Alla scoperta del Multiverso DC - 1986: Legends

Autore: Domenico Bottalico ,

Alla vigilia del suo 50° anniversario, nel 1985, DC aveva dato il via alla prima vera rivoluzione nel panorama dei comics moderni. Con Crisi sulle Terre Infinite, evento di portata cosmica ispirato alle Crisi sulle Terre Multiple che avevano entusiasmato i lettori di Silver Age e Bronze Age, si fece collassare l'impianto teorico-narrativo dell'Universo DC stesso. Il Multiverso scomparve lasciando il posto a un nuovo universo in cui, un'unica Terra, vecchi e nuovi eroi convivevano pronti ad essere rinnovati o rilanciati. Questo nuovo contesto divenne il fulcro del primo grande evento successivo a Crisi sulle Terre Infinite noto come Legends.

Legends: il nuovo mondo degli eroi DC

Le premesse di Legends

Legends, pubblicata negli Stati Uniti tra il novembre del 1986 e maggio del 1987, è una miniserie composta da sei numeri scritta da John Ostrander e Len Wein con disegni di John Byrne. Nelle intenzioni degli autori gli avvenimenti di Legends avrebbero dovuto toccare praticamente tutti gli angoli del nuovo Universo DC attraverso albi tie-in e crossover con diverse testate plasmando un nuovo e più coeso contesto narrativo. 

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La formula editoriale di Legends diverrà poi di fatto il canovaccio per la pubblicazione di quasi tutti i grandi eventi successivi subendo poi una ipertrofia, con una proliferazione esagerati degli albi pubblicati, negli anni a venire soprattutto per necessità commerciali.

Le premesse di Legends sono tutto sommato semplici: se Crisi sulle Terre Infinite aveva segnato la fine di un'era, questo evento doveva segnarne l'inizio. Più concretamente, con la distruzione dei vari universi paralleli, come avrebbero convissuto i personaggi sull'unica nuova Terra? Da un punto di vista puramente narrativo, l'obiettivo di Legends era quindi quello di creare un nuovo contesto per questi personaggi.

Di cosa parla Legends?

Darkseid ha nuovamente rivolto la sua attenzione alla Terra, ma questa volta, anziché provare un attacco frontale, ha deciso di adottare un approccio più subdolo. Uno dei suoi pericolosi sottoposti, Glorious Godfrey, sotto la falsa identità di G. Gordon Godfrey, ha avviato una campagna di odio e sospetto nei confronti degli eroi, sfruttando i poteri nascosti nella sua voce.

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Il compito di Godfrey è agevolato da una serie di provvidenziali minacce come il gigante elementale del fuoco Brimstone o il cyborg Macro-Man che, più che mettere fuorigioco gli eroi, riescono a metterli in cattiva luce di fronte all'opinione pubblica e gettarli nello sconforto come accade a Shazam (qui chiamato ancora Captain Marvel) il cui alter-ego Billy Batson rifiuta di ritrasformarsi dopo aver apparentemente ucciso Macro-Man con il suo fulmine mistico. L'ero in realtà è, ovviamente, solo vittima di un tranello.

La situazione precipita rapidamente: Robin viene brutalmente attaccato dalla folla e il Presidente Reagan si trova costretto a dichiarare illegali gli eroi mascherati. Ad approfittarne è Amanda Waller, agente governativa, che può finalmente dare il via al progetto Task Force X, meglio nota come Suicide Squad. Si tratta di una squadra, composta da criminali e detenuti considerati sacrificabili creata per svolgere operazioni sotto copertura per il governo, che viene schierata sul campo laddove gli eroi sembrano in difficoltà.

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Quando G. Gordon Godfrey organizza una marcia su Washington con l'obiettivo di sovvertire il governo, il Doctor Fate avverte che c'è un elemento "alieno" dietro il comportamento della folla. Inizia così a reclutare diversi eroi, tra cui il nuovo e riluttante Flash (Wally West), Guy Gardner e Blue Beetle. Alla battaglia si unisce anche Wonder Woman, facendo il suo debutto ufficiale in pubblico insieme ad altri eroi.

Quando la folla inizia a rumoreggiare contro gli eroi, Robin in stampelle cercherà di fermare l'steria di massa ma sarà solo l'intervento di alcuni bambini a far rinsavire gli adulti ricordando loro il vero ruolo e volto dell'eroismo. Godfrey, alle corde, perde il controllo della folla, cercherà di fuggire indossando l'Elmo di Fate ma il potere dell'artefatto sarà troppo grande per lui mettendolo definitivamente fuori gioco.

