Tartarughe Ninja: quattro eroi, un'unica leggenda

Autore: Lucia Lasorsa ,

Le Tartarughe Ninja si apprestano a fare il loro ritorno sul grande schermo grazie a Tartarughe Ninja: Caos Mutante, il nuovo film realizzato con grafica al computer che celebra i celeberrimi personaggi. Le Tartarughe Ninja, infatti, sono diventate un fenomeno culturale di grande portata sin dai primi anni '80, quando l'idea di quattro tartarughe antropomorfe prese forma nella mente dei loro creatori, i fumettisti Kevin Eastman e Peter Laird, entrambi appassionati di fumetti e arti marziali.

In seguito al contatto con uno strano liquido verde chiamato Mutagen, accidentalmente caduto in una fogna di New York, quattro semplici tartarughine subiscono una sorprendente trasformazione. Leonardo, Michelangelo, Donatello e Raffaello, grazie a questa mutazione genetica, non solo acquisiscono un aspetto fisico diverso ma vedono anche il loro intelletto alterarsi. Questo evento straordinario permette loro di sviluppare abilità simili a quelle umane, come la capacità di camminare eretti e comunicare verbalmente. Inoltre, grazie all'uso delle arti marziali, queste quattro tartarughe mutate sono in grado di combattere il crimine e difendere la città di New York.

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Negli anni '80 e '90, le Tartarughe Ninja hanno ottenuto una vasta popolarità grazie ai fumetti e ad altri media in cui hanno fatto la loro comparsa, come serie animate televisive, film e videogiochi. Il successo del franchise e il suo costante appeal nel corso degli anni sono stati ulteriormente rafforzati grazie a una vasta gamma di giocattoli e gadget a tema, i quali hanno conquistato il cuore non solo dei bambini e dei ragazzi, ma anche di collezionisti e appassionati di ogni età.

Al fine di offrirvi una visione completa e preparata prima di recarvi al cinema, abbiamo raccolto tutte le informazioni essenziali sulle Tartarughe Ninja, dalla loro nascita fino ai giorni nostri, coprendo anche la crisi che ha coinvolto i due autori del franchise.

Tartarughe Ninja: Quattro eroi, un'unica leggenda 

Come si chiamano le quattro Tartarughe Ninja, e perché?

Le quattro tartarughe ninja hanno nomi ispirati a quattro grandi artisti italiani del Rinascimento. Leonardo, Michelangelo, Donatello e Raffaello sono stati scelti dai creatori delle Tartarughe Ninja, Kevin Eastman e Peter Laird. Leonardo prende il nome da Leonardo da Vinci, celebre per i suoi capolavori artistici e le scoperte scientifiche. Michelangelo è un omaggio a Michelangelo Buonarroti, noto per le sue opere scultoree e gli affreschi della Cappella Sistina. Donatello è ispirato a Donatello di Niccolò di Betto Bardi, famoso per le sue sculture e l'influenza sull'arte rinascimentale. Raffaello, infine, prende il nome da Raffaello Sanzio, uno dei maestri dell'arte italiana noto per le sue opere pittoriche e architettoniche. Questi nomi conferiscono ai personaggi un tocco di cultura e arte, diventando un elemento distintivo della serie.

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Leonardo, il leader del gruppo, si distingue per la sua serietà e riflessione. Indossa una bandana blu e utilizza le katana come armi preferite. Donatello è il più intelligente e un esperto di gadget e tecnologia. La sua bandana è viola e usa un bastone bō. Al contrario, Michelangelo e Raffaello sono le Tartarughe Ninja più ribelli e divertenti. Raffaello, a causa del suo carattere impulsivo, spesso entra in conflitto con Leonardo. Indossa una bandana rossa e usa pugnali sai. Invece, Michelangelo è l'anima della festa, noto per il suo spirito allegro e il grande amore per la pizza. La sua bandana è arancione, e usa nunchaku come armi.

Questi personaggi principali risultano rappresentativi di un pubblico giovane, incarnando le contraddizioni con cui molti ragazzi devono confrontarsi. Ognuno di loro offre elementi con cui i bambini e i ragazzi possono facilmente identificarsi, a differenza di personaggi con una caratterizzazione molto forte come He-Man, che potrebbe risultare più difficile da immedesimarsi. Inoltre, le Tartarughe Ninja condividono le passioni dei giovani americani per i videogiochi e la pizza.

Le Tartarughe Ninja possono essere anche interpretate come un'allegra allegoria dei bambini immigrati di seconda generazione, con una formazione culturale diversa da quella del loro mentore, Maestro Splinter, ma legati a lui attraverso l'eredità insegnata e amata. Questa dinamica crea un nucleo familiare atipico e non convenzionale, rappresentando una sorta di famiglia allargata. L'ibridazione e la trasformazione sono, quindi, al cuore della struttura narrativa, rendendo la serie un'esperienza narrativa che affronta temi di crescita e identità in modo avvincente.

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Alleati delle Tartarughe Ninja

Le Tartarughe Ninja hanno un gruppo di alleati di vitale importanza nella loro lotta contro il crimine. Uno di essi è Maestro Splinter, il saggio maestro e mentore delle tartarughe, che insegna loro le arti marziali e i valori dell'onore e dell'autodisciplina. Poi c'è April O'Neil, una giornalista intraprendente e amica fidata delle tartarughe, che li aiuta nella raccolta di informazioni e nella lotta contro i cattivi. Un altro alleato importante è Casey Jones, un vigilante urbano che usa una vasta gamma di armi da combattimento improvvisate e supporta le tartarughe nelle loro missioni.

