Gli easter eggs di Spider-Man: Across the Spider-Verse

Autore: Manuel Enrico ,

Il ritorno di Miles Morales sul grande schermo è finalmente arrivato, con l’arrivo in sala di Spider-Man: Across the Spider-Verse, seguito di quel Spider-Man: Into the Spider-Verse che nel 2018 aveva ammaliato il pubblico. Perché correre in sala per gustarsi la nuova avventura di Miles lo abbiamo rivelato nella nostra recensione di Spider-Man: Across the Spider-verse, ma non esiste un film tratto dai comics che scateni la curiosità di lanciarsi in una caccia a riferimenti e citazioni dell’originale cartaceo. Come da tradizione, anche in Spider-Man: Across the Spider-Verse gli easter egg abbondano, e abbiamo provato a cogliere i più significativi.

Dall’omaggio alla tradizione fumettistica di Spidey agli ammiccamenti al mondo cinematografico del Ragno di Marvel Comics, gli easter eggs di Spider-Man: Across the Spider-Verse giocano con lo spettatore non limitandosi a un puerile fan service, ma ottimizzando il tutto asservendolo alla vera protagonista del film: la storia.

Fumetto, cinema e mito del Ragno: ecco gli easter egg di Spider-Man: Across the Spider-Verse

Gli easter egg tratti dai fumetti

Se si parla di Spider-Man, a prescindere dal suo nome, non si può evitare di rifarsi alla storia dei comics supereroici. Spider-Man: Across the Spider-Verse lo ricorda immediatamente, quanto in apertura compare l’approvazione della Comics Code Authority.

Spiderman Amazing fantasy
Amazing Adult Fantasy #15 (agosto 1962)
 

Riferimento all’organo di controllo sulle pubblicazioni di comics sorto alla fine della Golden Age, a cui le case editrici si sottoponevano al fine di poter arrivare in edicola con un’approvazione che assicurava l’assenza di materiale considerato indecente. Un controllo che a partire dalla Silver Age si è sempre più allentato, in casa Marvel proprio grazie a una storia di Spider-Man, e che per la Casa delle Idee si è concluso nel 2001.

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Sempre relativo al mondo dei comics è la presenza di annotazioni che compaiono in alcuni momenti per spiegare riferimenti contenuti in battute dei protagonisti. Non si tratta di un utilizzo delle didascalie, bensì a un omaggio alle ed’s notes, le note dell’editore, coordinate con cui nelle storie a fumetti vengono fornite preziose informazioni per contestualizzare la lettura, che si tratti di spiegare una particolare battuta o ricordare un evento avvenuto in storie passate.

Trattandosi di un film sul Ragno, non poteva certo mancare un rimando alle origini fumettistiche del personaggio. Quando Gwen appare nella stanza di Miles, tra gli oggetti che fluttuano possiamo vedere un volume dedicato a Spider-Man, la cui copertina aiuta a identificarlo come Amazing Adult Fantasy #15, ovvero la prima apparizione del Ragno.

Lo Spider-Verse e il Multiverso del Marvel Cinematic Universe

Dimentichiamo per un attimo le questioni contrattuali legate al personaggio di Spider-Man e pensiamo solamente alla sua dimensione narrativa: lo Spider-Verse fa parte del Multiverso del Marvel Cinematic Universe?

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A quanto pare, in Spider-Man: Across the Spider-Verse questo dubbio viene definitivamente chiarito. In una delle scene iniziali con protagonista Spider-Gwen, un personaggio cita ‘Dottor Strange e quello strano nerd di Terra-19999’, indicandoli come due artefici di un grosso incidente multidimensionale. Il riferimento è chiaramente agli eventi di Spider-Man: No Way Home, anche se nel Marvel Cinematic Universe è stata battezzata come Terra-616 in Doctor Strange nel Multiverso della Follia.

Nel momento in cui Miles entra a far parte della Spidersociety, scopre come la sua concezione di multiverso sia decisamente da rivedere. A mostragli la verità è Miguel O’Hara, alias Spider-Man 2099, che svela come esista tanto uno Spider-Verse, che lega tra loro tutte le Spider-persone, che un multiverso più ampio. Durante questa spiegazione abbiamo modo di vedere una rappresentazione di questo multiverso, che assomiglia a quanto abbiamo visto nell’ultima puntata di Loki.

I riferimenti ai film di Spider-Man

Lo Spider-Verse, apparentemente, corrobora la possibilità che tutte le diverse incarnazioni di Spidey viste al cinema siano parte di un multiverso coeso. Condizione che consente quindi di vedere in Spider-Man: Across the Spider-Verse easter egg dedicati proprio alle altre versioni cinematografiche del Ragno.

