Il Multiverso DC è un piatto di spaghetti: ecco la ricetta

Come funziona il Multiverso DC? Una domanda che trova risposta in The Flash e in una metafora comprensibile da tutti: quella di un piatto di spaghetti!

Autore: Domenico Bottalico ,

Come funziona il Multiverso DC? Una domanda che molti fan si sono posti soprattutto durante i grandi eventi che caratterizzano la storia editoriale della casa editrice di Superman, Batman e Wonder Woman quando i problemi di continuity da un lato e le intuizioni dei grandi scrittori collidono. A dare una spiegazione semplice e comprensibile da tutti arriva Batman, interpretato ancora una volta dal grande Michael Keaton, in The Flash.

Il film con protagonista il Velocista Scarlatto, nelle sale dal 15 giugno, vede Barry Allen, interpretato da Ezra Miller, cercare l'aiuto di Batman prima per aggiustare la linea temporale da lui irrimediabilmente modificata con disastrose conseguenze e salvare il mondo dall'invasione del generale kryptoniano Zod.

Multiverso DC come un piatto di spaghetti: la ricetta

Che cos'è il Multiverso?

Il multiverso è una teoria cosmologica che suggerisce l'esistenza di universi multipli, ciascuno con le sue leggi fisiche e costanti fondamentali. 

Il concetto di multiverso deriva da alcune estensioni teoriche della fisica quantistica e della teoria delle stringhe. Una delle forme più comuni di multiverso è il multiverso inflazionario, che si basa sulla teoria dell'inflazione cosmica. Secondo questa teoria, subito dopo il Big Bang, l'universo ha subito una rapida espansione chiamata inflazione. Durante questo processo, alcune regioni dell'universo si sono espanse più rapidamente di altre, creando così bolle o tasche di spazio-tempo separato. Ogni bolla rappresenterebbe un universo separato con le sue caratteristiche uniche.

La teoria delle stringhe, che cerca di unificare la gravità con le altre forze fondamentali, suggerisce l'esistenza di un numero incredibilmente grande di universi possibili, chiamati spazi delle stringhe. Ogni configurazione delle stringhe e delle particelle elementari potrebbe corrispondere a un universo diverso con leggi fisiche e costanti diverse.

La presenza di un multiverso solleva molte questioni filosofiche e scientifiche. Ad esempio, come si può testare la presenza di altri universi se non interagiscono con il nostro? Il multiverso inoltre offre una spiegazione intrigante a diversi enigmi della fisica, come il problema del principio antropico, secondo il quale l'universo sembra essere finemente regolato per permettere la vita umana.

La presenza di un multiverso potrebbe suggerire che il nostro universo ha semplicemente le caratteristiche necessarie per permettere la nostra esistenza, mentre altri universi possono avere leggi fisiche diverse e condizioni inospitali per la vita.

Come funziona il Multiverso DC e la metafora del piatto di spaghetti

Il concetto di Multiverso è stato immediatamente adottato dalla lettura fantastica e fantascientifica sin dagli anni 30 del secolo scorso grazie alle intuizioni di Murray Leinster e Jorge Luis Borges.

Ben presto però il Multiverso è stato utilizzato narrativamente secondo due direttive. La prima come espediente meramente narrativo. Si tratta dell'approccio tipico della Marvel Comics prima e del Marvel Cinematic Universe poi. Utilizzare una serie di linee temporali parallele che vengono piegate e fatte divergere per mostrare versioni alternative dei personaggi o degli avvenimenti. Così facendo, idealmente, il movimento è monodirezionale e non crea di fatto conseguenze.

In The Flash questo utilizzo viene scardinato riprendendo quello utilizzato da DC sin dalla sua introduzione negli anni 60. Bruce Wayne spiega a Barry Allen che viaggiare nel tempo non significa semplicemente piegare la linea temporale e farla divergere come due spaghetti non ancora cotti messi uno al fianco dell'altro e piegati nel senso opposto.

Al contrario Bruce Wayne svuota una bella pentola di spaghetti e spiegando a Barry Allen che il multiverso è più o meno così: un piatto di spaghetti in cui ci sono intersezioni, intersecazioni o parallelismi. È impossibile sapere dove iniziano e dove finiscono questi spaghetti o linee temporali e soprattutto come interagiscono fra di loro.

Il dialogo fra Barry Allen e Bruce Wayne in The Flash rende chiaro inoltre un aspetto fondamentale dei viaggi nel tempo. Non si crea semplicemente una linea temporale che si dirama quando cambia un evento storico. Al contrario la modifica si ripercuote avanti e indietro nel tempo, causando cambiamenti come delle onde che si propagano in entrambe le direzioni, passato e futuro.

Il viaggio di Barry quindi causa cambiamenti che coinvolgono l'operato di Batman e l'arrivo di Superman sulla Terra ora non più Kal-El bensì Kara Zor-El, Supergirl.

