What if...? Paperino diventa Wolverine: tutte le citazioni e gli omaggi al mito di Wolverine

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Autore: Manuel Enrico ,

Irascibile e scatenato, ma anche generoso e pronto a lanciarsi in mirabolanti avventure, seppure non sempre con iniziale entusiasmo. Stiamo parlando di Paperino. O forse di Wolverine? In realtà, questi tratti sono perfetti per descrivere entrambi i personaggi, tanto che in questi giorni, in edicola, su Topolio 3585 possiamo gustarci uno dei più insoliti (e divertenti) what if di sempre: What if…? Paperino diventa Wolverine.

L’occasione del centenario disneyano ha dato vita a diverse iniziative, che hanno coinvolto anche i personaggi di Marvel Comics. Diverse copertine di numeri degli eroi della Casa delle Idee mostrano rivisitazioni di grandi cult della casa editrice in ottica disenyana, grazie all’opera di apprezzati autori italiani come Lorenzo Pastrovicchio, Giada Perissinotto e Alessandro d’Ippolito.

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Cogliendo l’occasione di un’altra ricorrenza, ossia i cinquant’anni di Wolverine (la sua prima apparizione risale infatti a The Incredible Hulk 180 dell’ottobre 1974), la fantasia di Luca Barbieri, curatore di Dragonero e già autore disneyano con Wizards of Mickey, e l’arte di Giada Perissinotto hanno dato vita a questo divertente what if…? in cui lo sfortunato papero diventa una variante dell’artigliato canadese.

La trama di What if…? Paperino diventa Wolverine?

Paperino-Wolverine ha abbandonato il ruolo di supereroe, ritirandosi a vita privata nella fattori di Nonna Papera, mentre gli sgherri del terribile Gamba-Teschio spadroneggiano in tutto il Calisota. A riportare il reticente eroe in azione è l’arrivo di Topolino Occhio di Falco, vecchio compagno di avventure del papero artigliato che gli offre un’occasione: sconfiggere una volta per tutte Gamba- Teschio.

Topolino Occhio di Falco ha in mente un piano per intrufolarsi nel deposito di Paperone, divenuto quartier generale del villain, e recuperare le armi degli altri supereroi, in modo da sconfiggere il despota. Dopo un’iniziale reticenza, Paperino Wolverine accetta di unirsi all’amico, anche quando scopre che assieme a loro sarà presente Pippo Hulk, altro supereroe con cui il papero non ha esattamente un buon rapporto.

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Riusciranno i tre eroi a sconfiggere Gamba-Teschio e recuperare le armi degli altri eroi?

Old Man Logan

Il telaio narrativo di What if…? Paperino diventa Wolverine si basa su Old Man Logan, celebre run di Mark Millar e Steve McNiven, in cui viene ipotizzato che in un futuro non troppo lontano gli eroi siano stati decimanti e a governare sugli States sia il Teschio Rosso, che ha finalmente sconfitto Captain America.

Wolverine si è ritirato in una remota fattoria, nel territorio controllato dai dispotici Banner, per scappare al suo tragico passato: a causa di un’illusione creata da Mysterio, Wolverine ha trucidato gli X-Men convinto che fossero dei supercriminali. Questa mattanza ha aperto la strada all’ascesa dei villain.

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Arma X

In un ricordo di Paperino, scopriamo come in passato Archimede abbia sottoposto il papero a un esperimento per eliminare il suo caratteraccio, facendogli indossare un casco collegato a una postazione hi tech. Esperimento fallito, con Paperino Wolverine che sfascia il laboratorio, abbandonalo e fuggendo nei boschi innevati.

Il riferimento è ad Arma X, cult di Barry Windsor-Smith in cui viene raccontato per la prima volta come Wolverine perse la memoria e ottenne il suo scheletro di adamantio, uno dei fumetti essenziali per conoscere al meglio il mito dell’artigliato canadese.

Tutti i costumi

Nel momento in cui Paperino Wolverine accetta di accompagnare Topolino Occhio di Falco, gli tornano alla mente tutti i momenti eroici vissuti in passato. Un’emozionante splash page in cui Giada Perissinotto è perfetta nel mostrare diversi momenti della vita dell’eroico papero, omaggiando numerose ere del Wolverine marveliano.+

L’impostazione di questa suggestiva splash page ricorda quanto fatto da Don Rosa con la Saga di Paperon de’ Paperoni, in cui il disegnatore americano in diverse occasioni ha realizzato tavole in cui i personaggi al centro della scena sono circondati da flash di eventi del loro passato.