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Fugitoid, un'entità robotica extraterrestre, è un alleato nelle loro avventure spaziali, fornendo supporto tecnologico e consigli. Leatherhead, un mutante coccodrillo dal carattere selvaggio ma buono, si allea con le tartarughe a volte per combattere il male. Karai, figlia adottiva di Shredder e leader del Clan del Piede, in alcuni adattamenti diventa un alleato delle tartarughe in momenti critici. Tutti questi alleati rendono le Tartarughe Ninja ancora più formidabili e arricchiscono le loro avventure con emozioni e sfide diverse.

Antagonisti: il famigerato Clan del Piede

Shredder, noto anche come Oroku Saki, è l'antagonista principale delle Tartarughe Ninja. È un maestro delle arti marziali e un abile stratega, nonché l'archetipo dell'antagonista malvagio. È il leader del Clan del Piede, un'associazione criminale segreta che opera principalmente a New York City. Il Clan del Piede è un'organizzazione criminale internazionale che si dedica a una vasta gamma di attività illegali, tra cui il traffico di droga, il furto, l'estorsione e il racket. Il suo scopo principale è il controllo totale del crimine nella città, assicurando così una posizione di potere e influenza.

Shredder è il capo indiscusso del Clan del Piede e il principale avversario delle Tartarughe Ninja. È determinato a distruggerle e a impadronirsi della città. Le Tartarughe Ninja lo considerano come il loro nemico più pericoloso e astuto, in quanto è in grado di organizzare intricate trame per metterle in difficoltà. L'aspro conflitto tra Shredder e le Tartarughe Ninja è uno degli elementi chiave della trama e ha generato una serie di epiche battaglie e scontri lungo gli anni. La rivalità tra Shredder e le Tartarughe Ninja è diventata un'iconica sfida del bene contro il male nel franchise.

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L'interazione tra Shredder e le Tartarughe Ninja rappresenta uno dei principali motori delle loro avventure, aggiungendo tensione, dramma e azione alle loro storie. Senza i loro nemici, le Tartarughe Ninja perderebbero una parte fondamentale del loro viaggio e della loro identità come supereroi.

Karai, nota anche come Miwa, è un personaggio importante nelle storie delle Tartarughe Ninja. Originariamente, Karai era la figlia adottiva di Shredder e uno dei suoi bracci destri nel Clan del Piede. Tuttavia, nel corso delle avventure, sviluppa una personalità più compassionevole e inizia a dubitare delle azioni malvagie di Shredder. Questo la porta a ribellarsi contro di lui e a unirsi alle Tartarughe Ninja, diventando una nuova eroina alla ricerca di vendetta per le ingiustizie subite.

Nella serie Teenage Mutant Ninja Turtles - Tartarughe Ninja Karai è presentata come la figlia biologica di Hamato Yoshi, il vero nome di Splinter, il maestro delle Tartarughe Ninja. Questo dettaglio introduce un'interessante dinamica familiare e conflitto tra i personaggi.

Bebop e Rocksteady, invece, sono due criminali che, a causa di un esperimento, sono stati trasformati in animali antropomorfi. Bebop è diventato un facocero antropomorfo, mentre Rocksteady è diventato un rinoceronte antropomorfo. Questa trasformazione li ha resi più grandi, più forti, ma anche meno intelligenti, rendendoli spesso comici e goffi nei loro tentativi di sconfiggere le Tartarughe Ninja. Nonostante la loro forza, sono considerati dei nemici di basso livello nel franchise, e spesso finiscono per essere oggetto di scherzi e gag da parte delle tartarughe durante le loro battaglie.

Cosa vuol dire Cowabunga?

Cowabunga, l'espressione di entusiasmo tipica delle Tartarughe Ninja, non è stata inventata da loro. Sebbene la sua origine sia sconosciuta, è probabilmente collegata alla parola hawaiana Kupaianaha, che significa sorpresa e stupore. Il termine divenne popolare grazie a Chief Thunderthud, un personaggio dello show televisivo per bambini americano Howdy Doody, trasmesso tra gli anni '40 e '50, dove veniva scritto come Kowa-Bunga. Successivamente, fu associato alla cultura del surf. Negli anni '80, l'espressione tornò nuovamente in voga quando Cookie Monster la utilizzò nello show televisivo americano Sesame Street, ma raggiunse l'apice della popolarità grazie alle Tartarughe Ninja. Da allora, Cowabunga è diventato un'iconico grido di battaglia per le amate tartarughe mutanti.

Chi è L'ultimo Ronin?

L'ultimo Ronin è una miniserie a fumetti delle Tartarughe Ninja, scritta da Kevin Eastman, Peter Laird, Tom Waltz, Andy Kuhn e Ben Bishop. La serie è stata pubblicata dalla IDW Publishing ed è stata annunciata per la prima volta nel 2019. Il primo numero è uscito negli Stati Uniti a ottobre 2020.

La storia de L'ultimo Ronin è ambientata in un futuro distopico in cui solo uno dei fratelli è sopravvissuto. Gli eventi hanno portato alla morte degli altri tre fratelli e di Splinter, il loro maestro. L'identità dell'ultimo Ronin viene mantenuta segreta per gran parte della storia, e questo crea suspense e mistero.

