Con l'arrivo al cinema di Capitan Marvel, i fan del Marvel Cinematic Universe hanno scoperto che il titolo di Capitano non spetta solamente a Steve Rogers in modo meritato. In un curioso scherzo del destino, nel periodo in cui Carol Danvers, l'ultima dei metaumani a fregiarsi del nome di Captain Marvel, faceva il suo ingresso nel Marvel Cinematic Universe, al cinema debuttava anche un film dedicato al primo supereroe a portare il nome di Capitan Marvel, Shazam! Questo ha generato il dibattito: chi è il vero Capitan Marvel? Tuttavia, i fan dell'universo Marvel non hanno dubbi, considerando Mar-Vell, l'alieno che ha giocato un ruolo significativo nella storia del Marvel Universe, come il primo Capitano Marvel.
La soluzione al nostro interrogativo, comunque, si trova nelle origini di Capitan Marvel nell'universo Marvel, e questo viaggio per scoprire la sua creazione inizia negli anni '30.
Captain Marvel, come un alieno insegnò l'umanità agli eroi marveliani
- Captain Marvel: un titolo dalla lunga storia
- Il Captain Marvel della Casa delle Idee
- Il Captain Marvel di Jim Starlin
- Carol Danvers, il Captain Marvel moderno
Captain Marvel: un titolo dalla lunga storia
Nel 1938, il mondo dei fumetti subì una svolta significativa con l'uscita di Action Comics, una pubblicazione della National Allied Comics, che presentò al pubblico un personaggio destinato a ridefinire il concetto di supereroe: Superman. Questo avvenimento è spesso associato all'inizio dell'era d'oro dei fumetti, un periodo di notevole espansione per le storie di supereroi. Tra il 1938 e i primi anni '50, molte case editrici si lanciarono nella produzione di fumetti con supereroi come protagonisti. Un esempio significativo fu la Fawcett Comics, che decise di pubblicare una serie di fumetti dedicata ai supereroi, tra cui Whiz Comics.
Fu all'interno del secondo numero di Whiz Comics, alla fine del 1939, che fece la sua apparizione un nuovo supereroe: Captain Marvel. Questo personaggio fu creato da Charles Clarence Beck e Bill Parker e rappresentò un'aggiunta significativa al mondo dei supereroi. Il personaggio di Captain Marvel nacque con un'identità ben definita, come lo spiegò in seguito Beck.
Scegliemmo di realizzare un vero racconto a fumetti per i lettori, realizzando graficamente come le strip quotidiane dei giornali, ma che narrasse una storia fantastica, in cui non ci si basasse sui tipi spunti dei fumetti pulp del periodo, ma invece guardasse all’epica classica e agli antichi racconti
Gli autori decisero di rendere Billy Batson, un giovane ragazzo, l'alter ego umano del supereroe Captain Marvel. Billy si trasformava in Captain Marvel utilizzando la formula magica Shazam, che gli conferiva i poteri derivati da Salomone (S), Ercole (H), Atlante (A), Zeus (Z), Achille (A) e Mercurio (M). Questo personaggio ottenne un notevole successo, diventando uno dei fumetti più venduti di tutti i tempi. Nel 1941, Captain Marvel divenne anche protagonista di una delle prime cine-serie dedicate ai supereroi, chiamata Adventures of Captain Marvel" Il successo di Captain Marvel portò alla creazione della Marvel Family, un gruppo di eroi che ottenne la sua serie e contribuì ulteriormente al successo del personaggio.
Tuttavia, questa popolarità non fu ben vista da National Allied, che nel frattempo era diventata National Periodical Publications. La casa editrice riteneva che Captain Marvel fosse una copia del loro Superman. Nel 1941, fu intentata una causa legale che si concluse a favore della Fawcett nel 1951. Tuttavia, il ricorso presentato dalla National Periodical Publications, che pubblicava le storie di Superman e Batman, portò a un'inversione della sentenza nel 1953. Questo costrinse la Fawcett a pagare un'ammenda considerevole e a promettere di non pubblicare più fumetti con il personaggio di Captain Marvel.
