Secret Invasion: tutto quello che dovete sapere

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Autore: Manuel Enrico ,

Sono tra noi. Quello che per anni è stato uno degli incubi principali della società americana, l'invasione 'silenziosa', è divenuto una fonte di ispirazione a lungo sfruttata nel mondo dell'intrattenimento, come ci hanno mostrato capolavori come Visitors e L'invasione degli ultracorpi. Non potevano certo esimersi i comics, e questo timore è divenuto una delle grandi saghe di Marvel Comics, un momento epocale che, inevitabilmente, ha trovato modo di arrivare anche nel Marvel Cinematic Universe con Secret Invasion

In arrivo dal 21 giugno su Disney Plus, Secret Invasion è la nuova serie del franchise supereroico marveliano, progetto particolarmente atteso che vede come protagonista il granitico Nick Fury di Samuel L. Jackson. Nelle nostre prime impressioni su Secret Invasion abbiamo avuto modo di confidarvi le nostre sensazioni sui primi due episodi della serie, ma prima di invitarvi alla visione vogliamo condividere con voi tutto quello che dovete sapere su Secret Invasion per godervi al meglio la nuova avventura di Fury. 

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Quando esce Secret Invasion

Secret Invasion è disponibile alla visione dal 21 giugno 2023

Dove si può vedere Secret Invasion

Secret Invasion è visibile in streaming in esclusiva su Disney Plus

Secret Invasion: tutto quello che dovete sapere sulla nuova serie del Marvel Cinematic Universe

Cosa hai ispirato Secret Invasion?

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Secret Invasion, come altri grandi eventi, è ispirata a un maxi eventi dei comics Marvel, l’omonima Secret Invasion.

Nella versione fumettistica, gli eroi marveliani scoprivano, in seguito a una sequenza di drammatici eventi come Civil War e House Of M, che alcuni degli eroi della comunità metaumana erano stati sostituiti da mutaforma Skrull. Il piano degli alieni era quello di effettuare una vera e propria ‘invasione silenziosa’, da sempre incubo di parte della società americana, con cui prendere il dominio del nostro mondo.

Scoperto l’inganno, Vendicatori, X-Men e altri cercheranno di impedire il piano degli Skrull, arrivando a uno scontro epocale che sarà risolto dal più improbabile dei salvatori: Norman Osborn e i suoi Thunderbolt.

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Per il Marvel Universe fumettistico, Secret Invasion ha segnato un momento epocale, scardinando ulteriormente la figura tradizionale dell’eroe, in favore di una maggior concretezza sul piano umano e il ritratto di un mondo supereroico venato di sfiducia e di acredine.

Il passaggio al contesto del Marvel Cinematic Universe, come da tradizione, comporta una rielaborazione dell’ispirazione fumettistica secondo le necessità del franchise. La cifra emotiva è prossima a quella a cui aveva elaborato Bendis nel creare il suo racconto a fumetti, ma le vicende del Marvel Cinematic Universe hanno visto figure chiave sparire dallo scenario e diverse meccaniche sociale prendere piede.

Quando è ambientata Secret Invasion?

Dopo gli eventi di Avengers: Endgame abbiamo perso Iron Man e Capitan America. Abbiamo acquisito, però, la consapevolezza che ci sono minacce spaventose che prima venivano ignorate, come ha dimostrato con un semplice schiocco di dita Thanos.

Questa rivelazione ha portato a una diversa concezione del ruolo dell’eroe agli occhi del pubblico, generando una certa apprensione alla scomparsa di Tony Stark, assurto al ruolo di martire, e di Steve Rogers, semplicemente scomparso alimentando una mitologia dietro la sua sparizione.

Questa nuova coscienza sociale ha consentito a personaggi Mysterio di fingersi eroi, arrivando a minare la credibilità di un supereroe autentico come Spider-Man (Spider-Man: Far From Home). All’interno di questo mutamento del contesto sociale del Marvel Cinematic Universe, si collocano le storie più intime dei character marveliani, analizzate in serie come WandaVision e The Falcon and the Winter Soldier.