Il fumetto esplora temi come la vendetta, la redenzione e il peso del passato. L'ultimo Ronin indossa un'armatura completa e una maschera per nascondere la sua identità e cerca di vendicare la morte dei suoi fratelli, cercando di sconfiggere i nemici che hanno portato alla caduta di New York City e delle Tartarughe Ninja.

La serie ha ricevuto un'accoglienza positiva dai fan e dai critici, elogiando il ritorno di Eastman e Laird al franchise e l'atmosfera cupa e matura della storia. La miniserie è stata considerata un successo commerciale e ha rafforzato la popolarità delle Tartarughe Ninja nel panorama dei fumetti.

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Fonti di ispirazione e stile grafico

Le Tartarughe Ninja nascono come una fusione tra una parodia e un omaggio alle opere e agli autori che Peter Laird e Kevin Eastman ammiravano profondamente, come il Daredevil di Frank Miller. Trovarono particolarmente divertente l'idea di un animale apparentemente lento come la tartaruga che diventa un esperto delle ultra dinamiche arti marziali! Inoltre, il fatto che i loro stili di disegno fossero molto simili consentiva loro di lavorare contemporaneamente su più tavole del fumetto, riducendo notevolmente i tempi di produzione.

Le fonti di ispirazione per le Tartarughe Ninja sono molteplici e la commistione di elementi apparentemente contrastanti conferisce loro un'originalità fresca e unica. Tutto ha inizio dal grande amore di Eastman per le tartarughe, poiché le considera dei dinosauri in miniatura affascinanti. Sia lui che Laird sono appassionati di arti marziali e hanno tratto ispirazione per le tecniche e le scene di combattimento anche dai film classici del genere, come quelli di Bruce Lee. L'opera è arricchita da diverse influenze della cultura pop degli anni '80, come il punk rock, i film di fantascienza e i videogiochi.

L'unione di tutti questi elementi ha dato vita a un prodotto derivativo, ma allo stesso tempo originale, che ha catturato l'attenzione di un vasto pubblico e ha portato al successo delle Tartarughe Ninja come icona culturale e fenomeno popolare.

Dal punto di vista artistico, gli autori delle Tartarughe Ninja, Peter Laird e Kevin Eastman, hanno spesso citato come fonti di ispirazione Frank Miller e Jack Kirby. Tuttavia, è possibile riscontrare anche chiare influenze provenienti dal mondo dei manga, sia riguardo al codice d'onore dei marzialisti che al design dei personaggi. Artisti come Osamu Tezuka, considerato il "Dio dei Manga," e Kazuo Umezu hanno ispirato lo stile grafico e la narrazione dei primi numeri delle Tartarughe Ninja.

Esaminando gli schizzi originali dei due autori, emerge un tratto molto simile ma con alcune differenze distintive. La versione di Eastman è più dettagliata e anatomicamente più fedele alla tartaruga a causa del suo amore per questi animali. Inoltre, vi è un uso più accentuato del chiaroscuro. D'altro canto, la tartaruga di Laird presenta tratti maggiormente antropomorfizzati.

Entrambi i casi si caratterizzano per l'assenza di teneri e amichevoli occhioni, e i lineamenti dei personaggi non sono morbidi e arrotondati come nelle versioni animate o nei giocattoli. Questo perché in origine, le Tartarughe Ninja non erano pensate per un pubblico di bambini, almeno non esclusivamente.

Questa diversa concezione artistica delle Tartarughe Ninja ha contribuito a conferire alla serie un tono più maturo e una narrazione più avvincente, permettendole di esplorare temi complessi e di catturare un pubblico più ampio, incluso un segmento di lettori più adulti. Con il tempo, tuttavia, la serie ha acquisito un'ampia base di fan di tutte le età grazie anche alla sua capacità di affrontare temi universali e intrattenere con un mix di azione, umorismo e avventura.

Breve storia editoriale

Prima del 1984, sia Peter Laird che Kevin Eastman avevano avuto scarso successo editoriale, e il loro progetto delle Tartarughe Ninja rischiava di non vedere mai la luce a causa del disinteresse degli editori ai quali lo avevano presentato. Nonostante ciò, invece di arrendersi, decisero di fondare la loro casa editrice, la Mirage, che fu chiamata così per un divertente gioco di parole tra gli autori. La Mirage, tuttavia, non aveva una vera sede fisica con uffici o studi, ma consisteva semplicemente nel salotto dell'appartamento in cui i due autori vivevano e lavoravano insieme - un "miraggio", appunto. Laird invitò Eastman a trasferirsi da lui per poter creare arte insieme, visto i loro interessi comuni.

Il budget molto limitato che riuscirono a raccogliere era di soli 1.200 dollari, ottenuti in prestito da uno zio di Eastman, il quale non era neppure certo che i due sarebbero stati in grado di restituire il prestito. Anche il padre di Eastman non era convinto che suo figlio avrebbe mai potuto guadagnarsi da vivere con la sua arte. Tuttavia, l'eredità familiare di Eastman, proveniente da una famiglia di pescatori e contadini, lo spinse a continuare a lavorare duramente per realizzare il suo sogno. Questa forte etica del lavoro li ha portati a non arrendersi. Inizialmente, gli autori fecero stampare il primo numero delle Tartarughe Ninja, intitolato Eastman & Laird's - Teenage Mutant Ninja Turtles, presso una tipografia che lo produsse in un formato diverso da quello standard. Questo primo numero fu pubblicato il 5 maggio del 1984 in soli 3.000 esemplari.