In un colpo di ironia del destino, quando Billy Batson poté nuovamente pronunciare l'incantesimo "Shazam" e trasformarsi in Captain Marvel, ciò avvenne all'interno degli albi pubblicati dalla DC Comics, che nel frattempo aveva acquisito la Fawcett e i diritti sul personaggio.
Nel periodo di rinascita degli eroi supereroici noto come Silver Age, diverse case editrici iniziarono a pubblicare nuovi fumetti. Tra queste vi era la Myron Fass Enterprises, un marchio che aveva pubblicato una vasta gamma di contenuti, dalla fantascienza al materiale erotico. All'interno di questa casa editrice, nacque anche un nuovo supereroe chiamato Captain Marvel. Questo personaggio fu creato da Carl Burgos, noto per la sua creazione precedente, l'androide Torcia Umana, per conto della Timely Comics, che successivamente divenne nota come Marvel Comics sotto la direzione di Martin Goodman.
Carl Burgos, ispirato dal suo passato e dalla sua precedente collaborazione con Martin Goodman, creò un altro personaggio dal nome Capitan Marvel. Questa nuova versione del personaggio era un robot costruito da una razza aliena e inviato sulla Terra per combattere il crimine. Captain Marvel era dotato di molte funzionalità tipiche di un robot anti-crimine, tra cui la capacità di smontarsi con un comando chiamato Split e di ricomporsi con il comando Xam. Mentre vi potrebbe sembrare che ci sia una vaga somiglianza tra Split-Xam e Shazam, in questo caso specifico non ci furono controversie, dato che il personaggio Captain Marvel ebbe una breve esistenza, durando soltanto per sei numeri.
La creazione di Carl Burgos aveva principalmente lo scopo di fornire a Martin Goodman l'idea di possedere un personaggio chiamato Capitan Marvel per la sua casa editrice. Questo desiderio era motivato dal fatto che la Timely Comics era stata rinominata Marvel Comics nella Silver Age, e Goodman voleva mantenere l'esclusività del nome Capitan Marvel per la sua nuova incarnazione dell'azienda editrice.
Il Captain Marvel della Casa delle Idee
Quando Martin Goodman scoprì l'esistenza di un altro personaggio chiamato Captain Marvel, decise che la sua casa editrice doveva essere l'unica a poter pubblicare un personaggio con quel nome. La sua prima mossa fu tentare di acquistare i diritti del Captain Marvel creato da Carl Burgos per la Myron Fass Enterprises. Tuttavia, l'azienda di Burgos rifiutò di cedere i diritti del personaggio.
Questo rifiuto costrinse Goodman a cercare un'alternativa. Affidò quindi a Stan Lee, uno dei suoi collaboratori di fiducia, il compito di creare un nuovo personaggio con il nome Captain Marvel in tempo record. Non furono dati consigli, suggerimenti o indicazioni specifiche, solo un obiettivo: ottenere il nome Captain Marvel.
Stan Lee, inizialmente titubante a causa del successo del Captain Marvel pubblicato dalla Fawcett negli anni '40, si mise al lavoro. Decise di collaborare con Gene Colan, uno dei grandi nomi del mondo dei fumetti dell'epoca. L'idea di base fu quella di utilizzare la razza aliena dei Kree, già apparsa in precedenza nelle pagine de I Fantastici Quattro, per creare un eroe alieno che diventasse un difensore della Terra.
L'originalità del concetto era limitata, specialmente considerando che la Marvel Comics aveva già un eroe alieno di nome Silver Surfer nel suo roster. Tuttavia, il personaggio di Mar-Vell prese vita grazie alla storia d'esordio scritta da Lee e all'interpretazione di Colan. La copertina del primo numero di Captain Marvel, con un soldato alieno in primo piano e la scritta All New! Never seen before! (Completamente nuovo! Mai visto prima!), rappresentò un impatto notevole. Questo numero d'esordio venne pubblicato in Fantastic Masterpiece #12, che per l'occasione fu ribattezzato Marvel Super Heroes.