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Ad aprire le danze è Macchia, il villain del film che nei suoi primi tentativi di viaggio nel multiverso finisce ne mondo visto in Venom, dove incontra Mrs. Chen (interpretata da Peggy Liu), comparendo nel mini-store dove l’Eddie Brock di Tom Hardy è solito fare acquisti.

Sony Pictures
Spider-Man 2099 vs Miles Morales
Spider-Man 2099 giunge da un altro portale
 

Dove abbiamo la maggior presenza di questi easter egg è durante lo straziante momento in cui Miles scopre come essere Spider-Man comporti grandi sacrifici, rivelazione che viene scagliata sul ragazzo da uno spietato Miguel O’ Hara.

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In questa occasione, diversi riquadri dello Spider-Verse, oltre a mostrare numerose tavole prese dalla storia editoriale dell’Arrapicamuri, indugiano su momenti clou delle tragedie degli Spidey marchiati Sony. Abbiamo modo di vedere il Parker di Andrew Garfield piangere la morte di zio Ben e quella del capitano Stacy (da The Amazing Spider-Man), mentre Tobey Maguire ha modo di apparire tramite la riproposizione della scena con cui Raimi aveva raccontato la morte di Zio Ben nel suo Spider-Man.

Le Spider-Persone

Come facilmente intuibile dal trailer, in Spider-Man: Across the Spider-Verse sono presenti centinaia di versioni alternative del Ragno. Gran parte di questi personaggi proviene dal mondo dei comics, attingendo dalla celebre saga di Spider-Verse/Spider-Geddon.

Da questo titanico evento arrivano gran parte delle varianti di Spider-Man, che affiancano quelle provenienti da serie animate e videogiochi. Poco importa da dove provengono queste varianti, se in uno dei momenti più cinetici del film questa massa di Spider-Persone consente di riproporre l’iconico meme tratto da una puntata del cartone animato cult di Spider-Man.

spider-verse meme
 

Delle Spider-persone tratte dai comics, alcune hanno una maggior importanza per la trama di Spider-Man: Across the Spider-Verse

Gwen Stacy - Spider-Woman

Gradito ritorno da Spider-Man: Into the Spider-Verse, Gwen è la Spider-Woman di un mondo in cui Peter Parker, miglior amico di Gwen Stacy, non è stato morso dal ragno radioattivo, non acquisendo i suoi poteri e rimanendo vittima dei bulli. Scelta che lo ha spinto a ideare un siero con cui trasformarsi in un gigantesco lucertolone, il Lizard di questo mondo, venendo ucciso durante una colluttazione con Spider-Woman.

Spider-Man Across the Spider-Verse Gwen
 

Poco prima di morire, Peter riprende le sue sembianze, in tempo rivelarsi a Gwen e creare un equivoco tremendo: fare credere al padre di Gwen, ufficiale di polizia accorso sul luogo dell’incidente, che sia stata Spider-Woman a uccidere Peter Parker.

Rivelazione che le sconvolge l’esistenza, sino a quando non si decide a rivelarsi al padre, salvo poi scegliere di unirsi alla Spidersociety. Da questa esperienza, come scopriamo, Gwen scopre che in ogni modo in cui una Gwen Stacy si innamora di Spider-Man, questa muore tragicamente, come raccontato nei comics (La notte in cui morì Gwen Stacy, Spider-Man: Blu) e al cinema (The Amazing Spider-Man 2).

Jessica Drew – Spider-Woman

La prima Spider-Woman dei comics Marvel fa la sua apparizione, in una versione alternativa, in Spider-Man: Across the Spider-Verse. Presentata come una donna afroamericana, Jessica è la guida di Gwen nella Spidersociety, ruolo svolto con passione utilizzando una moto da strada come mezzo di trasporto e come arma in combattimento.

Fedele alla sua controparte fumettistica, Jessica viene ritratta in dolce attesa.

Miguel O’Hara – Spider-Man 2099

Una delle varianti di Spider-Man nei comics Marvel più amata dai lettori. Nato all’interno dell’operazione Marvel 2099, Miguel è l’Uomo Ragno di un futuro cyberpunk, dove ottiene i suoi poteri in seguito all’esposizione di un composto mutageno creato nel tentativo di ricreare i poteri di Spider-Man.