Le copie iniziali del fumetto non riuscirono nemmeno a essere vendute, ma con il passare del tempo, il successo delle Tartarughe Ninja esplose e il valore del fumetto è aumentato notevolmente. Oggi, una copia in condizioni pari al nuovo può valere oltre 100.000 euro, dimostrando come il sogno e la dedizione di due giovani artisti abbiano dato vita a una delle proprietà intellettuali più iconiche e redditizie nella storia dei fumetti e dell'intrattenimento.

Nel panorama dei fumetti negli Stati Uniti dell'epoca, Marvel Comics e DC Comics dominavano il mercato e spesso gli aspiranti fumettisti trovavano difficile ottenere un ingaggio da queste grandi compagnie. Per molti artisti, l'autoproduzione di fumetti divenne una via per raccontare le proprie storie e condividere il proprio talento con il pubblico, anche se non riuscivano a trovare un posto nelle grandi case editrici.

Kevin Eastman, con il suo spirito combattivo e determinato, aveva una chiara visione di se stesso come fumettista e aveva il desiderio irrefrenabile di fare del fumetto la sua professione, indipendentemente dal successo delle Tartarughe Ninja. La sua passione per il fumetto e la voglia di realizzare il suo sogno erano così forti che lo spinsero a perseverare e a non arrendersi, nonostante gli ostacoli che incontrava lungo la strada. Inoltre, sia Eastman che Laird avevano molte altre idee creative e progetti in mente, oltre alle Tartarughe Ninja. La loro passione per il fumetto e la narrativa visiva era così profonda che erano pronti a esplorare altre strade e realizzare altre storie, qualora il successo delle Tartarughe non si fosse concretizzato.

Per Eastman, il lavoro come fumettista rappresentava la realizzazione del suo sogno fin dall'infanzia, e questa passione e determinazione furono il motore che lo guidò a perseguire il suo obiettivo di fare carriera nel mondo dei fumetti. La storia delle Tartarughe Ninja è diventata una testimonianza dell'importanza di credere in sé stessi, perseverare e seguire la propria passione, anche quando le sfide sembrano insormontabili. La serie "Tartarughe Ninja alla Riscossa" in Italia ispirò a sua volta una serie a fumetti della Archie Comics chiamata "Teenage Mutant Ninja Turtles Adventures". Inizialmente collegata alla serie animata, dopo alcune uscite, divenne una pubblicazione a sé stante.

La Mirage Comics continuò a pubblicare altri fumetti delle Tartarughe Ninja, come la serie antologica Tales of the Teenage Mutant Ninja Turtles e alcune uscite speciali. Nel frattempo, la storia delle Tartarughe mutanti arrivò anche al cinema con una trilogia. Il primo film, uscito nel 1990, sfruttò l'incredibile successo del franchise, che era all'apice della sua popolarità. Anche il secondo film del 1991 fu un successo, ma nel 1993, quando uscì il terzo, era evidente che il pubblico stava perdendo un po' di interesse per le Tartarughe Ninja.

Anche la serie live-action del 1997, Tartarughe Ninja: l'Avventura Continua, dopo un buon inizio, ebbe un calo di spettatori e fu interrotta dopo solo una stagione di 26 episodi. Nel 2001 nacque una nuova serie a fumetti delle Tartarughe Ninja, seguita da Tales of TMNT. Nel 2003, venne realizzata una nuova serie animata intitolata semplicemente Tartarughe Ninja, frutto della collaborazione con 4Kids e scritta principalmente da Peter Laird.

Nel 2007 uscì il film in CGI TMNT, mentre nel 2010 venne prodotto Turtles Forever, un film d'animazione per la televisione uscito solo negli Stati Uniti, in cui tutte le diverse versioni delle Tartarughe Ninja coesistono e lottano insieme contro il crimine. La storia delle Tartarughe Ninja si è evoluta nel corso degli anni, spaziando tra diverse forme di media, dimostrando la capacità del franchise di adattarsi e reinventarsi continuamente, continuando ad affascinare e coinvolgere il pubblico di diverse generazioni.

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Le divergenze artistiche fra Eastman e Laird e la crisi

È vero che durante il lavoro sulla serie di fumetti, Kevin Eastman e Peter Laird ebbero alcune divergenze artistiche e creative. Una delle principali differenze riguardava lo stile artistico: inizialmente, i loro disegni erano molto simili, ma con il tempo, Eastman tendeva a disegnare le tartarughe in modo più realistico e dettagliato, mentre Laird preferiva uno stile più stilizzato e semplificato. Inoltre, Laird era più interessato alla narrazione e alla costruzione della trama delle storie, mentre Eastman si focalizzava maggiormente sull'azione e sulle sequenze di combattimento. Queste differenze di approccio potevano creare una certa tensione creativa tra i due autori.

Tuttavia, nonostante le divergenze, Eastman e Laird riuscirono a trovare un equilibrio creativo e a lavorare in armonia per sviluppare la serie "Teenage Mutant Ninja Turtles". La loro collaborazione e sinergia hanno portato alla creazione di un prodotto unico e di successo, che ha catturato l'immaginazione di molti lettori e appassionati di fumetti di tutto il mondo. La serie TMNT è diventata un'icona culturale e ha avuto un impatto duraturo nell'industria dell'intrattenimento.