La prima gestione editoriale del personaggio di Captain Marvel fu affidata a Roy Thomas, che sostituì Stan Lee. Thomas scrisse la seconda storia di Mar-Vell in Marvel Superheroes e i primi numeri della sua serie regolare. Lavorò con Gene Colan per i disegni. La caratteristica principale che Thomas mise al centro delle storie fu il conflitto interiore dell'alieno, diviso tra il suo affetto per la Terra e i suoi doveri verso il suo popolo.
Tuttavia, quando Thomas fu assegnato ad altri progetti, la serie perse questa caratteristica fondamentale del personaggio. Durante una gestione altalenante in cui venne enfatizzato l'elemento bellico delle storie, Thomas fece il suo ritorno alla serie.
Per la sua seconda gestione, Thomas decise di apportare alcune modifiche al personaggio di Captain Marvel. Forse ispirato dal Captain Marvel della Fawcett, introdusse una dinamica di sostituzione tra Mar-Vell e Rick Jones, un personaggio che compariva spesso nelle storie dei supereroi Marvel. Thomas inventò le cosiddette nega-bande e stabilì che Mar-Vell e Rick fossero legati in modo che solo uno dei due potesse esistere in questa realtà, mentre l'altro era relegato nella Zona Negativa. Questa sostituzione avveniva semplicemente facendo toccare tra loro le nega-bande, una scelta che si rivelò fondamentale per il futuro di Captain Marvel.
Roy Thomas si trovò, come previsto da Stan Lee, a confrontarsi con l'ombra del Captain Marvel degli anni '40. Riguardo a questa sfida, Thomas raccontò un aneddoto interessante:
Se negli anni ’60 e ’70 avessi avuto un cent per ogni volta che ho detto a una conoscenza o a un autista che lavoravo per Marvel Comics e mi veniva risposto ‘Ah, come adoravo Capitan Marvel da ragazzino’ sarei miliardario!
Il ritorno di Roy Thomas alla gestione del personaggio, nonostante le aspettative, non portò al successo sperato, e la serie di Captain Marvel si avviò verso una chiusura inevitabile. Come tentativo finale di salvare il personaggio, la decisione fu presa di affidare Captain Marvel a Mike Friedrich e Jim Starlin.
Il Captain Marvel di Jim Starlin
Jim Starlin, in particolare, fu fondamentale per la rinascita del personaggio. Egli portò un approfondimento alla figura dell'alieno, che richiamava le sue complesse origini. Inoltre, una scelta chiave fu quella di reintrodurre quattro personaggi che erano stati introdotti poco tempo prima in Iron Man: Mentore, Eros, Drax, ma soprattutto Thanos, il Titano Folle, che sarebbe diventato la nemesi di Captain Marvel.
Starlin spiegò le sue idee riguardo a questa nuova direzione per il personaggio:
All’epoca in cui lavorai su Captain Marvel era in voga una serie, Kung Fu, in cui si raccontava del percorso di illuminazione di un maestro arti marziali nel vecchio West, tramite disciplina ed addestramento. Mi ispirò al punto che decisi di realizzare una cosa simile ma in un contesto spaziale. Questa è essenzialmente il corso che presi con Captain Marvel e visto che la serie era prossima alla chiusura, mi concessero di tentare nuove strade. Mi sorpresi, ma alla fine la salvai!
Jim Starlin, dopo pochi numeri, assunse il completo controllo sulla serie di Captain Marvel, diventando il primo autore completo della Marvel, sia scrivendo che disegnando le storie. Il suo approccio a Captain Marvel creò una dinamica drammatica e complessa, in cui i personaggi affrontavano i loro conflitti interiori, intrecciandosi con le epiche sfide galattiche in cui erano coinvolti.
La morte di Capitan Marvel
La morte di Capitan MarvelStarlin rivoluzionò la dimensione emotiva dei personaggi dei fumetti, rompendo una delle regole fondamentali dei fumetti, che diceva che nessun personaggio muore veramente. La morte di Captain Marvel, scritta e disegnata da Starlin, divenne la prima graphic novel della Marvel, un racconto toccante e straziante che concluse la vita dell'amatissimo eroe. Questa decisione contraddisse l'idea che i personaggi dei fumetti non dovrebbero mai morire.