Courtesy of Warner Bros. Pictures/™ & © DC Comics
Barry Allen e Supergirl in The Flash
Barry Allen e Supergirl in The Flash
 

A questo proposito ci sono alcuni aspetti da evidenziare che chiariscono la natura del Multiverso DC. Il primo riguarda alcuni punti inestricabili, alcuni nodi multiversali che non possono essere modificati: ci sarà sempre un Batman, un kryptoniano arriverà sempre sulla Terra e così via. Comunque si modifichino le linee temporali questi nodi pur apparentemente diversi permangono.

Il secondo riguarda la differenza fra linee temporali alternative e universi paralleli. Se l'immagine del piatto di spaghetti funziona benissimo per spiegare il viaggio nel tempo che crea infinite possibilità, bisogna anche rammentare che invece gli universi paralleli, le famose Terre parallele dell'Universo DC a fumetti, sono ordinate in un sistema ben preciso e differiscono vibrando a diversa frequenza. Quello a cui Barry assiste nella cronobolla nel terzo atto del film è esattamente questo: gli universi sferici, come tipicamente vengono rappresentati nei fumetti DC, che si palesano davanti ai suoi occhi increduli. 

È bene rimarcare quindi che Barry non crea un universo parallelo ma una nuova linea temporale. Non sistema quello da cui proveniva, ha cancellato quella in cui sua madre era viva e del Barry più giovane, creandone una nuova in cui la madre è stata assasinata e il padre viene scagionato dall'accusa di omicidio ma che presenta altre differenze sostanziali.

Il Multiverso DC si configura quindi come un sistema ontologico di stampo leibniziano. 

Secondo Leibniz il mondo è una collezione di individui o sostanze individuali. Ogni individuo è un concetto completo che rappresenta l'insieme di tutti i predicati (caratteristiche, qualità, relazioni) che sono pertinenti a quella sostanza, compresi quelli passati, presenti e futuri.

Un mondo possibile, secondo Leibniz, è un insieme di individui che possono esistere insieme senza contraddizioni logiche. Tuttavia, per formare un mondo possibile, non è sufficiente avere una serie di individui possibili bensì compossibili. Ci sono infiniti mondi possibili, corrispondenti alle diverse serie di individui che possono essere concepite senza generare contraddizioni. Ogni individuo compossibile è unico nel suo mondo e tutte le circostanze e le relazioni che appartengono al mondo fanno parte del concetto completo delle singole sostanze.

Un aspetto interessante di questa teoria è che non possono esistere individui identici tra loro all'interno di un dato mondo o tra tutti i mondi possibili, poiché ciò genererebbe contraddizioni. Anche una minima variazione di un attributo di un individuo può comportare una modifica del concetto dell'intera serie degli individui nel suo mondo.

Al centro di questo sistema che è il Multiverso DC quindi  vi è il concetto della scelta. Ogni scelta rappresenta una realtà possibile con le sue riflessioni, conseguenze e significato.

Da strumento meramente narrativo, il Multiverso DC si trasforma in metafora dell'esistenza stessa con il suo caos e la sua imprevedibilità diventando metanarrativamente addirittura un personaggio a sé stante con una propria coscienza.

È questo una delle motivazioni per cui il Multiverso DC così come rappresentato in The Flash riesce a far breccia anche nell'immaginario degli spettatori casuali: è un Multiverso più "umano" a cui tutti possono rapportarsi.

Breve storia del Multiverso DC

Il Multiverso è uno dei concetti cardine che permette la rinascita del genere supereroistico negli anni 60 in quella che viene comunemente definita Silver Age. Il concetto viene introdotto nel 1961 da Gardner Fox e Carmine Infantino nel seminale The Flash Volume 1 #123 - A Flash of the Worlds dove Barry Allen vibrando ad un frequenza insolita viene trasportato a Keystone City ovvero il luogo in cui si svolgevano le avventure del suo eroe dei fumetti preferito, Flash, alias Jay Garrick.

Dopo aver compreso di vivere effettivamente su due Terre Parallele, i due Flash uniscono le forze per combattere un piano orchestrato da The Fiddler, The Shade e The Thinker.

Questa non è la prima storia che parla di universi paralleli ma quella che canonizza le meccaniche e la natura del Multiverso DC originale risolvendo anche il problema di convivenza fra gli eroi della Silver Age e quelli della Golden Age.

Il Multiverso verrà fatto poi collassare nel 1986 nel fondamentale evento Crisi sulle Terre Infinite dove verrà raccontata la sua origine per mano di Krona, un Guardiano dell'Universo che, a causa della sua tracotanza, aveva interferito al momento del Big Bang. 

A distruggerlo sarà l'Anti-Monitor un essere proveniente dall'Universo di Antimateria che si ciberà dei molti di cui era composto il Multiverso. A sventare il suo piano sarà proprio Flash: Barry Allen si sacrificherà per dare una opportunità agli eroi di unire le Terre sopravvissute agli attacchi dell'essere in un'unica nuova Terra.