Nonostante le divergenze artistiche, Kevin Eastman e Peter Laird hanno continuato a collaborare sulla serie di fumetti TMNT per molti anni, contribuendo insieme a creare e sviluppare il franchise delle Tartarughe Ninja. Tuttavia, nel 2000, Kevin Eastman ha deciso di vendere i suoi diritti d'autore alla Mirage Studios, che all'epoca era già di proprietà esclusiva di Peter Laird. Dopo questa cessione, Peter Laird divenne l'unico proprietario della Mirage Studios e quindi della proprietà intellettuale delle Tartarughe Ninja. Continuò a gestire il franchise e la produzione di nuovi fumetti per alcuni anni, fino al 2009.

Nel 2009, Peter Laird decise di vendere i diritti delle Tartarughe Ninja alla Viacom, un'importante società di media e intrattenimento. Questo ha portato le Tartarughe Ninja sotto una nuova gestione e ha aperto la strada a nuove opportunità per lo sviluppo del franchise, inclusi nuovi film, serie televisive e altri prodotti collegati al marchio. Dalla cessione dei diritti alla Viacom, le Tartarughe Ninja hanno continuato a essere una delle proprietà intellettuali più popolari e di successo nel mondo dell'intrattenimento, con una vasta gamma di adattamenti e incarnazioni in film, serie animate, giocattoli e altro ancora.

Da prodotto di nicchia a fenomeno di massa

Il successo delle Tartarughe Ninja è in parte attribuibile alla natura sfuggente del fumetto, poiché era un prodotto che sfidava le definizioni standard. Era difficile etichettarlo come puramente comico o da prendere sul serio, poiché combinava elementi di entrambi i generi. L'idea stessa di quattro tartarughe mutate in ninja abili nelle arti marziali, sebbene oggi familiare, era davvero insolita e innovativa negli anni '80, ma proprio questa originalità ha attirato l'attenzione del pubblico.

Tuttavia, il vero segreto del successo delle Tartarughe Ninja è stato l'adattamento della serie animata, che ha apportato alcune modifiche rispetto al fumetto originale. Queste modifiche hanno reso il prodotto più appetibile per un pubblico più vasto. La serie animata ha infatti ammorbidito i tratti dei protagonisti, reso la trama più accessibile e eliminato le parti più crude e violente. È vero che i fumetti originali delle Tartarughe Ninja erano decisamente più sanguinosi e violenti, poiché durante i combattimenti si poteva vedere come i personaggi, quando feriti, perdessero una quantità significativa di sangue.

La decisione di rendere la serie animata più leggera e adatta a un pubblico più giovane ha contribuito a espandere il fascino delle Tartarughe Ninja a una vasta gamma di spettatori, inclusi i bambini. Questo ha portato a un'immensa popolarità e ha contribuito a trasformare il franchise in un fenomeno culturale di massa, divenuto una delle icone più riconoscibili della cultura popolare. Le Tartarughe Ninja hanno dimostrato la loro capacità di adattarsi e reinventarsi nel corso degli anni, continuando a conquistare nuove generazioni di fan.

Il legame tra giocattoli e serie animata

Le prime incarnazioni delle Tartarughe Ninja sono nate come parte di un gioco di ruolo edito da Palladium, e in seguito vennero ristampate da First Comics. Tuttavia, fu l'agente Mark Freedman a cogliere il potenziale delle Tartarughe Ninja e a proporre l'idea di creare dei giocattoli basati su di esse. Nonostante l'entusiasmo di Freedman, molte compagnie si rifiutarono di realizzare i giocattoli, poiché le Tartarughe Ninja erano ancora considerate un prodotto di nicchia e vi era il timore che l'intera operazione potesse fallire.

Fortunatamente, dopo numerose ricerche, l'azienda Playmates Toys mostrò interesse per l'idea. Tuttavia, accettarono di realizzare i giocattoli solo a una condizione: era necessario creare una serie animata promozionale per generare interesse intorno alle Tartarughe Ninja e incoraggiare gli acquisti delle figure. Questa strategia seguiva una prassi comune dell'epoca, in cui l'animazione e il merchandise erano strettamente collegati. Esempi famosi includono i Transformers, che iniziarono come giocattoli nel 1984 e successivamente ottennero una celebre serie animata e una serie a fumetti realizzata dalla Marvel Comics, e anche He-Man e i Dominatori dell'Universo, che seguirono un percorso simile.

La serie animata delle Tartarughe Ninja ebbe un enorme successo e divenne estremamente popolare, contribuendo a trasformare le Tartarughe Ninja in un vero e proprio fenomeno di cultura popolare. La combinazione di fumetto, serie animata e giocattoli diede vita a un franchise di successo, che ha continuato a prosperare nel corso degli anni, diventando una delle proprietà intellettuali più iconiche e durature del mondo del divertimento.

Immagine di Tartarughe Ninja alla riscossa

Tartarughe Ninja alla riscossa (1987)

14/12/1987 (en)
10 stagioni
Vai alla scheda
Action & Adventure, Animazione, Commedia, Kids,

Quattro tartarughe cadono nelle fogne e fanno amicizia con Hamato Yoshi un giapponese mandato a New York che è stato costretto a vivere nelle fogne. Un giorno v...

Immagine di Tartarughe Ninja alla riscossa

La prima serie animata delle Tartarughe Ninja fu curata dall'animatore Fred Wolf e il suo team, insieme allo staff del marketing di Playmates Toys e al presidente dell'azienda, Bill Carlson. Questo gruppo collaborò per creare il concept della serie animata basata sul fumetto di Eastman e Laird. Nel dicembre del 1987, Eastman e Laird ebbero l'opportunità di vedere per la prima volta la serie animata basata sulle loro Tartarughe Ninja.