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Specialmente quest’ultima ci ha rivelato uno spaccato del Marvel Cinematic Universe lontano dalle grandi imprese dei metaumani della Casa delle Idee, riconnettendoci a una dimensione più concreta a reale. Una visione venata di attualità e di graffiante dissapore sociale, che ha segnato in modo marcato il percorso del futuro Cap, alias Sam Wilson.

Da questa serie, soprattutto, abbiamo avuto la riprova che manca uno spirito comune che unisca i supereroi marveliani, come avvenuto in passato. Pur riconoscendo a Cap e Iron Man il ruolo di elementi unificatori dei Vendicatori, non possiamo dimenticare che tutto nasce dalla visione di un uomo comune, conscio di come per affrontare minacce di portata mondiale richiedesse la creazione di un team di eroi straordinari.

Serviva la navigata esperienza di Nick Fury.

Mosso non da nobili intenti, ma da una visione pragmatica, Fury non ha mai creduto che gli eroi fossero una guida ispiratrice, quanto uno strumento da utilizzare per ottenere una pace nata dal timore di scontrarsi con forze inarrestabili. Lo abbiamo visto nella sua astuta manipolazione di Iron Man o nel modo in cui si piani sono stati particolarmente machiavellici durante gli eventi di Captain America: The Winter Soldier.

Abituato a muoversi nel complesso mondo dello spionaggio, Fury è l’elemento imprevedibile del Marvel Cinematic Universe. Tutt’altro che furori dai giochi dopo la caduta dello S.H.I.E.L.D. in Captain America: The Winter Soldier, Fury sembra avere compreso come soprattutto ora che il mondo ha perduto i suoi eroi siano necessario qualcuno che, operando nell’ombra, guida e indirizza l’opera dei metaumani.

Il nuovo assetto del Marvel Cinematic Universe, per quanto proiettato a una dimensione cosmica, non può dimenticare la quotidianità dei suoi eroi, la loro presenza nella vita di tutti i giorni del pianeta. E ripensando ai pericoli terroristici come i Flag Smashers visti in Captain America & the Winter Soldier, una figura come Nick Fury diventa fondamentale, utile non solo per tenere le fila di questa dimensione ombra del mondo marveliano, ma anche come metronomo di ciò che accade lontano dalle gesta più eroiche di Vendicatori e compagni.

Secret Invasion si assume il compito di mostrare la difficoltà del Marvel Cinematic Universe nel periodo più complicato del post-Blip, collocandosi idealmente nel 2025.

Cosa vedere prima di Secret Invasion?

È dalla sua apparizione nella scena post crediti di Iron Man (2008), che abbiamo intuito come Nick Fury sia una mente tattica forgiata dal mondo dello spionaggio. Non una figura di primo piano, ma un uomo che preferisce agire nell’ombra, pianificando e colpendo solo quando realmente necessario.

La sua ossessione per il controllo e la prevenzione di eventuali minacce si contrappone spesso all’idealismo degli eroi. Soprattutto alla più pura visione di Steve Rogers, come abbiamo potuto vedere durante gli eventi di Captain America: The Winter Soldier, in cui il Progetto Insight avviato da Fury viene ritorto proprio contro di lui.

Mentre gli eroi Marveliani vivevano le loro avventure, Fury è rimasto nell’ombra, nel suo ambiente naturale. E’ tornato brevemente in poche occasioni, quasi sempre come deus ex machina (come in Spider-Man: Far From Home), un modo per ricordare agli spettatori del franchise che non si è ritirato, ma ha semplicemente modificato il suo approccio.

Secret Invasion, in tal senso, rappresenta la chiusura dell’evoluzione di Fury. Tenendo presente la sua nota tendenza al controllo, la nuova serie di Disney Plus mostrerà come il personaggio interpretato da Samuel L. Jackson sia ora costretto a prendere coscienza di un nuovo mondo, ma soprattutto accettare che il passare del tempo ha avuto un effetto anche su di lui.