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Pippo Hulk

Ad accompagnare i due eroi c’è anche Pippo Hulk, vecchia conoscenza di Paperino Wolverine, con cui il pennuto non pare avere un buon rapporto. Proprio come nel mondo di Marvel Comics, dove la prima apparizione di Wolverine avviene in The Incredible Hulk #180 (ottobre 1974), occasione in cui il mutante, operativo del Dipartimento H canadese, viene inviato per fermare uno scatenato Hulk alle prese con la minaccia del Wendigo.

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Questo passaggio viene omaggiato raccontando il primo incontro tra Pippo Hulk e Paperino Wolverine, in modo meno violente ma molto più divertente. I due hanno anche vissuto un momento di apparente calma e collaborazione, mentre erano noti come Paperino- Il Guercio e Mister Pippo-Fixit.

L’ovvio riferimento è il Guercio (Patch), identità con cui è stato noto Wolverine alla fine degli anni ’80 quando, mentre gli X-Men erano in clandestinità nel deserto australiano creduti morti dal mondo, il canadese era attivo come vigilante a Madripoor, città immaginaria del sud-est asiatico, considerata la mecca criminale del mondo Marvel. Qui, Logan ha vissuto avventure dai toni noir, ed era noto per indossare una benda sull’occhio sinistro, da cui il suo soprannome.

Mr. Fixit era invece un’identità assunta da Hulk Grigio, quando dopo una delle tante crisi di identità di Bruce Banner emerge Joe Fixit. Meno forte del tradizionale Gigante di Giada, Fixit è astuto, moralmente ambiguo e con una passione per donne, soldi e bella vita, che si mantiene lavorando come tirapiedi della criminalità di Las Vegas.

In Wolverine #8, il Guercio e Mr Fixit vivono un’avventura insieme, e il ricordo di questo momento viene omaggiato in What if…Paperino diventa Wolverine con una bella vignetta che omaggia la copertina di Joh Buscema.

A me, miei X-Ducks

Paperino Wolverine ha militato negli X-Ducks, formazione di supereroi guidati dal professor Pico-Xavier. L’ovvio rimando al passato di Logan con gli X-Men non manca di omaggiare il celebre lancio special con cui Colosso, diventato Pluto-Colosso, era solito lanciare il mutante canadese.

Eccezionale come Giada Perissinotto riesca riprodurre lo scontro con l’isola vivente di Krakoa visto in Giant Size X-Men #1 del 1975, noto anche come Seconda Genesi, riprendendo lo stile di Dave Cockrum

Le armi del mestiere

Per completare la loro missione, i tre eroi riescono a penetrare il rifugio di Gamba-Teschio, versione di questa storia (o dovremmo dire universo?) di Teschio Rosso. Nel suo covo, il criminale conserva diversi trofei legati agli eroi sconfitti: l’elmo dell’armatura di Iron Man, il Mjolnir di Thor e lo Scudo di Capitan America.

Perché leggere What if...? Paperino diventa Wolverine?

What if…? Paperino diventa Wolverine è una storia divertente, appassionante e che può esser goduta sia da chi conoscere il mondo marveliano cartaceo ce la sua più recente versione cinematografica. Barbieri, da vecchio Vero Credente, miscela con rispetto e attenzione le diverse caratteristiche dei personaggi, giocando al meglio tanto sulle affinità quanto sulla costruzione di una contrapposizione emotiva che ci regala dei protagonisti credibili e spassosi.

A Barbieri va riconosciuto il merito di essersi fatto interprete della natura autentica dei what if…?, non scivolando nella facile tentazione del narratore ‘pavone’, che mira a far vedere quanto sia vasta la sua conoscenza a scapito della storia. Questo racconto è un sincero e misurato atto d’amore tanto per il mondo marveliano quanto per quello disneyano.

Un rispetto encomiabile che traspare anche dai meravigliosi disegni di Giada Perissinotto. Il tradizionale tratto disneyano ha dimostrato di potersi adattare a una dinamica narrativa supereroico, come dimostrato da Paperinik, ma la bravura della Perissinotto è di farsi interprete di una crasi tra le linee morbide e vivaci della tradizione disneyana e la più muscolare e tesa narrazione del comics supereroico. Ne risulta un racconto visivo frizzante ed emozionate, che premia la dinamicità dei protagonisti e affascina tanto il lettore marveliano quanto il disneyano.

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