Playmates Toys mantenne fede all'accordo e mise in commercio i primi giocattoli delle Tartarughe Ninja nell'estate del 1988. La collezione iniziale comprendeva, oltre alle Tartarughe, anche il Maestro Splinter, April O'Neil, Shredder, Bebop, Rocksteady e un soldato del Clan del Piede. Inizialmente, le figure delle Tartarughe erano molto simili alla loro versione fumettistica: con vene e muscoli ben delineati, corpi più compatti e musi più lunghi e angolosi. Le figure avevano almeno 7 punti di snodo e venivano fornite con diversi accessori, comprese le armi specifiche di ogni personaggio.

Il successo delle Tartarughe Ninja portò a un aumento costante della collezione di giocattoli Playmates. Questo successo si tradusse in un circolo virtuoso, dove il successo della serie animata alimentava la popolarità delle figure, che a sua volta contribuiva a far crescere ulteriormente la fama della serie stessa. Di conseguenza, Playmates Toys continuò a produrre giocattoli delle Tartarughe Ninja fino al 1997, sviluppando una vasta gamma di oltre 400 figure e una miriade di veicoli speciali. Le Tartarughe Ninja si rivelarono inarrestabili, superando ogni aspettativa e diventando un fenomeno culturale di portata globale.

Recentemente, grazie al successo di svariate aziende, come Bandai, Hasbro, Super 7 e NECA sono state riproposte varie figure ispirate alla prima serie animata, la stessa Playmates Toys, insieme alla linea di figure tratte dal prossimo film di animazione, ha ricominciato a produrre le figure con lo stesso stile e packaging di quello classico.

Le Tartarughe Ninja negli altri media

Come già menzionato, il franchise delle Tartarughe Ninja si espande attraverso diversi media, includendo fumetti, serie animate, videogiochi e cinema. Di seguito vi presentiamo le principali apparizioni delle Tartarughe Ninja in questi diversi contesti.

Nel campo delle serie televisive animate e live action, spicca la storica Tartarughe Ninja alla riscossa trasmessa negli Stati Uniti dal 1987 al 1996, arrivando poi in Italia nell'estate del 1989. Questa serie ha 10 stagioni con un totale di 193 episodi. È importante notare che Tartarughe Ninja alla riscossa è solo ispirata ai fumetti originali, poiché i diritti appartengono a Mirage e non a questa serie. Il tono della serie è più leggero e quasi umoristico, presentando nuovi personaggi e importanti cambiamenti nella caratterizzazione dei protagonisti. Un esempio lampante è il ruolo di April O'Neil, che passa da assistente di uno scienziato a reporter.

La serie animata introduce anche una serie di personaggi originali appositamente creati per supportare la linea di giocattoli e che in seguito sono diventati iconici. Tra di essi ci sono Bebop e Rocksteady, originariamente concepiti come spalla comica di Shredder, la mercenaria Lotus, che prende il posto del personaggio di Karai, che è del tutto assente, e il supervillain alieno Krang.

Dal 2003 al 2009 è stata trasmessa negli Stati Uniti la seconda serie animata basata sul fumetto di Laird ed Eastman, nota in Italia come Tartarughe Ninja. Questa serie, intitolata Teenage Mutant Ninja Turtles, è composta da 7 stagioni e 155 episodi. A differenza della prima serie, questa è stata prodotta da Mirage Studios in collaborazione con 20th Century Fox e 4Kids Entertainment. La serie ha mantenuto un tono più maturo e fedele all'originale, riflettendo gli intenti degli autori.

La narrazione della serie segue fedelmente quella del fumetto, riproponendo gli archi narrativi classici. Tuttavia, ci sono alcune aggiunte rispetto al fumetto, come l'introduzione di Ch'rell, un alieno appartenente alla specie degli Utrom, conosciuto anche come Shredder.

Le Tartarughe Ninja hanno avuto anche una serie animata in computer grafica prodotta da Nickelodeon, intitolata Teenage Mutant Ninja Turtles - Tartarughe Ninja, trasmessa dal 2012 al 2017, con un totale di 124 episodi distribuiti in 5 stagioni. Questa serie, pur presentando alcune differenze rispetto a quella del 1987, può essere considerata un remake più moderno. Fa parte del progetto più ampio di Nickelodeon per rilanciare il franchise delle Tartarughe Ninja.

Per quanto riguarda il doppiaggio italiano delle Tartarughe Ninja, i doppiatori storici dei personaggi sono presenti solo quando prestano la voce alle versioni classiche dei personaggi, presenti in alcuni episodi. La serie animata ha visto la presenza di altri professionisti nel doppiaggio, poiché fu affidato a un altro studio.

Un'altra serie animata delle Tartarughe Ninja è Rise of the Teenage Mutant Ninja Turtles - Il destino delle Tartarughe Ninja, del 2018, caratterizzata da uno stile grafico super deformante e composta da 39 episodi. Questa serie è un reboot del franchise, quindi presenta alcune differenze sostanziali rispetto alle precedenti incarnazioni delle Tartarughe Ninja.

Una delle principali differenze è il cambio di leader tra le Tartarughe, con Raffaello che assume questo ruolo. Un altro aspetto inedito è la caratterizzazione dei protagonisti come appartenenti a diverse specie di tartarughe, cosa mai vista prima nel franchise. Nello specifico, Raffaello è una tartaruga alligatore, Donatello è una tartaruga dal guscio molle spinosa, Leonardo è una tartaruga dalle orecchie rosse e Michelangelo è una tartaruga scatola ornata. Questa serie rappresenta quindi una svolta significativa e originale nella storia delle Tartarughe Ninja.