Captain Marvel (2019)

Nel film dedicato a Carol Danvers (interpretata da Brie Larson) ambientato nel 1995, vediamo un giovane Nick Fury, agente dello S.H.I.E.L.D. In questa occasione, Fury scopre come ci siano minacce che non sono solamente terresti, ma che dal cosmo possono arrivare alieni dotati di grandi poteri, a cui attualmente l’umanità non saprebbe come opporre resistenza.

In questa occasione, Fury entra in contatto con due razze aliene, Kree e Skrull. Soprattutto questi ultimi si rivelano essere una specie con cui poter intavolare una collaborazione. Grazie alla presenza del leader di questo popolo in cerca di una nuova casa, Talos (intepretato da Ben Mendhelson), gli Skrull si muovono alla ricerca di una nuova casa tra le stelle, ma non rinunciano alle loro amicizie sul nostro mondo.

È proprio dopo gli eventi di Captain Marvel che Nick Fury comincia a elaborare il suo piano di creare un team di grandi eroi, l’embrione di quello che sarebbe divenuta l’Iniziativa Vendicatori.

Avengers (2012) 

Dopo aver attentamente pianificato la creazione della propria squadra di supereroi coinvolgendo direttamente Tony Stark come abbiamo visto in Iron Man (2008) e Hulk (2008), quando Loki, fratellastro del dio asgardiano Thor, decide di conquistare la Terra utilizzando il Tesseract, Fury non tarda a sfruttare il fortuito incontro di alcuni eroi e la tragica perdita dell’agente Phil Coulson per arrivare alla creazione degli Avengers, la coronazione della sua Iniziativa Vendicatori.

Appare subito evidente come, pur essendo direttore dello S.H.I.E.L.D., Fury debba rendere conto a un organismo di controllo collegiale e internazionale che rischia di vanificare la sua concezione della supersquadra. Poco importa al Colonello, che non esita a contrastare gli ordini ricevuti o porsi in diretto contrasto con questi.

Captain America: The Winter Soldier (2014)

Dopo gli eventi di Avengers, Fury è sempre più convinto che il mondo necessiti di una protezione globale e assoluta. Un’idea che lo porta a sviluppare il Progetto Insight, una flotta di helicarrier che tramite un pattugliamento continuo e l’utilizzo di un algoritmo predittivo possa intervenire tempestivamente per evitare crisi globali prima che accadano.

Dopo avere incassato l’avversione di Steve Rogers a questo piano, Fury viene apparentemente ucciso, lasciando che il suo posto allo S.H.I.E.L.D. venga preso da Alexander Pierce (Robert Redford), che si scopre presto esser a capo dell’Hydra, organizzazione terroristica nata durante la Seconda Guerra Mondiale che ora corrompe dall’interno lo S.H.I.E.L.D.

Dopo esser riuscito, con l’aiuto di Steve Rogers, Natashan Romanoff, Sam Wilson, Maria Hill e Sharon Carter a fermare l’Hydra, apparentemente Fury si ritira, lasciando credere al mondo di essere morto.  

Spider-Man: Far From Home (2019)

Nel primo film post-Endgame, il mondo del Marvel Cinematic Universe risulta ancora alle prese con l’accettazione delle difficoltà scaturire dal Blip e dall’assenza dei propri eroi. Motivo che spinge Nick Fury ad arruolare Spider-Man come agente operativo da affiancare a Mysterio, eroe proveniente da un’altra dimensione. Missione che porterà a scoprire come tutto sia in realtà una colossale messa in scena, che si ritorcerà proprio contro il Ragno.

In questa pellicola abbiamo modo di vedere come Fury, pur non essendo più a capo dello S.H.I.E.L.D., non abbia rinunciato al proprio ruolo, ma anzi stia cercando di creare una nuova struttura operativa con cui operare. E per muoversi indisturbato non esita a utilizzare degli Skrull, sfruttando le loro capacità mutaforma.  