Perché leggere Legends?

Rispetto a Crisi sulle Terre Infinite, Legends si sviluppa in maniera più lineare al netto delle moltissime ramificazioni che il contesto generale genera sin dal primissimo capitolo e che coinvolgono moltissime serie regolari come Detective Comics, Superman, Secret Origins e Justice League of America. Il ritmo è serrato e l'azione concitata, pur avendo una portata meno "cosmica" e più concreta che si focalizza fortemente su un piano decisamente "terrestre".

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È bene rimarcare che Legends debuttò nel 1986, anno di svolta nel panorama del fumetto americano grazie alla pubblicazione di opere come Maus, che elevò il fumetto americano oltre le sue radici commerciali, dimostrando il potenziale artistico e narrativo del medium. Nel frattempo, opere come Watchmen e Il Ritorno del Cavaliere Oscuro stavano decostruendo il genere supereroistico, mettendo in discussione i suoi cliché ed esautorando il genere stesso.

La forma ne era uscità "depurata". Contenusticamente si cercavano nuovi spunti formali mentre la fruizione si era fatta decisamente più matura: i nuovi approcci prevedevano che l'attezione del lettore si concetrasse non solo sugli eccezzionali protagonisti ma anche sul mutato clima politico. Con l'acuirsi della Guerra Fredda, la società dell'epoca stava entrando in un periodo di profondi cambiamenti che si sarebbe concluso con la caduta del Muro di Berlino e il crollo dei blocchi contrapposti. Questi eventi portarono alla consapevolezza di una retorica socio-politica sempre più complessa in cui le zone grigie erano sempre più evidenti e sempre più soggette di indagini più o meno legittime aprendo nuove sfide narrative per il fumetto.

In breve, possiamo dire che la Dottrina Reagan fece irruzione in modo significativo nella narrativa a fumetti, specialmente nel genere supereroistico, con un impatto simile a quello che, in passato, aveva avuto il Maccartismo. Si tratta di un quinquennio che lascerà una forte impronta sull'industria del fumetto portando ad un evento straordinario come La Morte di Superman e, soprattutto, a un cambiamento fondamentale nel suo stesso sistema editoriale con la nascita di Image Comics.

Legends è una lettura straordinariamente agile che rimane sorprendentemente attuale sotto molti aspetti. Per esempio anticipa di qualche anno alcune suggestioni che emergeranno in opere create da autori britannici come The Authority o in eventi come Civil War della Marvel. Oppure utilizza un antagonista decisamente sui generis come G. Gordon Godfrey che incita la folla contro gli eroi, colpevoli, secondo lui, di uno stile di vita poco trasparente.

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L'evento poi si conclude con un messaggio rassicurante e vagamente meta-testuale: gli eroi trionfano grazie allo sguardo innocente dei bambini, come se volessero confermare al lettore che, nonostante la rivoluzione editoriale in corso, i loro personaggi preferiti rimarranno sempre al loro posto.

Le conseguenze di Legends

Come precedentemente menzionato, Legends doveva rispondere ad alcune esigenze editoriali ben precise che includevano la presentazione del nuovo e inesperto Flash, la cui nuova serie stava per essere lanciata e integrare più possibile l'eredità di idee e personaggi lasciati da Jack Kirby con il suo Quarto Mondo. L'evento però fu anche l'occasione per far debuttare la "nuova" Wonder Woman, reintrodotta con successo da George Pérez, e per rilanciare Shazam (Captain Marvel) come parte integrante dell'Universo DC. 

Legends segna però anche la clamorosa conclusione di Justice League of America che chiuse i battenti con Justice League of America #261 (data di copertina aprile 1987), albo che segna anche la fine del così detto "periodo di Detroit" della League. Poco tempo dopo sarebbe toccato a Keith Giffen e J. M. DeMatteis dare nuova vita Justice League con la serie nota come Justice League International. Un mix di azione, umorismo e ironia che affrontava le insicurezze del tempo e che oggi, portando all'accesso, rappresenta il canone per la rappresentazione del genere al grande pubblico.