Film animati

TMNT: il film animato del 2007 è realizzato interamente in computer grafica. Dopo un breve periodo di pace dopo la sconfitta di Shredder, emerge un nuovo supervillain, l'industriale Max Winters, alleato del Clan del Piede, ora governato da Karai. April, Casey e il Maestro Splinter dovranno quindi riunire la vecchia squadra delle Tartarughe Ninja per sventare anche questa minaccia.

Turtles Forever: il film crossover del 2009 unisce entrambe le serie animate, quella del 1987 e quella del 2003, e la serie a fumetti originale del 1984. Nel film, le tre diverse versioni delle Tartarughe Ninja uniscono le forze per combattere il male, in un'epica avventura che coinvolge i Multiversi.

Batman vs. Teenage Mutant Ninja Turtles: l'unico film creato in collaborazione tra Warner Bros. Animation e Nickelodeon. Esiste anche un fumetto crossover correlato. In questa nuova storia, le Tartarughe mutanti incontrano Batman, Batgirl e Robin, e inizialmente hanno un brutto rapporto a causa della loro mancanza di conoscenza reciproca. Alla fine, però, le due fazioni uniscono le forze per combattere contro il Clan del Piede di Shredder e la Lega degli Assassini guidata dal temibile supervillain di Batman, Ra's al Ghul.

Il destino delle Tartarughe Ninja - Il film: questo film animato in stile super deformed è del 2022 e rappresenta il seguito diretto della serie animata omonima. Nell'avventura, le Tartarughe e i loro amici dovranno affrontare i temibili alieni Krang, che hanno invaso la Terra. Il film è disponibile su Netflix.

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Immagine di Tartarughe Ninja - Caos mutante

Tartarughe Ninja: Caos Mutante: Il questo nuovo progetto, scritto da Seth Rogen, ci si concentrerà molto di più sull'aspetto adolescenziale dei personaggi, richiamando molti temi proposti dalla vecchia serie animata. Il film rappresenta di fatto un vero e proprio reboot della saga delle Tartarughe Ninja, con una trama originale che non sarà la classica origin story. Dopo anni di isolamento, le Tartarughe decidono di mostrarsi al mondo esterno e compiere atti eroici per conquistare il cuore dei newyorchesi. Oltre ad aiutare la giornalista April O'Neil a smascherare un cartello criminale dovranno anche affrontare una potente armata di esseri mutanti. Il film promette emozioni, azione e uno stile di animazione tutto nuovo e  sarà disponibile in Italia dal 30 Agosto 2023.

Live Action

Immagine di Tartarughe Ninja alla riscossa

Tartarughe Ninja alla riscossa (1990)

30/03/1990 (en)
Fantascienza, Azione, Avventura, Commedia, Famiglia,

Strani episodi criminali avvengono nella città di New York. Una giovane e coraggiosa giornalista viene salvata da quattro creature esperte in arti marziali. Si...

Immagine di Tartarughe Ninja alla riscossa

Tartarughe Ninja alla riscossa: È il primo film live action delle Tartarughe Ninja, datato 1990. Ha ottenuto un grande successo di pubblico, anche grazie al grande appeal del franchise in quel periodo, soprattutto grazie alla prima serie animata su cui si basa il film, che attinge anche dalle fonti dei fumetti originali. La popolarità del film ha portato alla realizzazione di due seguiti: Tartarughe Ninja II - Il segreto di Ooze nel 1991 e Tartarughe Ninja III nel 1993.

Immagine di Tartarughe Ninja

Tartarughe Ninja (2014)

07/08/2014 (en)
Fantascienza, Azione, Avventura, Commedia,

La città ha bisogno di eroi. L’oscurità è calata su New York City quando Shredder e il suo diabolico Clan del Piede hanno preso il controllo su tutto, dalla pol...

Immagine di Tartarughe Ninja

Tartarughe Ninja: Questo film del 2014 segna l'inizio del reboot della serie cinematografica. È un remake di Tartarughe Ninja alla riscossa, ma presenta alcune differenze e modernizzazioni. Inoltre, è il primo film delle Tartarughe Ninja realizzato con la tecnica della motion capture. È stato seguito da un sequel nel 2016 intitolato Tartarughe Ninja - Fuori dall'ombra, prodotto da Michael Bay.

La serie TV

Nel 1997, subito dopo la conclusione della prima serie animata, è nata la prima e unica serie televisiva live action delle Tartarughe Ninja, intitolata Tartarughe Ninja: l'avventura continua. Questo telefilm è stato trasmesso dal 1997 al 1998 ed è ispirato alla serie animata, ma apporta ulteriori modifiche, allontanandosi maggiormente dal fumetto originale.

In questa serie è stato rivisto il ruolo di Shredder, poiché non è lui l'antagonista principale. Invece, il supervillain di Tartarughe Ninja: l'avventura continua è un personaggio originale chiamato Komodo, il Signore dei Draghi, il cui nome è un gioco di parole che fa riferimento al Drago di Komodo, una particolare lucertola gigante. La serie ha avuto una sola stagione e ha presentato un crossover speciale con i Power Rangers.