Spider-Man Across the Spider-Verse Miguel O'Hara
 

In Spider-Verse: Across the Spider-Verse non viene raccontata la sua origin story, lasciando agli spettatori non avvezzi ai fumetti Marvel la curiosità di scoprire quali segreti si nascondano dietro la sua missione e la sua ostinazione.

Direttamente dai comics di Marvel 2099 arriva anche Layla, la I.A. di supporto di Miguel, dotata di una propria personalità e a capo della struttura informatica della base della Spidersociety.

Hobie Brown – Spider Punk

Nato all’interno della versione a fumetti dello Spider-Verse, Hobart ‘Hobie’ Brown è lo Spider-Man di Terra-138, mondo ispirato all’iconografia punk britannica, dove il ribelle Hobie ottiene i suoi poteri in seguito al morso di un ragno contaminato da scorie inquinanti.

spider-man across the spider-verse spider-punk
 

Protagonista di una storia dai toni ribelli e accompagnata da un linguaggio sboccato rispetto ai canoni del Tessiragnatele, Hobie è avverso al sistema, che nel suo modo è rappresentato da un Norman Osborn divenuto presidente e abbattuto proprio da Hobie dopo una sanguinosa rivolta.

In Spider-Man: Across the Spider-Verse viene ritratto secondo un’iconografica punk che ricorda lo stile della copertina di uno dei manifesti della musica punk, Anarchy in the U.k. dei Sex Pistols.

La sua anima ribelle lo porta anche a ribellarsi alla visione di Miguel, dando il via a una sequela di eventi a cui non assisterà in quanto decide di liberarsi del costume di Spider-Punk, abbandonandolo in un cestino in una scena che omaggia la celebre copertina di John Romita Sr nota come Spider-Man No More!

Ben Reilly – Scarlet Spider

Direttamente dalla celebre Saga del Clone, Ben Reilly è un clone creato dal dottor Miles Warren, alias lo Sciacallo,  nel tentativo di creare una copia del Ragno con cui sconfiggerlo.

spider-man across the spider-verse scarlet spider
 

A lungo al centro di una sequenza di colpi di scena che miravano a confondere i lettori su chi fosse realmente il clone e chi il Parker originale, Ben ebbe una vita complessa a causa dei ricordi di Peter impiantati nella sua memoria, che ne hanno influenzato la vita sino alla sua tragica morte per mano di Osborn

In Spider-Man: Across the Spider-Verse, Ben mostra un carattere oscuro, pronto a seguire gli ordini di Miguel senza discutere. Stilisticamente è ritratto con il tipico stile dei comics anni 90, periodo in cui è stata pubblicata la Saga del Clone

I cattivi di Spider-Man: Across the Spider-Verse

Difficile capire davvero chi siano i cattivi di Spider-Man: Across the Spider-Verse, ma questo non ha impedito di creare un parterre di villain noti che hanno fatto la loro apparizione nel film.

Nelle prime battute del film, Gwen affronta una versione rinascimentale dell’Avvoltoio, con cui ingaggia una battaglia all’interno del Museo Guggenheim, occasione in cui viene distrutta una celebre opera dell’artista Jeff Koons, Ballons Dog.

Spider-Man Across the Spider-Verse Spot
 

Più evidente il ruolo di Macchia (Spot in originale), villain che nel film nasce in seguito a un incidente occorso durante l’esplosione del reattore del primo film. Nei comics Marvel, Jonathan Ohnn era uno scienziato agli ordini di Kingpin che ottenne il potere di creare portali nel multiverso durante esperimenti miranti a replicare i poteri di Cloak

Durante il film, abbiamo modo di vedere rapidamente anche diverse vecchie conoscenze grazie alla presenza di una camera di detenzione all’interno della Spidersociety dove sono imprigionati criminali da rimandare nelle giuste dimensioni.

Tra questi, oltre un villain bidimensionale legato a un episodio della serie animata di Spider-Man degli anni 60, abbiamo modo di veder anche Donald Glover interpretare una versione alternativa di Prowler, richiamando alla sua apparizione nel ruolo di Aaron Davies nel Marvel Cinematic Universe. Curiosaemnte, proprio Glover è stata centrale nell'ispirare la creazione di Miles Morale al suo ideatore, Brian Michael Bendis

A condividere con lui questa prigione abbiamo anche un’insolita variante di Rhino e un Doc Ock che non manca di salutare le Spider-persone con un famigliare ‘Ciao, Peter’, omaggiando la battuta con cui Alfred Molina faceva la sua apparizione nei panni della nemesi dell’Arrampicamuri in Spider-Man: No Way Home.

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