I Am Groot 2, recensione: la conferma di un linguaggio universale

Autore: Livia Soreca ,

A partire dal 6 settembre 2023, I Am Groot 2 sarà disponibile su . Si tratta della seconda stagione della serie di cortometraggi con protagonista il piccolo Groot, iconico personaggio di Marvel Comics creato da , insieme a Jack Kirby e Dick Ayers, ampiamente noto per la serie cinematografica Guardiani della Galassia.

Kirsten Lepore ne è sceneggiatrice, regista e produttrice esecutiva, mentre Vin Diesel presta ancora una volta la propria voce al protagonista. La prima stagione di I Am Groot, composta da 5 cortometraggi, ha conquistato il pubblico con un mix di ilarità e dolcezza; la seconda stagione, sempre composta da 5 episodi, sembra esserne una grande conferma.

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"Io sono Groot": conosciamo il protagonista

Se vi siete avvicinati alla serie I Am Groot da assoluti neofiti, sarà bene introdurre brevemente il simpatico protagonista e il suo universo di appartenenza. Per chi non lo sapesse, infatti, Groot è un albero antropomorfo senziente, proveniente dal Pianeta X, che ha fatto la sua prima apparizione tra le pagine di Tales of Astonish n. 13 nel 1960.

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L'evoluzione di Groot nel corso degli anni è stata incredibile, in quanto egli è passato da antagonista degli esseri umani a fedele membro dei , rivelando la propria natura affettuosa e incredibilmente altruista.

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Con soli 476 mattoncini LEGO darete vita in modo semplice (anche grazie al libretto delle istruzioni) a questo meraviglioso Baby Groot, talmente snodato che è in grado di danzare felice proprio come in Guardiani della Galassia Vol. 2!

Non è facilissimo collocare I Am Groot nella timeline del Marvel Cinematic Universe, specie considerando che alcuni episodi sono molto lontani tra loro. Per comodità, è sufficiente analizzarne la cronologia in relazione agli eventi dei film di Guardiani della Galassia: ci troviamo tra il finale del primo lungometraggio del 2014 e una delle scene post credits di Guardiani della Galassia Vol. 2 del 2017.

Il protagonista, infatti, è Baby Groot, che nella prima stagione della serie ha fatto la sua apparizione in un vasetto di terracotta (quello in cui i Guardiani hanno custodito i resti di Original Groot). Dopo il primo episodio dal titolo I primi passi, c'è un salto temporale consistente e i restanti episodi della prima stagione si svolgono nell'arco temporale di Guardiani della Galassia Vol. 2.

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Ora, in I Am Groot 2, il piccolo e simpatico protagonista esplora l'universo a bordo della nave spaziale dei suoi compagni di avventura, trovandosi faccia a faccia con un nuovo mondo, pieno di bizzarre creature e incredibili sorprese.

I Am Groot 2: le parole non servono

Come la prima stagione, anche i 5 episodi di I Am Groot 2 durano circa 4-5 minuti ciascuno. Insomma, non più di 20-25 minuti in totale, e grazie allo spiccato carattere comedy il tempo sembra scorrere ancora più velocemente. Nonostante questo voglia dire che la sceneggiatura e il ritmo narrativo sono in perfetta armonia, per certi versi è anche un vero peccato. Delle avventure di Groot non se ne ha mai abbastanza e la serie TV di Disney+ è un prodotto estremamente valido per durare così poco.

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Si è già detto che questa serie di corti è stata pensata per essere accessibile a tutti, sia i grandi fan sia i neofiti più assoluti. Questo è possibile perché viene utilizzato un linguaggio universale che, curiosamente, non comprende affatto la parola. Groot possiede limitate capacità linguistiche: sa solo presentarsi con un semplice "Io sono Groot", pronunciando tuttavia la frase con diverse intonazioni per cercare di farsi capire dalle creature e dal pubblico stesso.

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Mancando quasi del tutto l'interazione verbale, però, possiamo finalmente constatare quanta sinergia ci sia tra i vari elementi che compongono un prodotto audiovisivo, in particolare i tempi, la musica, le immagini e lo stesso montaggio. Anche senza le parole, la comunicazione riesce ad essere univoca, basandosi su un immaginario collettivo che potremmo definire "primordiale" e dunque universale.

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In particolare, si ricorre a un senso dell'umorismo inequivocabile, elemento chiave di entrambe le stagioni. Il giusto brano nel momento più "alto" dell'episodio può essere cruciale per inviare al pubblico un messaggio preciso e farlo ridere in quell'attimo esatto, sfruttando i mezzi che si hanno a disposizione, in una combinazione sempre vincente. Non manca neanche un pizzico di autoironia ogni volta che Baby Groot salta brutalmente l'iconica intro di Marvel Studios (rompendo anche la cosiddetta quarta parete).

Naturalmente, anche stavolta ci sono diversi riferimenti espliciti ai Guardiani della Galassia e al MCU, anche se non richiedono alcuna conoscenza pregressa: in particolare, noterete alcune ambientazioni e addirittura un personaggio. Se nella prima stagione compariva Rocket Raccoon, stavolta il trailer ha rivelato la presenza dell'Osservatore. La sua interazione con Groot genera una gag esilarante, che chiude in bellezza la nuova stagione.

I Am Groot 2 resta nella comfort zone

La seconda stagione pensata da Kirsten Lepore sceglie di restare nella propria comfort zone, nonostante non ci sia ripetitività rispetto alla prima. I nuovi episodi propongono gag che non abbassano affatto il livello di umorismo, ancora molto vicino a quello della slapstick comedy che, appunto, funziona perfettamente nei piccoli cortometraggi (si pensi a quelli di Topolino o dei Looney Tunes). Prima e seconda stagione risultano, dunque, ben coerenti e coese tra loro, pur senza spiccate novità o piacevoli azzardi.

La qualità dell'animazione in CGI è ancora altissima e si ricorre ad un iperrealismo che, talvolta, dà l'impressione di star guardando un live action. Gli effetti visivi sono davvero suggestivi, ancor più di molti film e serie TV del MCU. Ancora una volta, quindi, è quasi un peccato che un prodotto di tale livello sia anche così "piccolo", ma a ben pensarci I Am Groot 2 è un gioiellino che, probabilmente, avrebbe smesso di esserlo se fosse stato concepito diversamente.

Complessivamente, la seconda stagione è un prodotto valido, divertente e a tratti anche emozionante, perfettamente in grado di veicolare azioni e sentimenti. Certo, I Am Groot 2 non rappresenta un salto in alto, ma è una stagione di conferme positive.

L'immagine di copertina è stata fornita da Walt Disney Studios.

Commento

cpop.it

88

La seconda stagione di I Am Groot è perfetta sia per i fan del MCU e di Guardiani della Galassia sia per gli assoluti neofiti in cerca di una serie leggera e divertente. Il segreto sta nell'adottare un linguaggio universale, che nemmeno si serve della parola. Una stagione davvero breve, come la precedente, da poter gustare tutta d'un fiato.

Pro

  • Gag nuove e mai ripetitive
  • Sinergia tra musica, immagini e tempi comici
  • Può essere vista anche da chi non conosce Guardiani della Galassia
  • Stagione coerente con la prima ma...

Contro

  • ... Nessun passo in avanti considerevole
  • Gli episodi sono troppo pochi
  • -
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