La serie TV Tartarughe Ninja: l'avventura continua è considerata uno dei flop più grandi delle Tartarughe Ninja. Prodotta in collaborazione con la Saban, la casa di produzione dei Power Rangers e altri Super Sentai americani, la serie introduceva la quinta tartaruga ninja femmina chiamata Venus, in onore alla Venere di Milo, la quinta tartaruga d'acqua presente al momento dell'incidente con il liquido mutageno di cui Splinter si era dimenticato. Tuttavia, questa serie è stata ampiamente criticata dai fan e dagli appassionati delle Tartarughe Ninja, e spesso viene considerata come un elemento da rimuovere dagli archivi, soprattutto a causa della sua poca riuscita e della mancanza di coerenza con il resto del franchise. Noi, per decenza, non ne parleremo più.

Giochi e videogiochi

Le Tartarughe Ninja hanno avuto una vasta presenza nel mondo dei giochi e dei videogiochi. La linea di giocattoli delle Tartarughe Ninja è iniziata nel 1988 ed è stata realizzata da Playmates, basandosi sulla prima serie animata. Da allora, sono state create numerose altre collezioni a tema, tra cui la serie Ninja Turtles Mania del 1990 e la collezione Playmates del 2018 Rise of the Teenage Mutant Ninja Turtles, che presenta design più stilizzati e cartooneschi per le Tartarughe Ninja e gli altri personaggi della serie.

I videogiochi delle Tartarughe Ninja hanno avuto un successo significativo nel corso degli anni. Diverse piattaforme di gioco hanno ospitato giochi delle Tartarughe Ninja, dai classici arcade alle console domestiche e ai dispositivi mobili. Alcuni dei giochi più popolari includono Teenage Mutant Ninja Turtles: Turtles in Time per i giochi arcade e Teenage Mutant Ninja Turtles: The Hyperstone Heist per la console Sega Genesis. Inoltre, dal 2013 sono stati prodotti diversi set LEGO Ninja Turtles, aggiungendo un altro livello di gioco e divertimento per i fan delle Tartarughe Ninja.

Le Tartarughe Ninja hanno avuto una vasta presenza anche nel mondo dei giochi di ruolo e dei giochi da tavolo. Il gioco di ruolo "Teenage Mutant Ninja Turtles & Other Strangeness" pubblicato da Palladium Books è stato un titolo popolare tra i fan delle Tartarughe Ninja e ha offerto loro la possibilità di immergersi nell'universo dei personaggi e delle storie.

Per quanto riguarda i giochi da tavolo, ci sono stati diversi titoli ispirati alle Tartarughe Ninja, come il gioco di carte Teenage Mutant Ninja Turtles TCG di UpperDeck, che ha consentito ai giocatori di sfidarsi utilizzando le carte dei personaggi.

Oltre a ciò, i videogiochi delle Tartarughe Ninja hanno conosciuto una vasta gamma di titoli nel corso degli anni, iniziando con il classico arcade Teenage Mutant Ninja Turtles del 1989. Da allora, sono stati sviluppati molti altri giochi a tema, come il multipiattaforma TMNT del 2007 e l'antologia del 2022 Teenage Mutant Ninja Turtles: The Cowabunga Collection, che raccoglie ben 13 giochi.

Infine, c'è anche Teenage Mutant Ninja Turtles: Legends, un gioco del 2016 disponibile per Android e iOS, che offre ai giocatori l'opportunità di combattere insieme alle Tartarughe Ninja e ad altri personaggi iconici nel loro viaggio contro il crimine e i nemici.

10 Curiosità

Peter Laird, il co-creatore delle Tartarughe Ninja, non ha mai amato il fatto che nella serie animata i quattro protagonisti fossero appassionati di pizza.

Le tartarughe hanno avuto diverse collaborazioni con altri personaggi dei fumetti e delle serie TV, tra cui Batman e i Power Rangers.

Nel reboot cinematografico del 2014 prodotto da Michael Bay, le tartarughe dovevano essere originariamente alieni anziché mutanti.

Il design di Shredder ha tratto ispirazione da una grattugia per formaggio.

Nella recente serie Rise of the Teenage Mutant Ninja Turtles - Il destino delle Tartarughe Ninja, Raffaello è il leader del gruppo solo per la prima stagione, in seguito, Splinter nomina Leonardo come capo del team, e per la prima volta, le tartarughe vengono presentate come appartenenti a specie diverse con un nuovo design.

Le tartarughe ninja sono nate come una parodia di eroi famosi, in particolare di Daredevil. L'omaggio è evidente nel Clan del Piede, chiaro riferimento al Clan della Mano, nemici di Devil, Elektra e Wolverine che hanno spesso sfidato gli eroi Marvel. Nel Regno Unito, la serie è stata rinominata Teenage Mutant Hero Turtles poiché il termine "Ninja" evocava assassini sanguinari. Il logo e il nome modificato sono stati utilizzati su tutto il merchandise.

In un fumetto del 2022 MIGHTY MORPHIN POWER RANGERS / TEENAGE MUTANT NINJA TURTLES le Tartarughe incontrano i Rangers, questo incontro è stato poi riproposto come action figure da Hasbro nella sua linea Lightning Collection.

La sigla originale della serie animata Teenage Mutant Ninja Turtles è stata composta da Chuck Lorre, che in seguito è diventato un famoso regista e produttore televisivo, noto per le serie come Dharma e Greg, The Big Bang Theory, Due uomini e Mezzo e Young Sheldon.

Il famoso motto Cowabunga non esiste nei fumetti originali.

Nel film animato Turtles Forever, le tartarughe della serie del 2003 incontrano le loro controparti della serie classica e anche le quattro tartarughe dei fumetti originali.

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