House of the Dragon: tutto sul Disastro di Valyria, la civiltà da cui discendono i Targaryen

Leggi per scoprire che cos'è il Disastro di Valyria e per saperne di più sul luogo da cui discendono i Targaryen presenti in House of the Dragon.

Autore: Francesca Musolino ,

Nella serie TV House of the Dragon si sente spesso parlare della città di Valyria, di discendenze valyriane o della lingua Alto Valyriano, ma nel corso della trama non vengono forniti tutti i dettagli per saperne di più al riguardo e approfondire meglio la questione.

La Fortezza di Valyria è un luogo importante all'interno della storia dei romanzi di George R. R. Martin, in quanto rappresenta una delle più antiche civiltà del Continente Orientale di Essos e da cui discendono diversi popoli, tra cui i Targaryen e i Velaryon.

Una civiltà che durante il suo massimo splendore viene distrutta da un terribile cataclisma che trascina con sé cultura, memoria e tradizioni cancellando un prezioso bagaglio storico. I Targaryen si salvano dal cosiddetto Disastro di Valyria quasi per fortuna, dopo aver seguito il loro istinto e in particolar modo le premonizioni che alcuni della loro casata sono in grado di avere.

Scopriamo qualcosa di più sulla civiltà di Valyria fino alla sua caduta, per conoscere meglio le origini dei Targaryen e uno dei capitoli più affascinanti della saga letteraria di George R. R. Martin che include anche l'arrivo dei primi draghi. Nel frattempo vi ricordiamo che le prime due stagioni complete di House of the Dragon sono disponibili in streaming su NOW.

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La origini di Valyria

Nella storia dei romanzi di George R. R. Martin, Valyria è stata una civiltà leggendaria situata nella penisola di Valyria nel Continente Orientale di Essos, composta inizialmente da una popolazione di pastori. La civiltà inizia a fiorire quando viene a conoscenza dell'esistenza dei draghi, dimorati all'interno delle Quattordici Fiamme. Un anello di vulcani presenti nella stessa penisola. Dopo aver stabilito una prima connessione con tali creature alate, alcuni valyriani cominciano a sperimentare la magia del sangue e del fuoco che gli darà modo di domare i draghi e di controllarli attraverso incantesimi.

Queste figure prendono il nome di Signori dei Draghi e utilizzando i maestosi rettili come arma di battaglia, si espandono sempre di più arrivando a dominare quasi interamente Essos. La parte del Continente Orientale che viene conquistata dai Signori dei Draghi prende il nome di Libera Fortezza di Valyria con la capitale stabilita nella città di Valyria. L'invasione dei valyriani si estende anche alle future Città Libere, al tempo semplici colonie, giungendo fino a Roccia del Drago a Westeros: qui i Signori dei Draghi costruiscono una fortezza che prende il nome della stessa isola, la quale diventa l'avamposto più occidentale della Libera Fortezza di Valyria.

L'aumento del potere, delle ricchezze, dei possedimenti e il conseguente progresso sociale e culturale, ha portato alla nascita di nobili famiglie tra gli stessi Signori dei Draghi dando vita nel tempo a un sistema politico oligarchico gestito da tali casate. I nobili Signori dei Draghi erano l'élite della società e i membri più potenti di Valyria, mentre il resto del popolo era composto da lavoratori, artigianischiavi e maghi in grado di unire arti oscure a tecniche all'avanguardia per produrre oggetti unici e rari, come il leggendario acciaio di Valyria.

Tale metallo veniva realizzato dalla combinazione di magia e fuoco di drago, attraverso un particolare e lungo processo in grado di renderlo incredibilmente resistente, leggero e affilato. Per questo motivo le armi costruite in acciaio di Valyria risultano essere più forti e lucenti rispetto a quelle forgiate con altri materiali, oltre a essere molto ambite per via del loro valore sia materiale e sia economico. Grazie alle sue innovazioni, Valyria diventa una civiltà avanzata e la potenza militare e culturale di maggior rilievo in tutto il Mondo Conosciuto. Nonostante la successiva caduta di tale civiltà, le strade che erano state costruite per collegare le città dell’impero valyriano, a distanza di secoli vengono ancora considerate come vere e proprie meraviglie ingegneristiche.

La colonizzazione di Westeros

Tra i nobili Signori dei Draghi della civiltà di Valyria erano presenti diverse famiglie, tra cui spiccano i Targaryen, i Velaryon e i Celtigar sebbene soltanto i primi tra i tre erano capaci di domare e cavalcare i draghi. Molto tempo prima della caduta di Valyria, i Velaryon da esperti navigatori approdarono a Westeros per ampliare la loro rotta commerciale, stabilendosi nell'isola di Driftmark. Successivamente anche Casa Celtigar nel tentativo di espandersi ulteriormente sbarca nel Continente Occidentale, insediandosi presso Isola della Chela.