Mar-Vell, a differenza di molti altri personaggi, non è mai tornato in vita, e la sua morte è rimasta un momento significativo all'interno della continuity Marvel. Tuttavia, c'era ancora il bisogno di mantenere il nome Captain Marvel all'interno della Marvel, il che ha portato a diversi personaggi a portare il titolo, iniziando con Monica Rambeau e continuando con una figura che detiene ancora oggi il titolo di Captain Marvel: Carol Danvers.
Carol Danvers, il Captain Marvel moderno
L'assegnazione del titolo di Captain Marvel a Carol Danvers è una decisione relativamente recente nella lunga storia della Marvel, ma rappresenta un riconoscimento meritato per uno dei personaggi più complessi e affascinanti dell'universo dei supereroi della Marvel.
La prima comparsa di Carol Danvers risale al 1968, quando Roy Thomas e Gene Colan la introdussero in Marvel Super Heroes #13. Carol lavorava come ufficiale addetto alla sicurezza presso una base militare dove il Dottor Walter Lawson, l'alter ego terrestre di Mar-Vell, noto come Captain Marvel, era impiegato. Nel corso della storia, Carol e Mar-Vell divennero intimi, ma durante uno scontro tra alieni, furono esposti a radiazioni che trasferirono parte dei poteri dell'alieno a Carol.
Per diversi anni, Carol Danvers scomparve dalla scena dei fumetti, fino a quando le fu data una propria serie, Ms. Marvel, nel 1977. Questo personaggio è stato creato da Gerry Conway e John Buscema. Questo periodo coincise con l'ondata di movimenti femministi negli Stati Uniti negli anni '70, e Carol Danvers divenne un simbolo di queste dinamiche sociali. Sia nei panni di Ms. Marvel, la supereroina, che nella sua vita quotidiana, in cui affrontò il burbero J.J. Jameson come direttrice della rivista femminile Women Magazine, Carol Danvers incarnava l'ascesa del femminismo e l'uguaglianza di genere.
L'evoluzione del personaggio di Carol Danvers ha attraversato diverse fasi, tra cui momenti dolorosi come il noto caso della gravidanza forzata, descritto in The Avengers #200. In questa storia, Carol fu rapita e ingannata da un nemico degli Avengers, Immortus, e fu costretta a diventare madre. Gli Avengers sembrarono non comprendere la gravità della situazione e persino ignorare i segnali evidenti del suo dolore. Questo evento è considerato uno dei momenti più controversi nella storia dei fumetti Marvel e generò indignazione, anche da parte di Chris Claremont, che nelle storie successive affrontò le accuse di Carol contro gli Avengers e la fece unire agli X-Men prima di intraprendere una carriera da supereroina cosmica.
Nel corso della sua storia, Carol Danvers ha affrontato molte sfide, tra cui la perdita periodica dei suoi poteri. Questi eventi hanno spinto Carol a esaminare il suo ruolo come supereroina e a lottare con le sfide personali, inclusi problemi di memoria e l'abuso di alcol.
Un punto di svolta cruciale per Carol Danvers è stato quando ha assunto il titolo di Captain Marvel, e la serie dedicata a lei, scritta da Kelly Sue DeConnick, ha esplorato in modo dettagliato il senso di responsabilità che Carol ha sempre sentito. Questo percorso l'ha portata nello spazio, alla scoperta di sé stessa e persino a un retcon delle sue origini, che ha contribuito a definire ulteriormente il personaggio.
La trasmissione del nome di Captain Marvel a Carol Danvers ha portato anche a un aumento della rilevanza di questo personaggio all'interno del Marvel Universe. Da essere una figura spesso secondaria e ospite in altre serie, Captain Marvel è diventato un volto di primaria importanza nel moderno Marvel Universe. Ha svolto ruoli cruciali in grandi eventi come Civil War e Civil War II.
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