. Farell ha sottolineato come entrambi i personaggi siano insicuri e siano in una posizione di sudditanza nei confronti del mondo che li circonda:

Matt Reeves mi parlò di Fredo perché è un personaggio menomato dal senso di insicurezza causato dalla sua famiglia composta da uomini forti, intelligenti, capaci, violenti. Per questo motivo la tradisce, perché è un debole ma è anche un debole ed un emarginato. C'è questo stesso tipo di frattura alla base del Pinguino, da un lato l'ambizione e il desiderio di scalare le gerarchie del mondo criminale. Dove porterà questa scalata... mi piacerebbe esplorarlo in un secondo film, se mai dovesse esserci.

Alcune curiosità sulla trasformazione di Colin Farrell nel Pinguino:

  • non si tratta di una trasformazione digitale dell'attore ma di ben 4 ore sulla sedia del trucco
  • l'attore oltre a non essere stato riconosciuto più volte sul set, ha testato il make-up andando in uno Starbucks come Oz Cobblepot
  • gli studios non hanno permesso che il Pinguino fumasse, Farell ha provato a barattare l'iconica sigaretta con bocchino con un sigaro stile Al Capone ma gli studios sono stati inamovibili

Catwoman, Gordon, Alfred e Falcone in The Batman

Zoë Kravitz interpreta Selina Kyle, la ladra nota come Catwoman. L'attrice si è espressa così sul personaggio e sulla sua interpretazione:

Questa in un certo senso è anche la storia delle origini di Selina, è una storia che ci fa capire chi è, e credo che ci sia molto spazio di manovra per farla crescere e trasformarla in una femme fatale definitiva. Abbiamo osservato il comportamento di gatti e leoni durante i loro combattimenti e abbiamo cercato di impostare delle movenze credibili per una combattente della mia taglia. Batman è molto più grande e più forte di me. La mia abilità ovviamente non poteva essere la forza bruta, allora dovevo essere veloce e imprevedibile. Quindi abbiamo fatto parecchio lavoro in palestra per implementare diversi stili di arti marziali e mischiarli ad una sorta di danza ispirata ai movimenti dei felini.

Andy Serkis interpreta l'iconico maggiordomo tuttofare Alfred. L'attore ha affermato che la sua caratterizzazione è leggermente diversa rispetto a quella che l'hanno preceduta, le ultime in ordine di tempo Jeremy Irons e Michael Caine. La grande differenza, dice il poliedrico attore e regista, sta soprattutto nella differente relazione fra lui e Bruce Wayne/Batman:

Bruce è nel mezzo di questo viaggio nichilista, si sono semplicemente allontanati... Sono ad un punto in cui a stento si parlano. Se si incontrano nei corridoio sono freddi l'uno con l'altro, si salutano fugacemente. Vivono in mondi separati. 

Questo Alfred è ispirato a quello della trilogia di graphic novel Batman Terra Uno di Geoff Johns e Gary Frank. Nel corso del film Alfred conferma di aver insegnato a combattere al giovane Bruce così come visto nei graphic novel inoltre Serkis conferma in The Art of The Batman il background militare del "maggiordomo" come agente dell'intelligence britannica ritrovatosi improvvisamente anche a fare da tutore al piccolo Bruce dopo l'omicidio dei Wayne.

Jeffrey Wright sarà invece il tenente James Gordon. L'attore sarà il primo ad interpretare un Gordon di colore e a tal proposito ha detto:

Riflettendoci un attimo, Batman e i personaggi che operano a Gotham City sono fluidi ed in continua evoluzione. Sarebbe un disservizio per le storie raccontate, la loro valenza storica, e quelle che verranno raccontante in futuro rimanere ancorati ai dettami delle origini. Shakespeare scriveva i suoi personaggi femminili affinché venissero interpretati da giovani maschi adolescenti. Dovremmo quindi oggi nel 21° secolo rispettare ancora quella tradizione per il semplice fatto che all'epoca non era permesso alle donne di recitare? Sarebbe ridicolo. Inoltre Gordon è legato a diversi aspetti: alla città, alla polizia, a Batman, all'idea di giustizia e corruzione... sono tutte cose che non necessitano che lui sia bianco. Qualcuno, qualcuno di troppo a dir la verità, che ci ha riflettuto anche troppo su questa cosa mostrando le gravi mancanze del nostro paese [si riferisce agli Stati Uniti - NdA]. Alla sua prima apparizione, nel 1939, Gotham City era modellata secondo le città dell'epoca come New York e Chicago la cui popolazione era, per il 90%, costituita da persone bianche. All'epoca nelle forze di polizia c'erano pochissime persone che assomigliavano a me: è un fatto storico. Ma Batman e il suo mondo si è evoluto non solo nei fumetti ma anche nei film interpretando e la contemporaneità attraverso diversi autori. Pensare oggi una Gotham City di soli bianchi sarebbe idiota ed irrealistico, a cosa servirebbe?

Infine John Turturro interpreterà Carmine Falcone, uno dei boss storici della malavita di Gotham. Il suo piano criminale è ispirato all'operato del controverso urbanista Robert Moses. 

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