I Targaryen giungono invece a Roccia del Drago diverso tempo dopo e soltanto per via di una profezia avuta da Daenys detta la Sognatrice, figlia del capostipite della famiglia Aenar Targaryen. Daenys sogna la distruzione di Valyria ben dodici anni prima che tale evento abbia luogo, ma tanto basta per convincere suo padre e fare i bagagli e fuggire altrove. Aenar vende tutti i suoi possedimenti in Valyria e parte per Westeros con la sua famiglia, i loro beni e cinque draghi. Una scelta effettuata quasi per semplice scaramanzia, ma che si rivela essere fondamentale con il senno di poi. Se Aenar fosse rimasto a Valyria, la dinastia dei Targaryen sarebbe scomparsa per sempre insieme al resto della civiltà, così come anche gli ultimi esemplari di draghi.

L'arrivo di Aenar a Westeros non include la conquista dei Sette Regni, in quanto l'unificazione del reame avviene soltanto diversi anni dopo per opera del suo discendente, Aegon I Targaryen. Mentre si trovavano a Valyria i Targaryen non erano ancora tra le famiglie più importanti e potenti del Continente. Quindi dopo essere giunti a Westeros, i Targaryen iniziano poco per volta a farsi strada supportati anche dai Velaryon, che a loro differenza erano già veterani del territorio. Tra le due famiglie oltre a instaurarsi un rapporto a fini economici e di espansione, nascono anche relazioni matrimoniali in modo da continuare il lignaggio della loro reciproca discendenza valyriana.

Il Disastro di Valyria

Un mistero che ruota da sempre attorno a Casa Targaryen, è quello dato dalle abilità profetiche di alcuni membri della dinastia in grado di prevedere il futuro. Non è chiaro come questo fenomeno avvenga e perché non tutti abbiano sviluppato tale dono, ma la cosa certa è che le premonizioni note dei Targaryen hanno sempre finito per avverarsi. Una delle più significative tra tutte è quella relativa al Disastro di Valyria (Doom of Valyria), un cataclisma sognato da Daenys Targaryen con largo anticipo ma accaduto realmente seppur a distanza di tempo.

Uno dei problemi principali dietro questi sogni premonitori, è proprio il non sapere con esattezza quando accadrà ciò che si è previsto. Per questo motivo solitamente i Targaryen utilizzano la formula del "prevenire è meglio che curare", cercando di muoversi per tempo in base al contesto profetico. In sintesi ciò che ha fatto Aenar portando via la sua famiglia da Valyria appena sua figlia prevede il tragico futuro della civiltà. Allo stesso modo di come fa anni dopo Aegon I conquistando i Sette Regni, per combattere il ritorno degli Estranei previsto dal suo sogno chiamato Canto del Ghiaccio e del Fuoco.

Dodici anni dopo il sogno di Daenys Targaryen, la Libera Fortezza di Valyria viene completamente distrutta. Una catastrofe di proporzioni bibliche che spazza via l'intera civiltà travolgendo ogni cosa, inclusi esseri umani e perfino draghi, annientando con un solo evento cinquanta secoli di una grande dinastia. Il Disastro di Valyria non ha soltanto causato la perdita di migliaia di vite, ma ha cancellato un inestimabile patrimonio culturale eliminando storia, conoscenze, tradizioni, incantesimi, documenti antichi, formule segrete e altri artefatti magici tra cui il metodo per creare il ricercato acciaio di Valyria.

Il Disastro di Valyria ha coinvolto completamente la natura attraverso terremoti, tsunami, eruzioni, esplosioni e incendi che hanno frammentato la penisola di Valyria in tante piccole isole e distrutto completamente la capitale, ribattezzata da quel momento come Antica Valyria. Nonostante la causa dietro una simile calamità sia stata principalmente attribuita a una devastante eruzione delle Quattordici Fiamme, ci sono state anche altre interpretazioni al riguardo. Considerando le incessanti pratiche effettuate con magia nera e sacrifici umani da parte dei valyriani, c'è chi pensa a una punizione divina o al contrario una maledizione da parte degli inferi.

Altri ancora credono che il Disastro sia la conseguenza delle uccisioni dei maghi del fuoco avvenute per mano dei Signori dei Draghi. Proprio quest'ultima teoria, insieme alla fuga dei Targaryen da Essos e il successivo Disastro di Valyria, vengono mostrati nei primi minuti della sigla di apertura di House of the Dragon 2. Nel corso di House of the Dragon si vede spesso Re Viserys lavorare a un modellino di Valyria - distrutto in seguito dal figlio Aegon II - essendo molto legato alle loro antiche tradizioni. Mentre nella serie madre de Il Trono di Spade il drago Drogon di Daenerys, sparisce per un certo periodo e si dirige presso le rovine dell'Antica Valyria, probabilmente per una sorta di richiamo con le sue antiche origini.

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Uno degli avvincenti libri di George R.R. Martin, lo storico autore che ha dato il via alla saga televisiva de Il Trono di Spade, da cui è stato tratto anche il prequel House of the Dragon ispirato proprio al libro Fuoco e sangue.

Immagine di copertina di questo articolo tratta dalla serie TV House of the Dragon. Crediti: HBO, GRRM, Bastard Sword, 1:26 Pictures Inc.

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