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A partire dal 1986 e fino al 2005 quindi il Multiverso DC di fatto cessa di esistere anche se linee temporali parallele, universi tascabili e universi paralleli fanno capolino. Fra questi ci sono quelli dove sono ambientati i così detti Elseworlds, storie "immaginarie" in cui gli eroi DC sono calati in contesti storici più disparati o le premesse delle loro origini sono stravolte.

Non mancano gli aggiustamenti alla continuity e alla configurazione del Multiverso con una sola Terra. Si inizia nel 1991 con l'evento Armageddon 2001 dove oltre all'idea di linee temporale parallele viene reintrodotto il concetto di Universo di Antimateria e quello del Limbo, una sorta di dimensione sospesa dove sono bloccati alcuni eroi come quelli della Justice Society of America impegnati a sventare, in un loop temporale, il ragnarok degli dei norreni.

Toccherà poi nel 1994 ad Ora Zero! cercherà di sistemare tutti gli eventi più importanti dell'Universo DC su un unica linea temporale. Il tentativo però creerà altre contraddizioni in senso alla continuity. Dopo il successo della miniserie Kingdom Come di Mark Waid e Alex Ross, lo scrittore darà una sua personale soluzione al problema del multiverso e della sua continuity nel 1999 con l'evento Il Regno in cui verrà introdotto il concetto di Ipertempo.

L'Ipertempo, concetto che si avvicina moltissimo al piatto di spaghetti di The Flash, è una idea secondo la quale contemporaneamente possano convivere tutte le linee temporali e che nulla, quindi, possa essere di fatto espunto dalla canonicità ma al contrario possa essere recuperato e riutilizzato all’occorrenza (avvenimenti, versioni alternative dei personaggi e persino armi come si vede alla fine de Il Regno) senza dover necessariamente rigidamente ricontestualizzato. Non è un caso che l’Ipertempo venga dapprima descritto come un fiume e poi come un costrutto geometrico irregolare.

Un concetto forse troppo complesso perché possa essere utilizzato con leggerezza e infatti nel 2005, nell'evento Crisi Infinita, uno dei superstiti del Multiverso originale, Alexander Luthor Jr. cercherà di ripristinare il Multiverso originale dall'Ipertempo creandone uno instabile (chiamato Interregno) che nella successiva serie settimanale 52 verrà stabilizzato da Mr Mind come un nuovo Multiverso composto da 52 terre.

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Arriviamo nel 2011 quando Barry Allen modifica irrimediabilmente la linea temporale in Flashpoint. Cercando di riparare il danno provocato, e con l'intervento della misteriosa Pandora, Flash dà vita al Multiverso New 52. Anche qui sono presenti 52 terre parallele ma la Terra principale è frutto della fusione fra l'Universo DC, quello Vertigo e quello Wildstorm.

Il Multiverso New 52 verrà esplorato e letteralmente spiegato nella grandiosa serie Multiversity di Grant Morrison. È lì che i mondi vengono divisi e catalogati in una precisa dettagliata mappa. Le premesse del lavoro di Morrison sono grandiose e parlano del Multiverso come una entità senziente che reagisce a suo modo ai cambiamenti imposti.

Infatti altre entità cercheranno di interferire. Dapprima Brainiac nel 2015 nell'evento Convergence rivelerà che oltre il Multiverso New 52 esiste insieme ad un numero infinito di multiverso compreso quello originale. Successivamente nel 2016 viene rivelato che il Doctor Manhattan di Watchmen è il vero responsabile della linea temporale dei New 52, quella che aveva eliminato dalla continuity alcuni personaggi e che tornano in vita nel così detto periodo Rinascita. 

Nella miniserie Doomsday Clock inoltre viene teorizzata l'idea del Metaverso: il Multiverso DC agisce e reagisce in relazione a Superman, questo spiegherebbe i continui rilanci e azzeramenti delle linee temporali.

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L'idea di infiniti Multiversi viene sviluppata poi da Scott Snyder lungo la sua run su Justice League e gli eventi Metal e Death Metal a partire dal 2017. 

Dapprima viene introdotta l'idea di un Multiverso Oscuro, nato dalle paure e dagli incubi del Multiverso positivo, che cerca di invadere la realtà. Successivamente si ripensa a tutta la cosmogonia dell'Universo DC introducendo l'entità nota come Perpetua che aveva creato originariamente il Multiverso. Infine il Multiverso viene ricreato come Omniverso ovvero come un insieme di infiniti numeri di multiversi. Nella pratica, così come avveniva con l'Ipertempo, anche nell'Omniverso tutti gli avvenimenti sono ritenuti "canonici" la così detta era Infinite Frontier.

L'ultimo aggiustamento in ordine di tempo è quello di Crisi Oscura sulle Terre Infinite. Un altro superstite del Multiverso Originale, Pariah, cercherà di ripristinarlo sacrificando il Planetario dei Mondi contenente le 52 terre del Multiverso principale. Solo l'intervento degli eroi permetterà di stabilizzare il Multiverso all'interno dell'Omniverso dando inizio alla Dawn of DC, una nuova era editoriale contrassegnata da una nuova rinnovata fiducia negli eroi.

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