Nell'evento però debutta anche la Suicide Squad nella sua versione "moderna". Il concetto alla base di questa squadra di criminali guidata da Amanda Waller è uno dei più originali e intriganti nell'ambito dell'Universo DC, ed è stato ampiamente imitato nel corso degli anni.

La Suicide Squad sarà protagonista di una delle serie più interessanti degli anni 80, scritta dallo stesso John Ostrander, e aprirà la strada a un filone narrativo più edgy fatto di zone grigie e realismo all'interno dell'Universo DC, in cui trovarono spazio serie con un taglio spionistico come ManhunterCheckmate! ma anche altre più classiche come Captain Atom o il Green Arrow di Mike Grell. 

Legends e le voci nuove: John Ostrander e John Byrne

Legends ha anche la peculiarità di essere stata scritta da un autore esordiente per DC, John Ostrander. Per incanalare meglio le voci dei vari personaggi e il tono di una storia corale, Ostrander fu affiancato nei dialoghi da Len Wein, un veterano che, fra le altre cose, aveva lavorato su Justice League of America e firmato alcune delle ultime Crisi sulle Terre Multiple.

John Ostrander avrebbe successivamente consolidato la sua posizione come un autore di rilievo per DC fino alla fine degli anni 90, scrivendo serie come Lo Spettro, Martian Manhunter e la già citata Suicide Squad. Len Wein invece sarebbe rimasto una figura di spicco per DC fino alla sua morte, avvenuta solo pochi anni fa.

Un altro elemento distintivo di Legends sono sicuramente le matite di John Byrne. Nel 1986, John Byrne era indubbiamente all'apice della sua carriera: aveva ottenuto grande successo con il suo lavoro sugli X-Men e aveva gestito i Fantastici Quattro come autore completo. Tuttavia, durante il 1985, mentre lavorava su The Incredible Hulk, il suo rapporto con la Marvel aveva iniziato a deteriorarsi. Fu allora che DC si fece avanti proponendogli di rilanciare Superman. Byrne scrisse e disegnò la fondamentale miniserie Man of Steel in cui rielaborò le origini di Superman e successivamente prese le redini delle due serie principali dell'Uomo d'Acciaio, Superman e Action Comics.

Byrne fu coinvolto in Legends incoraggiato dal team editoriale DC affinché familiarizzasse con gran parte dei personaggi dell'Universo DC, molti dei quali stava disegnando per la prima volta. Si tratta di un lavoro che si distingue per la sua incredibile solidità. Lo storytelling è chiaro merito di una costruzione della tavola ordinata in cui i barocchismi del George Pérez di Crisi sulle Terre Infinite cedono il passo alla sicurezza di griglie orizzontali in cui climax è sempre ben evidenziato sia che esso sia una sequenza d'azione o lo scambio di battute fra personaggi.

Le influenze di Steve Ditko e di Jack Kirby sono evidenti ma ancora lontane da quella sintesi estrema che si manifesterà con netta evidenza nel suo secondo periodo in DC a partire dal 1995. In questo senso grazie alle sue figure solide e dalla anatomia statuaria, alla sicurezza del tratto realistico ma sempre attento alla espressività, John Byrne diverrà il disegnatore di riferimento per lo stile DC che si stava rinnovando in seno ad una tradizione che partiva dal maestro José Luis García-López e dalla sua DC Comics Style Guide, la mitica guida stilistica a cui ogni disegnatore doveva fare riferimento e rispettare. 

Escludendo alcune eccezioni legate all'etichetta Vertigo e a progetti speciali, comunque quasi sempre provenienti da scuole fumettistiche non legate a quella tradizionale americana, dovranno passare circa 10 anni prima che lo standard creato da Byrne, e più in generale i diktat del così detto in house style, decada alla DC.

Come leggere Legends

Legends farà il suo debutto in Italia nel 1990 grazie a Play Press che lo proporrà sui primi tre numeri del nuovo mensile Justice League. La prima edizione in volume è targata Planeta DeAgostini, nella primo numero della collana DC Sagas a novembre del 2006. Questa edizione è sconsigliata a causa di adattamento e traduzione che lasciano decisamente a desiderare. Successivamente Legends è poi comparso nella collana DC Comics - Le Grandi Storie dei Supereroi (uscita 79 del marzo 2018) edita da Eaglemoss con la collaborazione di RW Lion.

Panini DC Italia ha riproposto Legends in volume cartonato nella collana DC Eventi.

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