WandaVision (2021)

In una delle scene post-credit del finale della prima serie del Marvel Cinematic Universe, Monica Rambeau viene avvicinata da uno Skrull, che le porta una convocazione da parte di Nick Fury. In questa occasione viene rivelato come l’ex direttore dello S.H.I.E.L.D. abbiamo ora un nuovo quartier generale posto in una stazione spaziale orbitante, che ricorda un’altra celebre agenzia segreta dei fumetti di Marvel Comis, lo S.W.O.R.D.

Chi sono gli Skrull?

Come abbiamo visto nel nostro speciale Gli Skrull: gli alieni che ingannarono gli eroi Marvel, questa razza aliena ha un ruolo centrale nella dimensione fumettistica della Casa delle Idee. Nell’adattare questi alieni al contesto del Marvel Cinematic Universe, gli Skrull sono stati introdotti all’interno di Captain Marvel, occasione in cui è stata solo scalfita la caratterizzazione di questa specie.

Nelle nostre prime impressioni su Secret Invasion abbiamo potuto apprezzare come la nuova serie consentirà di comprendere meglio i tratti culturali di questa razza aliena, andando a esplorare zone grigie degli Skrull. Oltre alla loro capacità di impersonare altri esseri, infatti, in Captain Marvel veniva spiegato come questi alieni fossero in realtà in cerca di una nuova casa, dopo che la guerra con i Kree aveva condotto alla distruzione di Skrullos, loro mondo natio.

Tralasciando le rapide apparizioni in Spider-Man: Far From Home e nel finale di WandaVision, non abbiamo notizie degli Skrull da diverso tempo all’interno del Marvel Cinematic Universe. Secret Invasion, come ci hanno lasciato intendere i trailer, si baserà proprio su questi alieni mutaforma, svelando cose è loro accaduto in questi anni.

Cosa possiamo aspettarci da Secret Invasion?

La deludente Fase Quattro del Marvel Cinematic Universe ha reso evidente come in seno al franchise sia necessario un cambio di rotta. Se questa necessità sembra non aver trovato piena solidità sul grande schermo, specialmente con Ant-Man and the Wasp : QuantumaniaSecret Invasion rappresenta un importante banco di prova.

Serie come She-Hulk: Attorney at Law e Hawkeye hanno cercato di riportare la saga verso una narrativa diversa rispetto ai soliti dogmi del racconto supereroico, ma non hanno puntato a una valorizzazione sociale ed emotiva differente. L’unico esperimento in tal senso è rimasto ad oggi The Falcon & The Winter Soldier, complice la presenza di due protagonisti che uniscono tanto l’aspetto ‘pubblico’ dell’eroismo con la più cinica visione del tipico racconto spionistico.

A quest’ultimo si rifà anche Secret Invasion, che promette di mescolare spy story e fantascienza. Due generi che saranno intrecciati per un racconto in cui un Fury maturo e lontano dal suo ruolo di grande burattinaio sarà costretto ad affrontare le proprie responsabilità, non solo come uomo di potere ma anche come uomo, come ha evidenziato durante la press conference il regista Ali Selim:

Credo sia una serie profondamente umana, è la storia di Nick Fury. È un uomo comune, senza superpoteri, ma che ha una sua versione dei superpoteri, solo che non sono come quelli dei supereroi. E questa è la storia del suo ritorno sulla Terra dopo parecchio tempo. E lo adoro perché mi piacciono le storie che vengono dal cuore e sono basati sull’umanità, e puntano a un fascino universale.

Secret Invasion si discosta quindi dal tradizionale canone narrativo del Marvel Cinematic Universe, lasciandosi ispirare da tinte spionistiche che in passato sono state solo blandamente avvicinate. Un nuovo impulso che potrebbe essere un nuovo punto di partenza anche per il futuro del franchise, soprattutto per produzioni come Armor Wars, che, passato da serie a film, potrebbe vedere nell’impostazione stilistica di Secret Invasion un’ispirazione improtante.

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